“Bau bau”, L’INCREDIBILE TALK SHOW di AUGUSTA MONTARULI SU LA7: MA ONOREVOLE CHE ABBAIA NON MORDE
(g.p.) __________ Bau bau. Nello sconforto desolante dei dibattiti politici televisivi che opprimono chi ancora si ostina a seguirli, questi così detti talk show, in cui si dispiegano a piene mani superficialità, arroganza, pressappochismo ed evanescenza, a colpi di “se mi lascia parlare…” piuttosto che “io non l’ho interrotta…”, ieri sera, a “Tagadà” su La7 se ne è visto uno imabarazzante, tanto per usare un eufemismo: in realtà si è toccato il fondo, forse il punto di non ritorno.
Lui è Marco Furfaro, 45 anni, di Pistoia, deputato del Pd, fedelissimo di Elly Schlein, un passato in Sel, in quanto tale, pur residendo a Roma, collaboratore della allora assessore regionale del Piemonte Monica Cerutti e di nuovo in quanto tale beneficiario di alcuni rimoborsi attenzionati dalla magistratura ai tempi del così detto scandalo di Rimborsopoli, posizione poi archiviata.
No, tanto per dire, fu uno scandalo che destò molto scalpore, coinvolgendo molte amministrazioni, in tutta Italia, anche se il caso più eclatante fu quello della Regione Piemonte: soldi pubblici destinati dalle Regioni ai vari gruppi consiliari per le loro attività istituzionali, usati invece da vari consiglieri in maniera diciamo così impropria… Chi con quei soldi ci pagò spese pazze del tutto personali, dalle cene alla biancheria, e chi, come Augusta Montaruli, si comprò, fra le altre cose, un libro sui giochi sessuali di coppia, la cui valenza ‘politica’ rimane difficile da sostenere: “Sexploration. Giochi proibiti per coppie. Istruzioni per l’uso”, edizioni Mondadori…Fosse stato almeno “Metafisica del sesso” di Julius Evola…Macchè…
Al di là dei diversi e discordanti esiti giudiziari, però c’è poco da scherzarci su. Un consigliere e assessore regionale del Piemonte, Angelo Burzi, a sentenza definitiva di condanna, quattro anni fa si suicidò, quale forma estrema di reclamare la propria innocenza.
Ed eccoci a lei, Augusta Montaruli, appunto, 41 anni, di Torino, deputato di Fratelli d’Italia, fedelissima di Giorgia Meloni, che fu testimone al suo matrimonio, poi finito con un divorzio, ed eccoci di nuovo a Rimborsopoli… Nel 2023, dopo un controverso iter giudiziario, Augusta Montaruli, che si dimise dall’incarico di sottosegretario, pur continuando agevolmente la propria attività politica, è stata condannata in via definitiva ad un anno e sei mesi per peculato dalla Suprema Corte di Cassazione, che le ha contestato spese per 25.000 euro, fra cui l’ormai famoso libro, valutate come non attinenti alla funzione istituzionale esercitata all’epoca quale consigliere regionale del Piemonte.
Ecco, ieri Augusta Montaruli era negli studi televisivi di La7 al talk show Tagadà condotto da una via via sempre più imbarazzata Tiziana Panella, insieme a Marco Furfaro. Tema del “dibattito”: la giustizia.
Ed è successo il peggio.
Montarulli che fa “bau bau”, per ricordare al deputato del Pd i “soldi ritrovati nella cuccia del cane” di Monica Cirinnà, senatrice del Pd (ma questa è un’altra storia).
Furfaro che allora, quando riesce a parlare, sbotta: “La cosa più sbagliata che ha fatto oggi Fratelli d’Italia è parlare di un tema di legalità mandando qui in trasmissione una che è stata giudicata colpevole con sentenza definitiva per essersi fregata i soldi degli italiani” .
Apriti cielo, anzi, apriti cuccia.
Sono seguiti ventotto “bau bau” di una sempre più surreale Montaruli, che così facendo copriva le tesi che quello tentava pur pacatamente di esprimere, rinunciandoci alla fine, estrerrefatto.
Oggi la vicenda è stato l’argomento dominante sui social, questa sera vero è proprio cult da parte del popolo di internet, scatenato con meme e vignette.
Con la significativa eccezione di quello che viene considerato oggi il vignettista più quotato, della satira anticonformista e ‘di destra’, Osho. Nessuna frase, nemmeno un accenno, niente di niente. Già Federico Palmaroli, in arte Osho, aveva clamorosamente ‘bucato’ il caso riguardante il suo amico Gennaro Sangiuliano, ora si è ripetuto in un silenzio assordante per la sua amica Augusta Montaruli. Il che getta un’ombra inquietante sull’asservimento pure della satira al potere politico, quando è quello degli amici.
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