VADA A SANREMO / TV, SORRISI, LOOK E CANZONI, UN FESTIVAL EFFICACE
di Elena Vada __________
Sabato 15 febbraio 2025, è la serata della finalissima a Sanremo. Questo 75esimo Festival, entrerà nella storia per gli ascolti record (la serata delle cover ha superato il 70% di share).
Per la quinta e ultima serata, Carlo Conti ha voluto come co-conduttori Alessia Marcuzzi e Alessandro Cattelan.
Lui, il conduttore, è elegantissimo. Uno smoking, su misura, da “finale”. Un look VINCENTE: giacca di velluto e papillon di seta. 10 e lode!
Il famoso disc-jockey Gabry Ponte, è il primo ospite, autore del jingle ‘Tutta l’ Italia” che ha accompagnato l’ intero festival, come intermezzo, finalmente canta dal vivo.
Per la sua entrata in scena, Alessia Marcuzzi sceglie un abito aderente, lungo fino alle caviglie, tacchi alti e sul collo alto, diamanti. Chic, ma non da gran soirée… Si scoprirà più tardi, che la schiena è, completamente, nuda.
Super favorita per la vittoria: Giorgia, ma non è la mia preferita. Qui, al Festival deve vincere la “canzone”, l’ interpretazione e non solo la voce. Tifo per….
Canteranno, in ordine di uscita:
Francesca Michielin; Willie Peyote; Marcella Bella; Bresh; Moda’; Rose Villain; Tony Effe;Clara; Serena Brancale; Brunori Sas; Gabbani; Noemi; Rocco Hunt; The Kolors; Olly; Achille Lauro; Coma_Cose; Giorgia; Cristicchi; Elodie; Lucio Corsi; Irama; Fedez; Shablo ft. Gue’, Joshua; Tormento; Joan Thiele; Massimo Ranieri; Gaia; Rkomi; Sarah Toscano.
Commenterò solo alcuni look, perché questo festival è rimasto molto opaco e sottotono, per gli abiti indossati dagli artisti, che pur erano, quasi tutti, firmati da grandi griffes.
Bravo Bresh che almeno è originale: pantaloni jeans in denim scintillanti e sopra una t-shirt in velluto.
Rose Villain, sempre elegante, veste un Fendi trasparentissimo che mette in risalto la sua silhouette perfetta. È una bellezza!
Tony Effe? Senza camicia. Petto nudo su abito classico con spalle XL. Non capisco il rosario sul polso.
Olly è perfetto con camicia azzurra su canottiera bianca a costine. Pantaloni Armani. Giusto.
Achille Lauro: Il soprabito che sembra un gioiello e la maglietta di cotone semplicissima. Nelle sue canzoni descrive la sua vita avventurosa, piena di alti e bassi e soprattutto di sogni. Veste Dolce & Gabbana. Tutto studiato dal cantante col suo stylist, Nick Cerioni. 10 e lode.
Arriva Alberto Angela, giornalista e divulgatore che scende la scalinata del Teatro Ariston per la prima volta.
Carlo Conti dice: “Guardandoti è proprio il caso di dire: buon sangue non mente”. Ricordando il papà Piero.
“Le mie canzoni preferite? – dice Alberto – A 21 anni ‘Vita Spericolata’ di Vasco Rossi, l’anno dopo ‘Terra Promessa’ di Eros Ramazzotti: se la ascoltate, è una canzone moderna perché parla di speranza nel futuro. Oggi vedo nei ragazzi questo timore del futuro: ma è lì, bisogna costruirlo e darci dentro”.
Premio alla Carriera ad Antonello Venditti:
“È un omaggio alla mia storia artistica che non si conclude certo oggi, ma guarda soprattutto al domani”. Commenta così Antonello Venditti il Premio alla Carriera del festival di Sanremo, che ha ricevuto stasera al teatro Ariston. Canta ‘Amici mai’ e ‘Ricordati di me’.
Pubblico in delirio.
Ho proprio voglia di citarvi alcune sue parole, che mi hanno colpito: “… questo è un atro step della mia vita che non finisce. Il passato è passato, ma ci deve portare ad un futuro di speranza, più bello di quello che stiamo vivendo… Mi spinge a vivere e vuol dire soffrire, lottare per le proprie idee, cadere e rialzarsi, chiedere scusa”.
Grazie Antonello mi hai dato una lezione che già mi apparteneva, però servirà ai miei figli, nipoti e tutti coloro che ti seguono.
Cambio d’abito a metà serata per Alessia Marcuzzi che torna con un vestito bustier color ciliegia, un classico del repertorio di Dolce & Gabbana. Non proprio di ‘classe’.
In piazza Colombo, sul Sukuzi stage, Tedua canta: Bagagli.
In collegamento dalla Costa Toscana, ormeggiata al largo di Sanremo, si esibiscono i Planet Funk. Si balla.
Ora c’è il calciatore viola Edoardo Bove, ricoverato dopo un malore in campo durante la partita di campionato con l’Inter e voluto da Conti perché, spiega: “è un esempio, un campione di grandi speranze che, nel pieno della sua attività fisica e della forza in campo, vede questo mondo fermarsi all’improvviso”. Bove conferma.
Tocca a Elodie: elegante coi capelli raccolti, abito lungo e guanti di paillettes. È sensuale nel canto e nei movimenti. Vari brand, per lei abiti esclusivi. Questa sera è in Atelier Versace, abito con la scollatura a cuore, attraversato da cristalli neri.
Massimo Ranieri, il vecchio leone, è in “Total white”, elegante…? Non azzeccato, secondo me. Commovente la canzone, davvero!
