DIARIO DEL GIORNO / MERCOLEDI’ 16 APRILE 2025
Buongiorno!
Oggi è mercoledì 16 aprile 2025.
Santa Bernadette. Conosciuta per le apparizioni mariane alle quali riferì di aver assistito in una grotta del suo paese natale di Lourdes nel 1858.
Mercoledì Santo.
Concludendo la nostra ricognizione, iniziata ieri, sui simboli pasquali, eccoci all’ agnello.
Che si debba mangiare carne di agnello, o capretto, durante il pranzo pasquale è un’ antica usanza ebraica, legata al concetto del Cristo agnello che toglie i peccati del mondo, congiunzione di passaggio dal Vecchio al Nuovo testamento.
L’agnello della tradizione ebraica veniva immolato il giorno precedente la Pasqua ebraica, e Gesù Cristo venne ucciso appunto in quel giorno. Altre corrispondenze tra l’Agnello pasquale e Cristo sono state trovate.
Per esempio Annie Jaubert, esegeta francese, tra il 1954 e il 1957 ne trovò molte altre, partendo dal testo dell’Esodo dove viene descritto come bisogna compiere questo sacrificio.
Oggi, la sensibilità sta cambiando. Lo stesso Sommo Pontefice ha esortato a non mangiare carne di agnello, o di capretto.
Sempre più associazioni si battono affinché, per tanti motivi, nei nostri pasti sia abolito, o quanto meno limitato, il consumo di carne, tutti i giorni, non soltanto nel pranzo di Pasqua; ma da qualche parte bisogna pur cominciare, e questa può essere un ottimo inizio, cui esortiamo i nostri amici e lettori.
16 aprile 1947. Disastro di Texas City: nel porto di Texas City, Usa, si verifica una tremenda esplosione causata dall’incendio dell’imbarcazione francese SS Grandcamp carica di nitrato di ammonio. L’esplosione che segue l’incendio verrà udita nel raggio di 150 miglia e causerà almeno 576 morti, di cui 178 non identificati.
16 aprile 1988. Forlì. Il senatore democristiano e docente universitario esperto in riforme istituzionali Roberto Ruffilli viene ucciso, in casa propria, dalle Brigate Rosse, nel decennale dell’assassinio di Aldo Moro.
Proverbio salentino: LU TROPPU STROPPIA.
Il troppo stroppia.
Persino con la bontà non bisogna eccedere, infatti un altro proverbio salentino recita: “tre fiate bueno è uguale a fessa”. L’abbondanza esagerata, la grande fortuna, la ricchezza smodata possono diventare controproducenti. Ogni eccesso è negativo. Espressione molto comune che usa ancora il verbo stroppiare, variante di storpiare antica e popolare, chiaramente influenzata da un accostamento a “troppo”. Il proverbio che significa propriamente che l’eccesso guasta tutta la quantità, la deforma, la sciupa o corrompe, viene inteso comunemente come se la quantità stessa non ne permettesse la gestione, l’utilizzo, il contenimento intendendo il verbo derivato da “troppo”. Così si dice: il troppo è troppo, ogni troppo è troppo.
Category: Costume e società