VADA A SANREMO / LE CANZONI SONO LA NOSTRA STORIA

| 12 Febbraio 2025 | 1 Comment

di Elena Vada __________

Carlo Conti, conduttore e direttore artistico del Festival, scende la celebre scalinata del Teatro Ariston dando il benvenuto al pubblico: “I ‘conti’ tornano e sono tornato a Sanremo!”

Ringraziamenti ai precedenti conduttori.

Carlo veste abiti dello stilista fiorentino Stefano Ricci: è elegantissimo! 

Inizia la gara canora:

1. Gaia: Chiamo io chiami tu¡

2. Francesco Gabbani: Viva la vita

Entra Gerry Scotti che  è il primo co-conduttore del Festival di Sanremo:

Dice Conti: “Accettando hai fatto un regalo all’Italia”. 

Risponde Gerry: “Grazie perché con la tua persona, con tutto il personale, mi avete fatto sentire importante”.

Elegante e sobrio, non so se griffato. Con la cravatta, che raramente indossa. 

È lo zio d’Italia.

3. Noemi: Se ti innamori muori (scritta da Mahmood, Blanco e Michelangelo). 

“Sembra uscita da una fiaba”, commenta Gerry Scotti.

4. Rkomi: Il ritmo delle cose

Gerry Scotti e Carlo Conti si mettono gli occhiali scuri “da saldatore” per non essere abbagliati ed accogliere Antonella Clerici in abito color grigio argento luccicante.

Conti: “E’ da tanti anni che ti conosco ma non ti ho mai visto cosi’ sexy”  e lei scherza: “Sono le ultime cartucce”.

Antonella Clerici è, come sempre, allegra, frizzante, serena, gioviale, ma si commuove sul palco, quando viene intonato un motivo che richiama il ricordo del compianto Fabrizio Frizzi.

“Se fosse ancora con noi, ci sarebbe un quarto grande amico”. E le lacrime sono sincere, ascoltando “Un amico in me”.

La signora Clerici è vestita da ‘gran sera’ stilista Jacopo Tonelli, (Minerva Hub) con abiti fascianti e ricamati, molto diva hollywoodiana anni ’30.

5. Irama: Lentamente 

6. Coma_Cosa: Cuoricini

7. Simone Cristicchi: Quando sarai piccola (standing ovation).. Mi ha emozionato, avevo già le lacrime. Quando si parla della mamma!

8. Marcella Bella: Pelle diamante 

9. Achille Lauro: Incoscienti giovani (elegantissimo come sempre, dice: “Cari giornalisti, le canzoni a volte non sono solo semplici canzoni. Sono la nostra storia”)

Sembra il personaggio di un film, con un impeccabile frac con guanti bianchi, creazione di Dolce&Gabbana, spilla in oro bianco con diamanti e cammeo, gemelli e orecchini in oro bianco con diamanti Damiani. Capelli tiratissimi con la brillantina. Un look in contrasto, alla canzone e al personaggio, per questo riuscitissimo.

Il messaggio di Papa Francesco:

“La musica aiuta la convivenza che raggiunge il cuore di tutti, per aprirlo all’armonia e alla gioia dello stare insieme, per un mondo più giusto e fraterno…”.

Perché non è andato sul palco? Mi permetto un giudizio personale: forse non era il caso di fare “petrosino (prezzemolo) ogni minestra!”

L’ho trovato inopportuno, fuori luogo in questo contesto.

È il momento di Noa e Mira Awad

Le due artiste, Mira palestinese, Noa israeliana, che nel 2009 rappresentarono insieme Israele all’Eurovision, tornano a esibirsi insieme a Sanremo, con ‘Imagine’ di John Lennon, portando un messaggio di pace.

10. Giorgia: La cura per me (standing ovation) Cosa commentare? Sempre immensa. Esibizione perfetta. (in Dior).

11. Willy Peyote: Grazie ma no grazie

12. Rose Villain: Fuorilegge

Lorenzo Cherubini, in arte Jovanotti, (completo gold, di Dior), ha esordito con “L’ombelico del mondo”, prima di entrare nel foyer dell’Ariston, accompagnato da 10 ballerini di Bollywood. E qui si balla con “Il più grande spettacolo dopo il Big Bang”, in un teatro letteralmente in visibilio, tra abbracci e selfie del pubblico in sala.

L’esibizione di Jovanotti ha un ospite speciale: Gianmarco Tamberi, campione olimpico di salto in alto e amico personale di Lorenzo.

