DI NUOVO LUI AL VAR USATO CONTRO IL LECCE. MARCO GUIDA GUIDA MALISSIMO, COMBINA DISASTRI, LEVATEGLI SUBITO LA PATENTE PER SEMPRE!
(Rdl) __________
E’ la sera dell’11 novembre 2023, al Via del Mare è di scena il Milan per una partita di prestigio, oltre che di grande importanza per la classifica. Sul 2 a 2, il Lecce a completare una incredibile rimonta segna pure nel recupero finale il gol della vittoria. Lo stadio esplode, è una festa grande che fa bene al calcio intero.
Tutto a posto, nessuna protesta in campo degli avversari, l’arbitro Doveri indica la palla al centro, ma viene richiamato al Var. E’ successo che nell’azione del gol c’è stato un contatto fra Piccoli e il difensore milanista Thiaw, un normale contatto di gioco che a velocità naturale era sembrato a tutti del tutto ininfluente. A tutti, tranne che al Var. E che deve fare Doveri? Può dare torto ad un suo superiore e rovinarsi la carriera? Non ne ha la forza, non ne ha il coraggio, e annulla.
Al Var c’era il signor Marco Guida, di Pompei, arbitro internazionale riciclato alla sala Var.
E’ la sera del 21 febbraio 2025, ieri, al Via del Mare è di scena l’Udinese per una partita di grande importanza per la classifica, affidata ad un giovane arbitro, Kevin Bonacina di Lecco, alla sua terza designazione in tutto nella massima serie.
Quello che è successo, nell’ episodio del calcio di rigore decisivo assegnato ai Friulani, è successo appena ieri, è successo che in un’azione in area di rigore giallorossa Jean anticipa l’attaccante Lovric, un intervento pulito e poi sfiora appena con un braccio l’avversario, un normale contatto di gioco che a velocità naturale era sembrato a tutti del tutto ininfluente. A tutti, tranne che al Var. E che deve fare Bonacina? Può dare torto ad un suo superiore e rovinarsi la carriera? Non ne ha la forza, non ne ha il coraggio, e dà il rigore.
Al Var c’era il signor Marco Guida, di Pompei, arbitro internazionale riciclato alla sala Var.
A caldo, nell’articolo uscito a ridosso del triplice fischio, scrivevamo:
“questo è un calcio rovinato dalla tecnologia, da arbitri e collaboratori varisti che stanno distruggendo con la loro invadenza e la loro incompetenza quello che un tempo era il gioco più bello del mondo”
Nel post partita, l’allenatore giallorosso Marco Giampaolo, uomo modesto e mite, è furioso, parla apertamente di episodio da arresto, di un richiamo dalla sala Var che non doveva proprio esserci, di un rigore che non era rigore mai e poi mai; il presidente Saverio Sticchi Damiani, uomo affabile e gentile, definisce “ridicolo” quanto accaduto.
Ora, il problema è però più profondo, al di là degli episodi che finiscono al solito per condannare sempre il povero Lecce. Riguarda tutti quanti.
Il problema è il Var, un ausilio tecnologico pensato per migliorare il calcio e che invece lo sta distruggendo, con il suo assurdo, incomprensibile, sedicente “protocollo” con cui viene usato.
Fuorigioco millimetrici, tocchi di mano impercettibili quanto involontari, difensori che dovrebbero amputarsi le braccia e lasciar passare gli attaccanti, segnalinee che non alzano la bandierina pure in presenza di azioni viziate per paura di essere smentiti, in modo tale che l’azione continua e poi magari sull’altro fronte succedono cose che altrimenti non sarebbero mai successe…Ecco, tutto questo è diventato il Var, che vede con occhi da intelligenza articificiale quello che l’intelligenza naturale giustamente non considera, e in ciò falsifica, stravolge, mortifica e ammazza il calcio.
Ora, sappiamo che alla tecnologia è difficile opporsi. Però così non si può più continuare, pena la morte del calcio, e magari la sua sostituzione, come ai tempi tristi del Covid, con le partite vere sostituite da quelle giocate in televisione dai pupazzi animati.
Questo “protocollo” è urgentemente da rivedere per intero.
E poi, per favore, a questo Guida non fatelo più guidare, levategli la patente per sempre!
_________
LA RICERCA nel nostro articolo di ieri
Category: Costume e società, Sport