LUCA CAPUTO MORTO PER DROGA AD ALLISTE. IL PARROCO DON DARIO DONATEO LANCIA FORTE UN VERO E PROPRIO GRIDO DI DOLORE

| 3 Febbraio 2025 | 0 Comments

(g.p.) _________ “È morto mio fratello… è morto vostro figlio. Si è spenta l’ennesima vittima di un’omertà raccapricciante, di spacciatori confinati in finti domiciliari, di gente per bene che non vuole averci nulla a che fare, di genitori che gridano aiuto, in un sordo quieto vivere che di cristiano non ha proprio nulla. Perdonami, Luca. Perdonaci, fratello mio. Il Risorto ti spalanchi le braccia”.

Ne ha per tutti, don Dario Donateo (nella foto), parroco di Alliste, che ha voluto postare sul suo diario di Facebook il manifesto funebre che dà il triste annuncio.

Ha fatto benissimo.

Un’altra vittima, Luca Caputo, morto per overdose, della droga, che continua a rovinare tanti giovani e le loro famiglie, siia direttamente, sia indirettamente agganciandoli alla criminalità, mentre arricchisce a dismisura i grossi delinquenti che la spacciano.

Le Forze dell’Ordine – lo testimoniano i resoconti che quotidianamente pubblichiamo su leccecronaca.it – fanno quello che possono, ed è tanto. Ma non può bastare. C’è bisogno di maggiore consapevolezza da parte di tutti, privati ed Istituzioni, soprattutto in termini di prevenzione, l’unica arma efficace per contrastare il tristissimo fenomeno.

Di una vera e propria rivoluzione culturale, c’è bisogno, a fronte di modelli sociali e televisivi di riflesso, che con troppa superficialità parlano, spesso non parlano, del dramma della tossicodipendenza.

Bravo, don Dario! Possano codeste parole rotolare pesanti come macigni e abbattersi rovinosamente sull’indifferenza dei privati e delle Istituzioni.

Un grido di dolore che non deve passare inascoltato.

Fanno loro eco significativa quelle che  il procuratore Leonardo Leone De Castris, nel commentare drammatici fatti di cronaca nera accaduti nella vicina Melissano, pronunciò il 26 luglio 2018, quando ricordò a tutti che: “Ogni tiro di cocaina, ogni canna fumata alimentano le ricchezze della criminalità organizzata, ogni euro speso finisce nelle tasche dei mafiosi”, rivolgendosi in particolare ai tossicodipendenti, stimati in “decine di migliaia”.

Category: Cronaca, Cultura, Politica

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