“Il canzoniere di Lucio Battisti” PROPOSTO DALLA BAND Lato B A LECCE VENERDI’ 21
(p.l.) __________ Venerdì 21 febbraio (ore 21:30 | ingresso 13 euro | prevendite attive su Dice.fm) le Officine Cantelmo di Lecce, in collaborazione con CoolClub e Sei Festival, ospitano la band Lato B con “Il canzoniere di Lucio Battisti”.
Il cantautore Leo Pari, il polistrumentista Gianluca De Rubertis (Studio Davoli, Il Genio), il chitarrista e cantante Dario Ciffo (Afterhours, Lombroso) e il batterista Lino Gitto (Dellera, Green Like July) proporranno gli indimenticabili brani del cantante, compositore, polistrumentista, arrangiatore e produttore discografico scomparso nel 1998.
Uno spettacolo lungo più di due ore, capace di coinvolgere e far cantare e ballare il pubblico di ogni età. In scaletta “Ancora tu“, “Con il nastro rosa“, “Il tempo di morire“, “Mi ritorni in mente“, “Il mio canto libero“, “Pensieri e parole“, “E penso a te” e tantissimi altri classici di Battisti-Mogol anni ’70, senza tralasciare gemme più nascoste come “Dio mio no”, “Comunque bella“, “Amore caro, amore bello“, “L’aquila“, “Confusione” e tante tante altre.
Cosa succede se quattro artisti indipendenti nati tra il 1974 e il 1980 decidono di rivisitare il repertorio immenso di Battisti-Mogol alla luce delle proprie esperienze musicali e autoriali? Se una band di oggi, per divertimento, vuole riportare sui palchi italiani canzoni incredibili che appartengono all’immaginario comune, reinterpretandole a suo modo?
Lucio Battisti nel 1970, all’apice del successo, decise di smettere la propria attività live e non fece mai più un concerto per tutta la vita. Il “Lato B” è un progetto che nasce dalla voglia di riprendere il percorso laddove si era interrotto.
Ingresso 13 euro. Prevendite su Dice.fm
Info 3331803375 – www.coolclub.it ____________
(g.p.) ________
Impaginando questo pezzo, mi è ritornato in mente un edificante aneddoto che mi raccontarono a suo tempo a Torino in almeno un paio di persone, una diversa dall’altra, in più occasioni, quindi, particolare in più, particolare in meno, parola in più, parola in meno, il fatto deve essere proprio vero.
Si tramanda che l’Avvocato, giusto per levarsi uno sfizio, avesse voluto organizzare un concerto al Regio di Lucio Battisti, che da anni non solo non faceva più concerti, né apparizioni televisive, ma risultava scomparso dalla circolazione, e non solo mediatica.
Dette perciò mandato ai suoi collaboratori della comunicazione della Fiat di rintracciarlo per fargli la proposta.
Niente.
Non ebbe risposta, né diretta, né indiretta, da coloro ai quali quelli si erano rivolti.
Forse – pensò l’ Avvocato – era questione di cifra. Diede allora ordine ai suoi di tornare all’assalto, specificando a Lucio Battisti che per lui c’era un assegno in bianco, a qualunque cifra avesse voluto, pur di vederlo in concerto al Regio di Torino.
E niente, nessuna risposta, nemmeno così.
L’ Avvocato allora si incazzò coi i suoi, non riuscendo a crederci, ma alla fine, dopo qualche altro giorno di vani tentativi, dovette arrendersi, e col volto corrucciato dalle ‘r’ arrotolate più del solito, commentò amaramente: “E che diamine, noi in tre minuti parliamo con Nixon, in tre minuti parliamo con Breznev, e mo non riusciamo a parlare con un cantante?!? E va beh, va beh…”.