LA MOBILITAZIONE DEI CITTADINI TROVA CONFERME IN CONSIGLIO COMUNALE: UGENTO E’ COMPATTA NEL DIRE NO ALL’AMPLIAMENTO DELLA DISCARICA

| 14 Marzo 2025 | 3 Comments

di Daniela Casciaro __________

Ieri, giovedì 13 marzo 2025, alle ore 19.00, presso l’Auditorium della Scuola Secondaria di Primo Grado in Via D’Annunzio a Ugento, si è tenuto il tanto atteso Consiglio Comunale monotematico, come richiesto dal Comitato “No Burgesi”.

In un’aula gremita di cittadini, la discussione si è focalizzata sulla delibera regionale che prevede la sopraelevazione della discarica di Soccorso, situata in località Burgesi. L’incontro ha rappresentato un momento cruciale nella battaglia per la difesa ambientale della comunità.

Convocato dal Comitato “No Burgesi”, il consiglio ha visto l’approvazione unanime di una mozione che delega il Sindaco di Ugento e l’amministrazione comunale a intraprendere ogni iniziativa necessaria per contrastare la delibera della Giunta Regionale dell’11 febbraio 2025, relativa al Piano dei rifiuti.

La delibera prevede la delocalizzazione dei rifiuti ad Ugento, con l’espansione della discarica di Soccorso per 190mila metri cubi, collegata all’impianto di biostabilizzazione situato in località Burgesi. Una prospettiva che ha suscitato notevole apprensione tra cittadini e istituzioni locali.

Il Sindaco Salvatore Chiga, dopo aver introdotto la tematica e delineato la situazione attuale, ha lasciato la parola ad Antonio Nuzzo, referente del Comitato “No Burgesi”. Nel suo intervento, Nuzzo ha sollecitato una partecipazione attiva e responsabile per la salvaguardia dell’ambiente, sottolineando l’importanza della salute nelle scelte politiche. Inoltre, ha proposto l’istituzione di una consulta ambientale per risolvere in modo definitivo la questione Burgesi.

Durante la seduta, sono intervenuti, oltre al il sindaco, i consiglieri di minoranza del Comune di Ugento, gli amministratori di Presicce-Acquarica, Salve e Taurisano, e i consiglieri regionali di opposizione Dino Basile, Paolo Pagliaro e Cristian Casili. Tutti hanno espresso una ferma opposizione alla sopraelevazione della discarica, sottolineando i gravi rischi ambientali e sanitari per la zona.

Il Consiglio Comunale di Ugento, all’unanimità, ha votato a favore dell’impugnazione della  delibera regionale davanti al Tar, ribadendo il proprio impegno per la tutela del territorio.

Anche i cittadini hanno partecipato attivamente al dibattito, manifestando il proprio dissenso verso il progetto di ampliamento della discarica.

Nel primo pomeriggio, il consiglio comunale era stato preceduto da un incontro a Palazzo dei Celestini, durante il quale la consulta ambientale della Provincia di Lecce ha ricevuto  le proposte delle associazioni ambientaliste sulla questione  rifiuti. Nel corso dell’incontro, è stato richiesto alla Provincia una posizione chiara e un impegno concreto sul problema rifiuti.

In questa occasione, il sindaco di Ugento Salvatore Chiga ha accolto la proposta avanzata da quello di Corigliano, Dina Manti, per convocare un’assemblea dei sindaci finalizzata a definire la posizione di ogni amministratore provinciale sulla questione. 

Nel frattempo, il Comune di Presicce-Acquarica ha annunciato che oggi convocherà la Conferenza dei Capigruppo, estendendo la partecipazione ai rappresentanti dei Comuni di Salve, Taurisano e Morciano di Leuca, con l’obiettivo di concordare una linea comune e un’iniziativa condivisa. Nel frattempo,

il Comitato “No Burgesi” ha ribadito che non fermerà le proprie attività e che nuove iniziative sono in programma nei prossimi giorni.

Questa mobilitazione rappresenta un’importante tappa nella lotta contro l’inquinamento e per la difesa dell’ambiente, dimostrando il valore della partecipazione attiva e della collaborazione tra cittadini e istituzioni per il bene comune.

