0 A 0 A MONZA: “petra su petra azza parite”
(Rdl) _________ Il Monza all’ultima spiaggia, il Lecce per prendere il largo.
Allo U-Power Stadium è un pomeriggio invernale nuvoloso e freddo, riscaldato però sugli spalti dagli 11.000 spettatori presenti, col settore ospiti gremito e altri tifosi giallorossi in diverse tribune, una partecipazione straordinaria, come altre volte in trasferta, stimabile in alcune migliaia.
Ci sono anche alcuni dei Salentini che vivono e lavorano in Svizzera, e che, arrivati per tempo, hanno fatto una sosta al ristorante, prima di andare alla partita
Già, perché come ha postato un altro:
“Vabbè..il festival è finito. Basta con il divertimento.Torniamo ad occuparci delle cose serie che la vita ci impone…Mena Lecce me’ ….sciamu a Monza”.
Esodo da tutto il Nord Italia:
“Mena meh… diteci che è sold out perchè viviamo tutti al nord! Monza arriviamo… Forza Lecceeee” ha postato un altro, con tanto di foto della partenza a mezzoguorno da Genova e navigatore in funzione
Agli ordini del signor Giuseppe Collu di Cagliari, le squadre scendono in campo schierate dai rispettivi allenatori con, Alessandro Nesta: Turati; D’Ambrosio, Izzo, Carboni; Pereira, Bianco, Urbanski, Kyriakopoulos; Ciurria, Mota; Ganvoula; Marco Giampaolo: Falcone; Jean, Guilbert, Baschirotto, Gallo; Helgason, Pierret, Coulibaly; Pierotti, Krstovic, Morente.
Subito pericolosi gli ospiti. Calcio di punizione dai trenta metri di Helgason che parte centrale e potente e finisce sulla traversa.
Alta al minuto 12 un’altra conclusione sempre di Helgason e sempre su punizione.
Partita in equilibrio, ritmi alti, poche occasioni, più convinto e propositivo il Lecce.
Al minuto 26 finisce alto un copo di testa di Pierotti su cross di Gallo.
Al minuto 31 assist di Helgason per Krstovic, conclusione al volo improvvisa e potente, che esalta i riflessi di Turati. Male invece poco dopo il suo colpo di testa su cross di Gallo.
Al 38′ traversone di Kyriakopoulos che attraversa tutta l’area e finisce a Pereira, che calcia di controbalzo da ottima posizione, ma non trova la porta.
Sull’altro fronte, nuovo colpo di testa di Pierotti, molle fra le braccia del portiere.
Poi duplice fischio e squadre al riposo a reti bianche.
Al rientro, la ripresa inizia con una fase convulsa e confusionaria, con tanti errori da entrambe le parti.
Al 52′ Carboni riceve sulla trequarti, avanza e calcia da fuori con il sinistro, senza trovare la porta.
Al 61′ conclusione da fuori di Kyriakopoulos, bloccata a terra da Falcone.
Poi la prima sostituzione, anzi le prime, doppia, dei padroni di casa.
Giampaolo leva Pierret e mette Ramadani.
Minuto 71: prodezza di Falcone su conclusione di Caprari, col portiere che riesce a deviarla in angolo in maniera prodigiosa.
Minuto 75: Turati sventa la minaccia portata da un tiro di Helgason di prima intenzione da dentro l’area.
Secondo cambio di Giampaolo, che fa esordire Veiga al posto di Guilbert.
Nesta ne fa altri due.
Dieci minuti al termine.
Si salva in calcio d’angolo la difesa dei padroni di casa, su pericoloso contropiede ospite concluso da Krstovic.
Turati in angolo, su conclusione di Pierotti sul primo palo.
Ultimi cinque minuti.
Altro tiro parato dal portiere monzese, su conclusione di Krstovic.
Si rivede in campo Rebic, scherato al posto di Helgason in pratica per i minuti di recupero.
Sono quattro.
Non succede più niente di concreto, anche se gli ospiti finiscono in avanti, con due conclusioni terminate però sul fondo.
Brutta partita nel complesso, condizionata dall’importanza della posta in palio.
Il Monza rimane nella sua ultima spiaggia, sebbene possa continuare a crederci ancora.
Il Lecce, meno vibrante rispetto alle ultime uscite, non riesce a prendere il largo, ma continua la sua striscia positiva e aggiunge un altro mattoncino alla sua scalata verso la terza, storica salvezza consecutiva.
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In leccese: Petra, petra, ausa parite. In alcuni paesi della provincia “ausa” diventa “azza”.