VADA A SANREMO / FAVOLOSA LA SERATA DEI DUETTI. QUESTA SERA LA FINALISSIMA
di Elena Vada _________
La serata si apre con l’ingresso trionfale di Roberto Benigni, due anni dopo l’ultima incursione, dove si era cimentato con la Divina commedia.
Procede battuta dopo battuta, senza risparmiare frecciate alla politica «Ho salutato Marcella Bella e le ho detto “Bella ciao”: è scoppiato un casino».
Tante “battutacce” alla Benigni, sull’attualità: Meloni, Musk, eccetera. Un po’ scontate, forse. Dobbiamo ridere? Vabbè.
La particolarità di questa serata sta nei duetti tra gli stessi concorrenti in gara che, lasceranno da parte la competizione, per dar vita ad emozionanti esibizioni.
Questo esperimento renderà omaggio a grandi autori ed interpreti del passato, ma, soprattutto offrirà un’occasione unica per vedere accostamenti inediti tra artisti di generi e generazioni differenti.
Questo elemento di novità, introdotto da Carlo Conti, aggiunge interesse e fascino alla serata e alla manifestazione canora.
Comincia la competizione.
Rose Villain con Chiello – “Fiori rosa, fiori di pesco” di Lucio Battisti: preferisco la versione originale ma, duetto riuscito.
Entra Mahmood stranamente elegante a sorpresa. È emozionatissimo…. Deve dire solo: “Pubblicità”… ci riesce.
Modà con Francesco Renga – “Angelo” di Francesco Renga: che canzone! Applausi e brividi.
Entra Geppi Cucciari e finalmente si sorride:
Dice, rivolgendosi a Conti: “Che progetti hai? Dimmelo subito se c’è un bambino prodigio anche stasera, che ci fa sentire tutti scemi”, ricordando i bambini di ieri: Samuele Parodi, il tuttologo dei Festival di Sanremo, e il piccolo pianista prodigio, Alessandro Gervasi. Poi si rivolge a Conti: “Ti hanno chiamato qui, perché ormai è andato alla NOVE, anche il segnale orario”.
Che frecciata, Geppy!
Clara con Il Volo – “The sound of silence” di Simon & Garfunkel: non sbagliano certo, le voci, in coro, centrano il bersaglio.
Noemi e Tony Effe – “Tutto il resto è noia” di Franco Califano: pezzo iconico… Ma, difficile!
Francesca Michielin e Rkomi – “La nuova stella di Broadway” di Cesare Cremonini: che bella accoppiata, bella musica!
Lucio Corsi con Topo Gigio – “Nel blu dipinto di blu” di Domenico Modugno:
Spieghiamo: Topo Gigio è un pupazzo creato nel 1959, che ha segnato generazioni di italiani attraverso le sue apparizioni televisive e diventando un simbolo della TV dei ragazzi e nelle famiglie. La sua presenza sul palco dell’Ariston, accanto al cantautore toscano Lucio Corsi, crea un ponte tra passato e presente. Lo so, forse ho spiegato male, ma nel cuore dei boomer “conta”. Loro mi hanno capito. Volare è volare.
Serena Brancale con Alessandra Amoroso – “If I ain’t got you” di Alicia Keys: Applausi a scena aperta. La standing ovation del pubblico conferma la riuscita del duo, davvero, davvero ottimo
Irama con Arisa – “Say something” degli A Great Big World con Christina Aguilera: dialogo vocale di rara bellezza, due voci brillanti, chiare, altissime.
Gaia con Toquinho – (dois brasileiros) “La voglia, la pazzia” di Ornella Vanoni : bellissimo duetto, perfetto, infatti: “…sento il Carnevale entrare in me…”.
The Kolors con Sal Da Vinci – “Rossetto e caffè” di Sal Da Vinci: il pubblico li accoglie al grido di: “Forza Napoli!”. Applausi scroscianti, il pezzo cattura!
Benji & Fede, cantano “Dove e quando” dal Suzuki Stage, in piazza Colombo.