Giorgia stasera è in blazer oversize, top crochet col motivo a rete decorato che mette in evidenza la lingerie. Tutto Dior. Non mi è piaciuta.
Siamo alle votazioni: sono perfettamente d’accordo con la classifica provvisoria, che rispecchia quanto già detto.
A Sanremo devono vincere: testo, musica, interpretazione, voce, umiltà, simpatia, grinta, originalità, look, verve…
Come si vota stasera:
- televoto (peso percentuale sul risultato della votazione 34%)
- giuria della sala stampa, tv e web (33%)
- giuria delle radio (33%).
I primi cinque classificati si esibiranno di nuovo e saranno rivotati, da tutte e tre le giurie.
I risultati ottenuti alla chiusura delle operazioni di voto saranno sommati al risultato complessivo delle precedenti votazioni. Si determinerà una nuova media.
I cinque finalisti sono: Fedez, Simone Cristicchi, Brunori Sas, Lucio Corsi e Olly
L’ emozione per me e tutti è ENORME!
VINCE OLLY!!!
Il ragazzo è quasi in lacrime: “Ciao ma’, ciao pa’, è assurdo ma è successo!”
- 1° Olly (Balorda Nostalgia)
- 2° Lucio Corsi (Volevo essere un duro)
- 3° Brunori Sas (L’albero delle Noci)
- 4° Fedez (Battito)
- 5° Simone Cristicchi (Quando sarai piccola)
Altri premi:
- Premio al miglior testo: Brunori Sas (L’albero delle noci)
- Premio alla miglior composizione musicale: Simone Cristicchi (Quando sarai piccola)
- Premio della critica sala stampa: Lucio Corsi (Volevo essere un duro)
- Premio della critica: Brunori Sas (L’albero delle noci)
- Premio Tim: Giorgia (La cura per me)
Giorgia scoppia in lacrime, l’Ariston applaude e le urla: “Hai vinto”!
Edizione del festival ordinata, precisa, pacata, ma efficace. Lo stile è nuovo, diverso dal precedente, ma di successo: spazio a voci, musica, cantanti.
Forse i commentatori delle altre testate ed il pubblico, non saranno d’ accordo, ma ritengo questa classifica quasi perfetta. Avrei preferito Lucio Corsi 1°, ma va bene così.
“Giorgia,
il grande Dalla, nel festival del 1967, cantava “… Non sempre si può vincere…”
Prossimo anno co-conduttori: Elena Vada e il direttore Giuseppe Puppo in smoking con strass, calzamaglia, paillettes e boa di struzzo… (sono anni che rimandiamo!).
Che coppia!
Buona notte a tutti e grazie per avermi seguito!
Category: Costume e società, Cronaca, Cultura, Eventi
Ringraziamo Elena Vada pr le sue notti insonni, col pezzo che arrivava in redazione poco prima dell’alba, anche quest’anno sempre puntuale, preciso e ricco di spunti di riflessione.
Alla prossima!
Per quanto mi riguarda, ringrazio la dottoressa per l’offerta, rifiuto e vado avanti.
Sono stato al Festival una sola volta, era l’anno in cui vinse Eros Ramazzotti, asp. che controllo…ok, era il 1986… Ricordo che arrivò l’accredito all’ultimo momento per la serata finale, mi avvertirono dal quotidiano di Roma per cui all’epoca scrivevo e io feci i salti di gioia. Come un missile, come un proiettile partii da Torino su una scassatissima A112, che quando arrivai mi fece vergognare, alla vista delle altre parcheggiate…Subito dopo mi presero e mi confinarono in uno stanzone stipato fino all’inverosile, pieno di fumo e di risate, in cui capeggiava un monitor televisivo e rimasi là per tutto il tempo, fino alla fine, senza poter uscire e neppure muovermi. Se fossi rimasto a casa mia, l’avrei visto sempre in televisione, ma almeno sarei stato più comodo. Fu tanta la delusione, che giurai di non andarci mai più.
Il prossimo anno, ti faremo accompagnare da Valerio Melcore, che è un provetto ballerino e che, consigliato da te per il look, sono sicuro farà meglio di me la sua figura.
In qualità di Direttore editoriale mi corre l’obbligo di ringraziare Elena Vada che come al solito ha scritto i suoi pezzi in maniera approfondita, informando i nostri lettori sulle serate della 75esima edizione del Festival di Sanremo. Lo ha fatto con competenza, ma con ironia e con la consueta verve che la contraddistingue. Per quanto mi riguarda, perdonatemi ma non riesco proprio a seguire Sanremo, sarà un mio limite, ma lo trovo di una noia mortale. In queste serate in televisione ho guardato altro, qualche film, tra cui uno divertentissimo, una parodia del Festival con un grande Pippo Franco, nel ruolo di protagonista è una serie di comparse che oggi sono tutti comici di successo. Quindi, non ho seguito il Festival e ho visto altri programmi, ma al momento della pubblicità ieri sera, sul telecomando ho cliccato su Rai 1, l’immagine che mi si è presentata era quella di due lunghe gambe che terminavano nella cassa armonica di una chitarra. Non son riuscito a non pensare ad Renzo Arbore quando cantava la “chitarrina”. Mi sono fermato un pò, il tempo necessario per rendermi conto che la signorina neppure faceva finta di strimpellare la chitarra e che più che uno strumento musicale sembrava un indumento intimo indossato per l’occasione; per cui, da malpensante quale sono, mi son chiesto se la sua fosse un’esibizione canora o se intendeva esibire altro. Questo per dire che sono la persona meno indicata per accompagnare la nostra amica Elena a Sanremo, e poi come dicono quelli che parlano bene, non ho le fisic du role. Per cui Giuseppe grazie dell’invito ma mi vedo costretto a declinarlo.