DIARIO DEL GIORNO / LUNEDI’ 17 FEBBRAIO 2025
Buongiorno!
Oggi è lunedì 17 febbraio 2025.
San Donato.
Ad Alezio festeggia il suo compleanno l’esperta di comunicazione e di musica Angela De Simone, auguri.
E’ la festa del gatto.
Essa è nata nel 1990. La giornalista gattofila Claudia Angeletti propose un referendum tra i lettori della rivista “Tuttogatto” per stabilire il giorno da dedicare a questi animali. La proposta vincitrice fu quella della signora Oriella Del Col che così motivò la sua idea nel proporre questa data che racchiude molteplici significati:
- febbraio è il mese del segno zodiacale dell’Acquario, ossia degli spiriti liberi ed anticonformisti come quelli dei gatti che non amano sentirsi oppressi da troppe regole;
- tra i detti popolari febbraio veniva definito “il mese dei gatti e delle streghe” collegando in tal modo gatti e magia
- il numero 17, nella nostra tradizione è sempre stato ritenuto un numero portatore di sventura, stessa fama che, in tempi passati, è stata riservata al gatto;
- la sinistra fama del 17 è determinata dall’anagramma del numero romano che da XVII si trasforma in “VIXI” ovvero “sono vissuto”, di conseguenza “sono morto”. Non così per il gatto che, per leggenda, può affermare di essere vissuto vantando la possibilità di altre vite: il 17 diventa quindi “1 vita per 7 volte”!
In varie città d’Italia si festeggia questa giornata con iniziative artistiche o di solidarietà a favore di questi straordinari, affascinanti animali.
17 febbraio 1992. A Milano viene arrestato il presidente del Pio Albergo Trivulzio Mario Chiesa, del Psi, per aver incassato una tangente di sette milioni delle allora lire in cambio della concessione di un appalto. E’ solo il primo episodio dell’inchiesta così detta ‘Mani Pulite’, è l’inizio della così detta ‘Tangentopoli’ destinata a breve a terremotare l’intero sistema politico italiano.
Memorabile il commento del segretario socialista Bettino Craxi, che cercò di minimizzare: “Sono solo mele marce”.
Ancora più memorabile quello di Mario Chiesa, che allora rispose ai magistrati inquirenti: “Adesso vi dico cosa c’è nel resto del cestino”.
Proverbio salentino: TE NNA CAVALLA GAMBERA NU TE PIGGHIA’ LA FIGGHIA CA SE NU E’ TUTTA GAMBERA ALLA MAMMA SEMIGGHIA
Da una cavalla storta non prendere la figlia, che, se non è tutta storta, alla mamma assomiglia.
E’ evidente il parallelismo tra il modo animale e quello umano.
Gli antichi consigliavano di guardare sempre alla madre della ragazza a cui si era interessati, perché dopo qualche anno sarebbe diventata simile.
In questo proverbio invece si presta attenzione a quelle che sono le qualità morali della famiglia di provenienza, madre o padre che sia.
Category: Costume e società