UN INVITO PER UNA SERATA CHE MERITA, CON FRANCESCO BUJA E LE SUE SOTTANE DIVINE, A MONTERONI GIOVEDI’ 13
(Rdl) ________ Cosa inquieta un intellettuale di belle speranze, che ammazza il tempo e l’amore fra la bellezza di opere d’arte e il fremito di tante sottane? Un tizio di tal genere sembra invulnerabile, magari perché assorto un una insospettata idolatria di se stesso, ma un bizzarro calcolo, superficiale riflessione sulla propria esistenza, lo induce a rivolgersi al Cielo.
L’inquietudine è quella narrata nel romanzo “Le sottane di Dio”, vergato dal giornalista leccese Francesco Buja, edito da Il Raggio verde. Titolo solo in apparenza irriverente, libro che sarà presentato stavolta a Monteroni di Lecce, giovedì 13 febbraio, alle 18, nel Palazzo baronale.
Occasione forse, questa opera, per interrogarci sul senso della vita. Oltre che per gustare personaggi strampalati che riportano, a vario titolo, agli indifferenti di Moravia, alla dicotomia fra Io e Me pirandelliana, a sapori dannunziani.
Qualcuno ha già letto questo romanzo tutto d’un fiato, c’è chi ne vede la trama per un film o per un’opera teatrale. Se ne parlerà dunque domani, quando con l’autore dialogherà l’imprenditore Francesco Mariano Mariano. Dopo i saluti del sindaco Mariolina Pizzuto e dell’assessore alla cultura, Ramona Visconti.
Sono sempre belle queste serate culturali, una pausa di riflessione, fatta per pensare, per dialogare, per confrontarsi con sé stessi e con gli altri, uno spazio prezioso da ritagliarsi, quando meritano. Poi, lasciano sempre qualcosa, magari non subito, magari dopo un giorno, un mese, un anno, lievitano dentro di noi e ci permettono nuove acquisizioni interiori. ___________
LA RICERCA nel nostro articolo dell’ 8 luglio scorso