QUESTO POMERIGGIO LA LEZIONE DI CRITICA MUSICALE DI ROBERTO MOLLE AI RAGAZZI DELL’UNIVERSITA’ DEL SALENTO
di Giuseppe Puppo __________
Fu a casa di un cugino. Magari abitava pure in campagna, questo però non lo possiamo sapere: non l’ha specificato. Correva l’anno di grazia 1974. Roberto Molle, che di anni ne aveva 14 e che fino a quel momento conosceva e ascoltava solo la musica tipo quella appunto dei Cugini di Campagna, come del resto tanti suoi coetanei di allora, sentì un giradischi che suonava Made in Japan dei Deep Purple, e ne rimase folgorato. Non dal giradischi: dal rock.
Fu una di quelle coincidenze significative che ti cambiano la vita. Infatti, da allora, da quando aveva scoperto per caso tutto un altro mondo, cominciò piano piano ad esplorarlo, fino a tal punto da farlo diventare la sua passione.
E’ solo uno dei tanti gustosi aneddoti che hanno arricchito l’esposizione fatta questo pomeriggio da Roberto Molle, apprezzato e seguitissimo critico musicale di leccecronaca.it, davanti agli studenti di Scienze della Comunicazione dell’UniSalento, nell’aula dell’Istituto Sperimentale Tabacchi.
Una lectio magistralis, insomma. Comunque sia, due ore che sono volate via in un amen. Una bella iniziativa, davanti ad un uditorio folto (la foto di copertina è stata scattata alla fine, quando i più erano andati via), attento e partecipe, voluta dal docente universitario Mimmo Pesare, che ha affiancato il relatore, intervenendo di tanto in tanto opportunamente per spiegare ai ragazzi qualche aspetto solo accennato, o per sottolineare qualche passaggio del discorso particolarmente importante.
Appresso a loro, due ore di passione, appunto, una corsa senza fiato in territori inesplorati per questi ragazzi di oggi, per caratteristiche anagrafiche cresciuti con rap e col trap, fra motivi e personaggi leggendari, pure media geneticamente modificatisi, un salutare percorso di conoscenza.
Riviste musicali e programmi radio dell’epoca compresi, un percorso di conoscenza salutare, pieno di citazioni, di rimandi e di libri.
Poi, siccome era appunto una lezione universitaria, piena anche di insegnamenti, forse meglio dire di suggerimenti, per questi ragazzi che si apprestano ad entrare nel mondo della comunicazione, magari da critici, da animatori, da divulgatori, da appassionati appunto, su come si fa un comunicato stampa, su come lo si gestisce, su come si racconta un concerto, su come si scrive una recensione o, perchè no? Una monografia.
Largo ai giovani.
Ciao 2001 non c’è più, nemmeno le mitiche radio libere di allora, ma c’è internet, ci sono i social, ci sono tanti nuovi media in cui agire e interagire.
“Fate solo quelo che vi incanta”, è stato l’insegnamento cardine, dettato da Roberto Molle, citando poeticamente il poeta salentino Antonio Verri, a
Voi critici, voi personaggi austeri, militanti severi
cantati all’epoca da Francesco Guccini.
Ma i tempi son cambati, e per fortuna, Riccardo Bertoncelli è vivo e lotta insieme a noi, ma questi ragazzi non saranno più avvelenati: appassionati sì, ecco, appassionati, a raccontare pensieri e parole, note creative e tante storie della Bellezza della musica.
Category: Costume e società, Cultura, Eventi
Grazie Roberto che da anni compì un’opera di sensibilizzazione, diffondendo e condividendo così attivamente la tua passione e conoscenza nei confronti della musica e della poesia su questo nostro territorio..