DIARIO DEL GIORNO / DOMENICA 2 MARZO 2025
Buongiorno!
Oggi è domenica 2 marzo 2025.
San Prospero.
A Lecce, il nostro amico Marco Centonze festeggia il suo compleanno: tanti auguri!
E’ l’ultima, e dunque la principale, domenica del Carnevale 2023, in tutta Italia sono in programma tantissime manifestazioni ed iniziative.
Nell’ antica Grecia era questo il giorno e in generale il periodo del culto di Dioniso.
Nelle cerimonie che si celebravano in svariate zone, le baccanti (chiamate anche menadi, lene, tiadi o bassaridi) ne invocavano e cantavano la presenza e, anche per mezzo di maschere, riproducevano ritualmente il mitico corteo dionisiaco di sileni, satiri e ninfe.
Si identificavano con il dio e ne acquisivano il “furore”, inteso come stato d’invasamento divino: scopo del rito era quello di ricordare le vicende mitologiche di Dioniso; erano incoronate da frasche di alloro, tralci di vite e pampini, e cinte da pelli di animali selvatici, e reggevano il tirso, una verga appesantita a un’estremità da una pigna che ne rendeva instabili i movimenti; gli uomini erano invece camuffati da satiri (vi partecipavano anche gli schiavi). Ebbro di vino, il corteo, chiamato tiaso, si abbandonava alla vorticosa suggestione musicale del ditirambo, lirica corale e danza ritmica ossessiva ed estatica. Un rito particolarmente violento e brutale era lo Sparagmòs (in greco σπαραγμός) che consisteva nel dilaniare a mani nude degli animali allo scopo di mangiarne le carni crude. E tale rito è persino descritto nelle Baccanti di Euripide.
Nei rituali dionisiaci venivano stravolte le strutture logiche, morali e sociali del mondo abituale. Il filosofo Friedrich Nietzsche, ne La nascita della tragedia, affermò che la potenza dionisiaca induceva in uno stato di estasi ed ebbrezza infrangendo il cosiddetto “principio di individuazione”, ossia il rivestimento soggettivo di ciascun individuo, e riconciliava l’essere umano con la natura in uno stato superiore di armonia universale che abbatteva convenzioni e divisioni sociali stabilite arbitrariamente dall’uomo.
Nietzsche sosteneva che la vita stessa, come principio che anima i viventi, è istinto, sensualità, caos e irrazionalità, e per questo non poté che vedere in Dioniso la perfetta metafora dell’esistenza: ciò che infonde vita nelle arterie del mondo è infatti una fonte primeva e misteriosa che fluttua caotica nel corpo e nello spirito, è la tempesta primigenia del cosmo in eterno mutamento.
2 marzo 2003. Presso Castiglion Fiorentino, durante un normale controllo su un vagone ferroviario, ha luogo una sparatoria tra gli agenti della PolFer e il brigatista Mario Galesi, che resterà ucciso insieme al sovrintendente della Polfer Emanuele Petri. L’azione porterà tuttavia alla cattura della brigatista Nadia Desdemona Lioce.
Uno degli ultimi episodi legati alle ormai decimate Brigate Rosse.
Proverbio salentino: L’ADDRINA FACE L’EU E ALL’ADDRU NI USCA LU CULU
La gallina fa l’uovo e al gallo brucia il culo.
E’ un proverbio che viene utilizzato quando qualcuno si lamenta rumorosamente, e racconta in giro di essersi sacrificato per ottenere un certo risultato, mentre invece magari è risaputo che il merito è di altri.
In questi casi il millantatore viene sbugiardato e spesso il suo atteggiamento viene sottolineato con il proverbio appena citato.
Oppure viene utilizzato per esortare qualcuno a non lamentarsi di fatiche che non ha compiuto.
Category: Costume e società