LA NOTTE MAGICA DI KRSTOVIC, DUE ASSIST E UN GOL DA ANTOLOGIA DEL CALCIO, 1 – 3, IL LECCE SBANCA IL TARDINI
(Rdl) __________ Giunti alla giornata numero 23, Parma e Lecce si ritrovano appaiate al terz’ultimo posto con 20 punti e quindi in piena zona pericolosa, entrambe desiderose di dare una svolta al loro campionato, vincendo.
Al Tardini è una serata fredda, di cielo coperto e di pioggerellina. Sugli spalti in 18.000, gremito il settore ospiti, oltre 2.500 i tifosi giallorossi presenti.
Agli ordini del signor Simone Sozza di Seregno, le squadre si schierano in campo con le seguenti formazioni, come deciso rispettivamente da Fabio Pecchia e da Marco Giampaolo:
Suzuki – Leoni, Vogliacco, Valenti, Valeri – Keita, Sohm – Cancellieri, Mohamed, Mihaila – Djuric;
Falcone – Guilbert, Baschirotto, Jean, Gallo – Helgason, Ramadani, Pierret – Pierotti, Krstovic, Karlsson.
Ospiti che provano a fare la partita, padroni di casa in vigile attesa.
Al settimo minuto la prima azione degna di nota della partita, con un lancio smarcante di Pierotti per Krstovic, che, entrato in area, viene atterrato dal portiere: ma era in fuorigioco, quindi niente rigore.
E se ne va il primo quarto d’ora senza altri scossoni, ma con un Lecce coraggioso e volitivo.
La prima vera occasione però è del Parma, al minuto 21, con un gran tiro dalla distanza di Mihaila su cui Falcone riesce ad arrivare e a toccare quel tanto che basta per far finire il pallone sul palo, impedendo che entri.
Poi ancora padroni di casa pericolosi, con salvataggio di Baschirotto.
Ma è il Lecce che va in gol, con Krstovic, che si gira bene e insacca: ma sul lancio era in posizione di fuorigioco millimetrico, rilevato e segnalato all’arbitro dal Var. Quindi rete annullata.
Ancora il centravanti in evidenza poco dopo, su cross di Karlsson, con una deviazione acrobatica, finita fuori bersaglio.
La svolta subito dopo la mezz’ora, con il Parma che passa in vantaggio, su calcio di rigore. Un’azione confusa in area giallorossa, un gomito di Bachirotto, le proteste dei Ducali, il consulto Var, contraddittorio, risolto alla fine con la visione al monitor personale del direttore di gara.
Risolto decidendo un rigore sembrato dubbio e controverso.
Dal dischetto, il tiro potente di Valeri si insacca sotto la traversa. 34′. 1 – 0.
La reazione degli ospiti è immediata.
IL PAREGGIO DEL LECCE! KRSTOVIC! 36′. 1 – 1.
Un gran bel gol, di testa, in tuffo a volo d’angelo, in torsione, proprio un gran bel gol, su cross di Helgasson e questa volta è buono: fantastico, esaltante.
Grande festa sotto la curva del settore ospiti.
A seguire, Falcone controlla male ma poi blocca in due tempi un tiro di Mihaila. Mihaila che poi si fa male e viene sostituito da Bonny.
Coda di tre minuti e poi squadre al riposo, dopo un primo tempo intenso, vibrante, emozionante.
Al rientro, c’è Camara al posto di Mohamed e si ricomincia.
Ripartono bene in pressione offensiva i Ducali, bravo Falcone a fermare una conclusione di testa di Cancellieri.
Due cambi anche fra le fila degli ospiti: Morente per Karlsson e Coulibaly per Ramadani.
Poi IL VANTAGGIO DEL LECCE! PIEROTTI! 63′. 1- 2.
Contropiede micidiale, Krstovic se ne va, poi vede e serve in profondità Pierotti, che davanti al portiere lo beffa con un tocco vincente in diagonale.
Fabio Pecchia fa altri due cambi, Hainaut e Almqvist al posto di Keita e Valenti, cercando di rianimare i suoi tramortiti quando sembravano essersi organizzati al meglio.
Poi l’ultimo, Ondrejka per Cancellieri, quando manca un quarto d’ora più recupero la termine.
Ospiti in controllo, che hanno anche l’occasione per chiudere la partita: Suzuki va a farfalle, ma non riescono ad approfittarne. Poi al minuto 81 Morente rientra sul destro e calcia a giro, di poco a lato.
Cinque più recupero al termine.
Forcing del Parma, salvataggio provvidenziale di Falcone su Valeri dopo un pasticcio difensivo dei Giallorossi.
Quattro minuti di recupero.
Ma invece segna ancora il Lecce! IL TERZO GOL DEL LECCE! PIEROTTI! 94′. 1- 3!
Ancora la premiata ditta Krstovic – Pierotti, ancora un assist formidabile del Montenegrino per l’Argentino che da dentro area calcia di potenza dove Suzuki non puó arrivare.
Ed è festa grande in campo e sugli spalti per i Leccesi che hanno sbancato trionfalmente il Tardini.
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