L’ “Ultima lettera agli umani su rivoluzione, amore e primavera” DI GIUSEPPE YUSUF CONTE, UNA SCRITTURA DI STRAORDINARIA PROFONDITA’ E DI SCONVOLGENTE BELLEZZA

| 18 Aprile 2025 | 0 Comments

di Giuseppe Puppo ____________

Ho scritto di getto questo pamphlet e ho deciso di autoprodurlo con l’aiuto del mio ex allievo e amico e editore Alessandro e metterlo gratuitamente in circolazione come i ciclostili della mia giovinezza. È, per me che faccio lo scrittore di mestiere, un atto di militanza (donchisciottesca, ma militanza,e rivoluzionaria) in difesa di tutto quello in cui credo.

Chiunque o potrà leggerlo cliccando sul link

https://www.alessandroprevostoeditore.it/conte/

” __________

Così questo pomeriggio sul suo diario di Facebook Giuseppe Yusuf Conte, 80 anni, di Imperia, poeta e narratore, una delle personalità più importanti della letteratura internazionale contemporanea, del quale Mondadori pochi giorni fa ha ripubblicato negli Oscar la raccolta poetica del 2006 ‘Ferite e rifioriture‘.

In questa sua “Ultima lettera agli umani su rivoluzione, amore e primavera” Giuseppe Yusus Conte ci regala una riflessione preziosa che ha la profondità della Filosofia e la bellezza della Poesia, in cui analizza e prende posizione sugli aspetti più significativi della nostra esistenza, convinto, come è sempre stato, che l’economia debba essere guidata dalla politica, la politica dalla cultura, e la cultura dalla poesia.

O capitano! Mio capitano!

Grazie.

Giuseppe Yusuf Conte parla degli sconvolgimenti che hanno caratterizzato questo primo quarto del nuovo secolo e del nuovo millennio:

“…Anche la Madre Terra soffre. Ma saremo noi a pagare il prezzo della sua sofferenza se difendendo il nostro diritto di restare umani non difendiamo anche il diritto del pianeta di vivere
in un equilibrio oggi così sempre più gravemente minacciato…”

di cui storicamente ripercorre le radici che affondano nel nostro Novecento, dal ‘sogno breve’ della Beat Generation, al ‘lungo incubo’ dell’avvento della tecnologia e di una mentalità diffusa che mette al primo posto l’utile, il denaro:

“Sono caduti gli ideali e i sogni, non hanno più nessuna influenza nel sostenere e animare le esistenze umane”

Facendo ciò, parla dei tempi dell’attualità più stringente, dalla scuola, alle tematiche così dette LGBTQA+, dai social all’ intelligenza artificiale, in maniera profonda, ma mai noiosa, discutibile forse per alcuni, ma mai banale.

Il saggio prosegue in un’ insistita invocazione:

“Sull’Amore, principio fondamentale che collega il naturale al sovrannaturale, l’umano al divino, energia suprema che muove Omero, muove il mare, muove ‘il sole e le altre stelle’, e le nostre anime individuali, fonte della vita, potenza cosmica e piacere”

e con un’ accorata speranza:

“Finché potete, umani che leggete queste pagine disperate ma non arrese, santificate il vostro corpo amando corpi, santificate la vostra anima amando anime. E spiate come l’inverno cede,
il freddo cede, le ore di luce si allungano, i rami cominciano a spaccarsi di minuscoli germogli, i fiori spingono per nascere dovunque, sui rami, ai bordi delle strade, prefigurano in un
soffio il loro splendore, giallo, rosso, turchino, bianco, che nessuna macchina conoscerà mai”.

E’ la tematica dell’invocazione finale:

“Diremo che sarà un’utopia, un sogno salvaguardare l’umano? O una stretta necessità prima che sia troppo tardi? Le armi sono quelle della volontà e della speranza. Sono quelle della Primavera. Quelle di un corpo che non si rassegna a disincarnarsi e a diventare virtuale, quelle di un ‘anima che non si rassegna a cancellare dentro di sé tutte le passioni e le pulsioni che la abitano.
Lottate, umani, perché quello che c’è di umano in voi e nel mondo produca luce. Lottate giorno per giorno. A piccoli passi”.

Category: Costume e società, Cultura

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