Dice: “Dopo Parigi sono stati dei mesi molto duri perché quando si prova con tutto se stesso a rincorrere un sogno e poi lo sfiori con un dito e il destino ti leva la terra sotto i piedi è difficile, perdi il coraggio di rimetterti in gioco perché è stato quel gioco a farti star male. Ho tantissima paura ma ho voglia di riprovarci” e dà appuntamento alle olimpiadi americane del 2028. 

Sono commossa e ammirata, come voi tutti credo. “Un vero campione!” (veste Armani).

Ci vedremo a Los Angeles… contateci, noi ci saremo!

13. Elodie: Dimenticarsi alle 7 

Faceva la ‘cubista’ nelle discoteche di  Lecce.

(prenderà un sacco di voti per aver dichiarato che “Piuttosto che votare Meloni, si taglia le mani”… Opportuno?”). Bellissimo vestito Prada. Pezzo un po’ debole.

14. Olly: Balorda Nostalgia

15. Shablo: La mia parola

16. Ranieri: Tra le mani il cuore. Da questo grande artista ci si aspetta sempre tanto, ma gli anni sono passati…

… e qui mi permetto una piccola polemica: ” Perché Ranieri partecipa al Festival e  Al Bano no? Possibile abbia presentato tre canzoni così brutte, non adatte? (Ci teneva a partecipare l’ ultima volta)… Mah, Boh!??

Carlo Conti porta un fiore alla moglie, seduta in sala in completo pantaloni gessato scintillante.

Poi raggiunge il Suzuki Stage allestito in Piazza Colombo per presentare Raf. L’artista propone uno dei suoi più grandi successi: Self Control (per ne è ora di ballare).

17. Tony Effe: Damme ‘na mano

A sorpresa: elegantissimo in bianco, da bravo ragazzo. Immagine ripulita (senza tatuaggi) propone un omaggio alla sua Roma con uno stornello. Un Tony Effe che i fans non si aspettano, forse non riconoscono. Gradevole.

18. Serena Brancale: Anema e core (in dialetto barese). La cantante jazz talentuosa e innovativa dà una sferzata di energia alla competizione, dove prevalgono le ballad.

19. Brunori Sas: L’ albero delle noci. 

E chi se l’ aspettava un pezzo cosi! Ricorda molti cantautori del passato. Dolce nostalgia.

La canzone è da riascoltare… nel tempo.

20. Modà: Non ti dimentico

21. Clara: Febbre

22. Lucio Corsi: Volevo essere un duro

Strano, ma emozionante, naif, sincero, vero. Una riflessione, sull’accettazione dei propri limiti. Abbigliato in ‘costume’. Personalmente mi è piaciuto tanto.

23. Fedez: Battito (attesissimo, secondo me, non ha deluso)

24. Bresh: La tana del granchio

25. Sara Toscano: Amarcord (è la più giovane partecipante con soli 18 anni)

26. Joan Thiele: Eco

27. Rocco Hant: Mille volte ancora

28  Francesca Michielin: Fango in Paradiso

29. The Colors: Tu con chi fai l’ amore

La classifica provvisoria:

  • Brunori Sas
  • Giorgia
  • Lucio Corsi
  • Simone Cristicchi
  • Achille Lauro

Una manifestazione, uno spettacolo, un po’ opaco. Forse mancava la verve di Fiorello, o, non so…

Anche i cantanti erano tutti vestiti ‘a modo’, nessuna estrosità, come in una riunione di ex-allievi. (a parte Irama che indossava un ‘coraggioso’ enorme cappotto, ‘Napoleonico’ Balmain).

Nel complesso… speriamo meglio.

A domani.

Category: Costume e società, Cronaca, Cultura, Eventi

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Comments (1)

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  1. redazione ha detto:

    “Sulle ‘canzonette’ potrei dare due tipi di risposte del tutto contrari. Niente di meglio delle canzonette ha il potere magico, abiettamente poetico, di rievocare un “tempo perduto”.
    Io sfido chiunque a rievocare il dopoguerra meglio di quel che possa fare il Boogie-Woogie, o l’estate del ’63 meglio di quel che possa fare Stessa spiaggia stesso mare.
    Le “intermittences du coeur” più violente, cieche, irrefrenabili sono quelle che si provano cantando una canzonetta” […]

    PIER PAOLO PASOLINI, 1964

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