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LA RICERCA nel nostro articolo del 10 marzo scorso

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Category: Cronaca, Politica

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Comments (3)

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  1. Dino Basile, FdI - tramite mail ha detto:

    “Ieri sera ho partecipato ad Ugento al Consiglio comunale monotematico per dire No alla riapertura della discarica Burgesi. Una decisione presa dal governo Emiliano e che certifica il totale fallimento del Piano regionale dei Rifiuti, ma a pagarne il prezzo non può essere pagato dal nostro territorio anche perché siamo in presenza non solo di un ampliamento, ma di un rischio sanitario. Già dal 2016, infatti, che ci fossero pericoli per la salute e la tutela dei cittadini, tant’è che viene presentata un’interrogazione all’allora Governo nazionale per avere un finanziamento per bonificare l’area. Un anno dopo, nel 2017, viene fatta una delibera dall’allora Giunta regionale per aumentare i pozzi per migliorare i monitoraggi dell’area interessata dalla discarica. Nel 2018 l’ARPA effettua dei rilievi e riscontra i valori sopra soglia (falda e suolo inquinati). Quindi oggi io mi chiedo e chiedo: come può il presidente Michele Emiliano e l’assessore all’Ambiente, Serena Triggiani, pensare al sopralzo della discarica di Burgesi se il suolo, il sottosuolo e la falda sono inquinati?

    “Non si tratta di fare una battaglia populista e, soprattutto elettorale, ma è necessario contrastare tecnicamente la scelta del Governo Regionale e io, nella qualità di consigliere regionale, sono disposto insieme alle comunità di Ugento, Presicce/Acquarica, Salve, Taurisano, Morciano e Patu’ ad incaricare una o più società esterne per effettuare rilievi e indagini nell’area in oggetto per dimostrare l’impossibilità tecnica per il sopralzo della discarica perché solo così si può bloccare una scelta scellerata fatta da Governo regionale che è capace solo di politiche clientelari!”

    14 marzo 2025

  2. Cristian Casili, M5S - tramite mail ha detto:

    “Il dibattito ieri in consiglio a Ugento – dichiara Casili – ha rappresentato un momento di confronto significativo con i cittadini e le associazioni.
    Nel mio intervento ho ribadito quanto già detto al direttore del dipartimento Ambiente Garofoli, ovvero che la nostra regione non si trova in emergenza rifuti ed è quindi incomprensibile una decisione come quella del sopralzo dell’impianto di Burgesi che non può e non deve essere considerato di soccorso.
    Come gruppo del M5S siamo contrari alla delibera di Giunta e abbiamo fatto una proposta per escludere il ricorso tanto alla discarica di Burgesi, quanto a quella di Corigliano d’Otranto. Le falde della provincia di Lecce, da cui si attinge l’acqua che arriva nei rubinetti dei salentini, non possono correre il rischio di ulteriori contaminanti, soprattutto in un periodo epocale di forte crisi idrica.
    Una posizione chiara già illustrata nel corso dell’audizione che si è tenuta lo scorso lunedì in commissione Ambiente su mia richiesta. Dalla scorsa legislatura sto seguendo con attenzione la questione della discarica di Burgesi, monitorando con richieste periodiche gli interventi del Piano straordinario per la verifica ambientale.
    Il no all’ampliamento non è una questione di campanile, ma poggia su motivazioni oggettive: non si possono continuare a chiedere sacrifici a comunità che hanno già pagato tanto negli anni sia da un punto di vista ambientale che di salute. E l’ ‘indennità di disagio’ in favore dei Comuni che ospitano le discariche non può essere una risposta.
    Sono al fianco dell’amministrazione comunale di Ugento in tutte le iniziative che vorrà intraprendere per opporsi all’attuazione della delibera regionale”.

  3. Sergi Immacola ha detto:

    Tutto vero e giusto,non ne possiamo più.che vadano a scherzare con la salute loro ,che noi abbiamo già avuto i nostri lutti e le nostre malattie.ora BASTA.

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