TERREMOTO GIUDIZIARIO SU MAGLIE, RUFFANO E SANARICA / DOPO GLI INTERROGATORI DEL MESE SCORSO, QUESTA MATTINA I SINDACI SONO STATI ARRESTATI, CON ALTRE SETTE PERSONE

| 13 Marzo 2025 | 1 Comment

Report del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Lecce _________

Nella mattinata odierna, militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Lecce, hanno dato esecuzione ad un provvedimento di applicazione di misure cautelari personali nei confronti di 10 soggetti, dei quali 3 agli arresti in carcere e 7 agli arresti domiciliari, emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Lecce, su richiesta della locale Procura della Repubblica. Sono state inoltre emesse misure interdittive del divieto di contrattare con Pubblica Amministrazione nei confronti di ulteriori 6 indagati.

I reati contestati per i quali sono stati emessi i provvedimenti – è bene ricordare che tra il 3 ed il 4 febbraio u.s. si sono svolti gli “interrogatori preventivi” a cura dello stesso GIP di tutti gli indagati, introdotti dalla Legge 114 del 9 agosto 2024 (c.d. “Riforma Nordio”) – afferiscono a condotte di corruzione, falso, turbata libertà degli incanti, frode in pubbliche forniture e subappalto illecito.

Questo preliminare epilogo giudiziario, sebbene provvisorio, e tuttora pendente nella fase cautelare, si basa su un’articolata attività di indagine, coordinata e diretta dalla Procura della Repubblica di Lecce, affidata al Nucleo Pef della Guardia di Finanza di Lecce, nel settore dei reati contro la Pubblica Amministrazione, attraverso cui sono state circoscritte una serie di condotte di rilievo penale realizzate da un imprenditore salentino (M.C. di anni 49), dominus di una serie di società destinatarie di numerosi appalti pubblici, in concorso con propri dipendenti e tecnici nonché con un pubblico funzionario, la cui attività e funzione, anche finalizzata a modificare atti e verbali delle gare di appalto, è risultata totalmente asservita agli scopi dell’imprenditore.

Gli stessi indagati ed altri amministratori pubblici, imprenditori e professionisti rispondono di corruzione, turbata libertà degli incanti, frode in pubbliche forniture, truffa, emissione di fatture per operazioni inesistenti, falso in atti pubblici, in graduatorie e documenti di gara nonché “subappalto illecito” (come riformulato dalla legge n. 32/2018).

L’indagine, nata quale spin-off di una precedente attività investigativa delle fiamme gialle leccesi, coordinata sempre della Procura della Repubblica di Lecce, ha portato a disvelare, in alcune località del sud Salento e, precisamente, nei Comuni di Maglie, Sanarica e Ruffano, la presenza di forti anomalie nella gestione dell’assegnazione degli appalti pubblici, delle varianti in corso d’opera, di cui alcuni anche oggetto di finanziamento pubblici nazionali, regionali o del “Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza” (c.d. P.N.R.R.), con conseguente contestazione da parte dell’Ufficio inquirente del reato di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche.

La figura più ricorrente, come accennato, si è rivelato essere un imprenditore della zona di Maglie, risultato essere il “controllore” de facto di svariate imprese, tutte legalmente riconducibili a familiari, dipendenti, o comunque a suoi prestanome, che, grazie alla complicità dei pubblici funzionari locali, ha potuto decidere in anticipo a quali gare pubbliche partecipare e, soprattutto, quali vincere, sviluppando un sistematico rapporto di presunta natura corruttiva con importanti figure istituzionali in seno a vari Comuni, tra cui Sindaci, Assessori, Consiglieri Comunali, RR.UU.PP. e Dirigenti degli Uffici Tecnici.

