ULTIM’ORA / ISRAELE ROMPE LA TREGUA CHE SIA PUR A FATICA REGGEVA A GAZA E DI NUOVO UCCIDE CENTINAIA DI CIVILI
(g.p.) ________ FONTE: BBC, CNN, AL JAZEERA ______
Non c’è pace nel mondo. Mentre in queste ore pare possa essere raggiunta una tregua dopo tre anni di guerra fra Russia e Ucraina, nei giorni scorsi gli Stati Uniti hanno attaccato con raid aerei lo Yemen, e Israele allo stesso modo la striscia di Gaza e la Siria.
Ma niente in confronto a quanto è accaduto questa notte. Israele ha rotto la tregua con Hamas che sia pur faticosamente reggeva da due mesi: “Il premier Benjamin Netanyahu e il ministro Israel Katz hanno istruito le forze armate ad agire con forza contro Hamas nella Striscia di Gaza, dopo che l’organizzazione terroristica ha ripetutamente rifiutato di liberare i nostri ostaggi e respinto tutte le proposte ricevute dall’inviato americano Steve Witkoff e dai mediatori” – è la motivazione addotta dall’ufficio di Netanyahu, per cui “stiamo colpendo in questo momento siti di Hamas in tuttam l’enclave palestinese con l’obiettivo di raggiungere gli scopi della guerra, tra cui il rilascio di tutti gli ostaggi, vivi e deceduti”. Secondo lo stato maggiore militare israeliano, inoltre, Hamas preparava un attacco. Ribadita infine la volontà di proseguire con i bombardamenti, ‘a lungo e comunque per tutto il tempo necessario’.
Secondo indiscrezioni diplomatiche, ci sarebbe stato l’avallo preventivo venuto direttamente da Donald Trump. Comunque il Pentagono ha confermato di essere stato informato.
Gli attacchi aerei, oltre trenta, sono durati fino a questa mattina. Sono stati uccisi alcuni importanti dirigenti e funzionari di Hamas. La stragande maggioranze delle vittime, per ora stimata in oltre 350, sono però fra la popolazione civile, specie donne e bambini. Sono stati colpiti tendopoli e campi profughi.
Ci sono sui media internazionai foto impressionanti di feriti che tentano di raggiungere invano gli ospedali, di mucchi di corpi accatastati per strada; ci sono video strazianti di dolore e di disperazione delle donne palestinesi sopravvissute, ma senza più i loro figli.
L’ultimo bilancio di due mesi fa, prima dell’entrata in vigore della tregua, parlava di oltre 46.000 vittime civili e oltre 110.000 feriti fra i Palestinesi.
Convocata per le ore 15 italiane una riunione del consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite.
Durissimo il commento dell’ Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani Volker Turk: “Sono inorridito dalla ripresa dei bombardamenti israeliani sulla Striscia di Gaza, chiedo che questo l’incubo finisca immediatamente. L’unica via da seguire è una soluzione politica, coerente con il diritto internazionale. L’uso di una forza militare ancora maggiore da parte di Israele non farà altro che accumulare ulteriore miseria su una popolazione palestinese che già soffre di condizioni catastrofiche”.