KEVIN BONACINA, MA VA VA… QUESTO VAR POI STA UCCIDENDO IL CALCIO

| 21 Febbraio 2025 | 0 Comments

(Rdl) __________

L’Udinese, forte del suo decimo posto in classifica con 33 punti, per continuare a far bene; il Lecce, quindicesimo a quota 25, per salire ancora.

Al via del Mare è una bella serata invernale, di cielo sereno e temperatura fredda, col pubblico delle grandi occasoni.

Qualcuno, arrivato con molto anticipo, trova in tribuna dolce compagnia e cosi inganna piacevolmente l’attesa.

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Comunque, conviene rimanere coperti

Agli ordini  del signor Kevin Bonacina di Bergamo, Marco Giampaolo manda in campo: Falcone; Guilbert, Baschirotto, Jean, Gallo; Colibaly, Pierret, Rafia; Pierotti, Krstovic, Morente; Kosta Runjaic schiera:  Sava; Kristensen, Bijol, Solet, Kamara; Thauvin, Lovric, Karlstrom, Ekkelenkamp; Lucca, Sanchez.

Prima occasione, primo tiro in porta, sono degli ospiti, al minuto 6: Lucca messo solo davanti la porta da Lovric, è bravo Falcone a respingere; poi Kamara si avventa sulla ribattuta, ma Baschirotto gli mura la conclusione.

Seguomo due angoli di seguito, un tiro fuori, un’altra conclusione di Lucca respinta con i pugni dal portiere: è un inizio tutto bianconero.

Anche nei minuti seguenti, è un Lecce in difficoltà, che non riesce a costruire e subisce la superiorità degli avversari. Giampaolo si agita e grida forte dalla panchina.

Al minuto 24 si vedono in avanti i padroni di casa, che ottengono due calci d’angolo.

Al minuto 27, in seguito ad un’azione di Lovric fermato in area da Jean, interviene il Var, che richiama l’arbitro che non aveva avuto nulla da eccepire. Il signor Bonacina va a rivedere al monitor e decreta il calcio di rigore. Non ci posso credere… Un normale contatto di gioco trasformato in calcio di rigore, col difensore che arriva per primo sul pallone, pulito e poi sfiora appena con un braccio l’attacante.

Nervosismo dei Giallorossi, Gallo ammonito, grandi proteste sotto la Nord. Lucca, dopo aver trasgredito le decisioni della panchina ed essersi impossessato a forza del pallone, trasforma con una gran botta sotto l’incrocio dei pali. Poi festeggia da solo, abbandonato dai compagni. 32′. 0 – 1.

Così è vantaggio esterno, dopo un doppio teatrino, prima degli arbitri vari ed eventuali, poi dei giocatori friulani.

Più nervoso di tutti, proprio Lucca, richiamato in panchina da Runjaic, che evidentemente non aveva gradito l’insubordinazione e lo sostituisce con  Bravo.

La reazione del Lecce si esaurisce con un tiro di Pierotti deviato in corner dalla difesa.

L’Udinese è sempre padrona del gioco e continua a fare possesso palla, mal contrastato da un pressing poco convinto degli avversari.

Rumoreggia il pubblico di casa, sia per altre dicisioni arbitrali, sia per la scarsa efficacia della fase di impostazione, sempre lenta e confusionaria, dei Giallorossi.

Tre minuti di recupero parziale, ininfluenti, e squadre al riposo.

Al rientro, Giampaolo fa un doppio cambio: Berisha al posto di Rafia e  Karlsson al posto di Pierotti. Ma la reazione ancora non si vede. Anzi sono gli ospiti a creare occasioni.

Il buon momento però arriva poco dopo.

Minuto 56′, traversone di Gallo dalla sinistra che trova Krstovic totalmente libero: colpo di testa da ottima posizione che finisce dritto tra le mani di Sava.

Minuto 59′, Bijol mura Berisha al momento della conclusione.

Sale in nervosismo in campo e sugli spalti dopo che Colibaly rimane a terra nell’area avversaria, senza che nessuno, né arbitro, né i suoi collaboratori in campo e davanti al video, abbiano niente da eccipire. Proteste inutili.

Adesso però l’arbitro sventola cartellini gialli a ripetizione, praticamente ad ogni fallo.

Su un altro fallo di Payero, appena ammonito, che poi era il più evidente di tutti, invece questa volta il signor Bonacina non lo ammonisce e così in pratica lo grazia.

Rebic al posto di Pierret per l’ultimo quarto d’ora più recupero finale.

Ora però il Lecce ci crede e, sia pur senza creare particolari pericoli, spinge con convinzione.

Triplice cambio degli ospiti. Per i guallorossi N’Dri al posto di Morente.

Giampaolo predica a gesti calma e pazienza.

Padroni di casa in attacco al massimo sforzo, ma arrivano solo calci d’angolo che rimangono senza esito.

Ultimi cinque minuti.

Sembra finito lo sforzo offensivo dei padroni di cada, ospiti di nuovo a far gioco e a concludere.

Veiga al posto di Guilbert per gli ultimi quattro minuti, quelli del recupero finale.

Sono di errori a ripetizione in fase offensiva dei Giallorossi, che si infrangono sulla difesa dei Bianconeri.

Finisce 0 – 1. Ma questo è un calcio rovinato dalla tecnologia, da arbitri e collaboratori varisti che stanno distruggendo con la loro invadenza e la loro incompetenza quello che un tempo era il gioco più bello del mondo

Category: Sport

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