Marcella Bella con i Twin Violins – “L’emozione non ha voce” di Adriano Celentano: l’autore di questo pezzo meraviglioso, è Gianni Bella, storico collaboratore di Adriano, cantautore straordinario e fratello di Marcella. Colpito da ictus anni fa, è in platea, si alza e prende l’ applauso di tutti. “L’ho cantata con te, con tanto amore”, dice la sorella Marcella, commossa.
Rocco Hunt con Clementino – “Yes I know my way” di Pino Daniele: capaci di reinterpretarla mantenendone intatta l’essenza. Commozione finale con tutto il pubblico in piedi.
Mahmood – Medley con “NLDA Intro”, “Bakugo”, “Ra ta ta”, “Soldi”, “Kobra” e “Tuta gold”. Momento divertente. Pettorali e addominali in bella vista, su accecanti pantaloni rossi, in raso. Da “guardare”!
Francesco Gabbani con Tricarico – “Io sono Francesco” di Tricarico: tutti e due in bianco, cantano una filastrocca che ha dato vita a un piccolo miracolo musicale. Una favola.
Giorgia con Annalisa – “Skyfall” di Adele: due voci potenti e a dir poco perfette. Grande successo della cantautrice britannica. Un momento emozionante. Che VOCI PORTENTOSE!
Simone Cristicchi con Amara – “La cura” di Franco Battiato: questa canzone mi commuove sempre. Interpretata benissimo.
Sarah Toscano con gli Ofenbach – “Overdrive” degli Ofenbach con Norma Jean Martine: si balla
Coma_Cose con Johnson Righeira – “L’estate sta finendo” dei Righeira: come dimenticare questa canzone?! Ci accompagnerà tutte le estati, per tutta la vita. È un inno… alla fine del momento più bello: le vacanze. È un ok.
Joan Thiele con Frah Quintale – “Che cosa c’è” di Gino Paoli: i classici come questo, sarebbero belli cantati anche dalla mia portinaia stonata.
Olly con Goran Bregović e la Wedding & Funeral Band – “Il pescatore” di Fabrizio De André: boh, non mi è piaciuta questa esecuzione. Ha perso tutto il senso di ballata.
Achille Lauro e Elodie (due “belloni” insieme) – “A mano a mano” di Riccardo Cocciante: bravissimi, bel duetto, e “Folle città” di Loredana Bertè: riuscitissima interpretazione!…. Belli e Bravi!
Massimo Ranieri con i Neri per caso – “Quando” di Pino Daniele: certi brani, così classici e unici, sono difficili da riproporre, ma, ok …
Willie Peyote con Tiromancino e Ditonellapiaga – “Un tempo piccolo” di Franco Califano: buona interpretazione del duo.
Brunori Sas con Riccardo Sinigallia e Dimartino – “L’anno che verrà” di Lucio Dalla: interpretata benissimo. Brividi.
Fedez con Marco Masini – “Bella stronza” di Marco Masini: che coppia, che canzone… Ma sì, è andata… a segno?!
Bresh con Cristiano De André – “Creuza de mä” di Fabrizio De André: è come risentire Fabrizio. Identico.
Shablo feat. Guè, Joshua e Tormento con Neffa – “Amor de mi vida” dei Sottotono e “Aspettando il sole” di Neffa: hip hop.
Paolo Kessisoglu e la figlia Lunita cantano “Paura di me”: Da presentatore a cantante, riecco Paolo senza Luca, ma con la figlia Lunita a presentare “Paura di me”, un brano scritto da padre e figlia, sul disagio giovanile.
GIORGIA e ANNALISA vincono la serata dei duetti delle cover.
2) Lucio Corsi e Topo Gigio
3) Fedez e Marco Masini
4) Olly e Goran Bregovic
5) Brunori Sas, Dimartino e Riccardo Sinigallia
6) Irama e Arisa
7) Rocco Hunt e Clementino
8) Elodie e Achille Lauro
9) Clara e Il Volo
10) The Kolors e Sal Da Vinci
È stata una serata favolosa. Le canzoni scelte per i duetti, erano una più bella dell’ altra e ci hanno fatto rivivere momenti del recente passato. Una festa per i nati intorno agli anni Sessanta. Buone le interpretazioni.
E siamo già alla lunga notte della finalissima.
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