L’imprenditore, quale contropartita, per il tramite delle proprie imprese e dipendenti, garantiva direttamente o indirettamente utilità di vario genere ai propri “interlocutori” istituzionali (lavori edili, ristrutturazioni, addobbi floreali, lavori di giardinaggio, sostegno elettorale in occasione delle elezioni amministrative). In almeno due occasioni – nel mese di aprile 2022 – anche dazioni di denaro contante.

L’attività di indagine nel suo complesso e la conseguente azione repressiva, svolta in stretta sinergia con l’ufficio della Procura della Repubblica di Lecce, testimonia il perdurante impegno della Guardia di Finanza a presidio della sicurezza del Paese e nel contrasto delle condotte che impattano sul regolare e trasparente funzionamento della Pubblica Amministrazione con un particolare focus alla gestione degli appalti pubblici nella Provincia di Lecce.

Si precisa che il procedimento penale verte ancora nella fase delle indagini preliminari e che la responsabilità degli indagati sarà definitivamente accertata solo all’esito di sentenza irrevocabile di condanna.

Nulla osta A.G.: concesso _________

AGGIORNAMENTO della redazione di leccecronaca.it

Si tratta in pratica degli sviluppi dell’inchiesta che nel mese di gennaio scorso portò il gip del Tribunale di Lecce, Stefano Sala, a notificare venticinque decreti di fissazione dell’interrogatorio preventivo finalizzati all’eventuale emissione di misure cautelari, per reati contro la pubblica amministrazione e appalti pubblici truccati, su richiestra del pm Maria Vallefuoco.

I provvedimenti odierni sono state eseguiti stamattina su ordinanza appunto del gip Stefano Sala, il quale evidentemente non ha ritenuto valide le ragioni addotte dagli indagati in sede di interrogatorio

Tra gli arrestati ci sono tre sindaci salentini.

Sono finiti in carcere:

Marco Castrignanò, 49 anni di Galatina, legale rappresentante della Castrignanò Vivai, l’imprenditore ritenuto dagli inquirenti ‘dominus’ di una serie di società destinatarie degli appalti;

Maurizio Montagna, 59 anni, dirigente dell’ufficio tecnico di Botrugno e responsabile unico dei procedimenti di molti degli appalti contestati, di Scorrano;

Antonio Rocco Cavallo, 57 anni, sindaco di Ruffano.

Si trovano ai domiciliari:

Marco Sticchi, 43 anni, vicesindaco di Maglie;

Ernesto Toma, 60 anni, sindaco di Maglie;

Salvatore Sales, 58 anni, sindaco di Sanarica;

Dario Strambaci, 38 anni, di Poggiardo, assessore di Sanarica;

Umberto Mangia, 35 anni di Poggiardo, dipendente della Castrignanò Vivai;

Sergio Urso, 52 anni, di Scorrano, ingegnere;

Daniele Boscarino, 63 anni, di Lecce, dirigente dirigente Ufficio tecnico di Ruffano.

Ci sono inoltre altri sei indagati, per i quali è stato disposto il divieto di contrattare con la pubblica amministrazione per un anno: si tratta di Riccardo Scasciamacchia, Claudio Congedo, Lorenzo Bacchi, Adriano Abate, Augusto Merico, Luigi Salvatore Riccardo. __________

LA RICERCA nel nostro articolo del 28 gennaio scorso

Category: Cronaca, Politica

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Comments (1)

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  1. redazione ha detto:

    “Nel rispetto dell’operato degli organi inquirenti, confidiamo che si possa fare presto chiarezza sulla vicenda e che Ernesto Toma e Marco Sticchi possano dimostrare la correttezza del loro operato.
    Restando in attesa di possibili sviluppi e di meglio conoscere i termini dell’inchiesta, il coordinamento provinciale di Fratelli d’Italia ha preso atto della loro richiesta di sospensione dal partito, che con grande sensibilità hanno fatto pervenire tramite il loro legale, e informato della vicenda i competenti organi interni”.

    Così in una nota di questo pomeriggio il segretario provinciale di Fratelli d’Italia Saverio Congedo.

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