LA RIFLESSIONE / I NOSTRI RAGAZZI, MA PURE TUTTI NOI, PERFETTI SCONOSCIUTI

| 29 Gennaio 2025 | 0 Comments

di Cristina Pipoli _________

Indagine dell Procura della Repubblica di Trani sul caso della ragazzina di 13 anni che ha accusato il papà di maltrattamenti, dopo una lite nata dalla disattivazione di internet sul suo cellulare, decisa per punizione per il cattivo andamento scolastico.

L’iter a tutela della presunta vittima coinvolge Carabinieri, assistenti sociali e specialisti di Neuropsichiatria infantile della Asl Barletta-Andria-Trani.

Dalle loro osservazioni è emersa una dipendenza della 13enne dal cellulare il cui uso avveniva per dieci ore al giorno consecutive, influendo cosí sul rendimento scolastico.

Attualmente è in corso una richiesta di rinvio a giudizio per concorso in maltrattamenti aggravati in danno di minore.

Il triste scenario familiare emerso, è quello di una una quotidianità difficile per la 13 enne: discussioni accese, diverbi costanti a causa dei voti bassi ottenuti a scuola, mancanza di dialogo, maltrattamenti costanti.

Questo caso di cronaca giudiziaria è un’altra riprova della nomofobia, la dipendenza dal telefono (nella foto una scena del film del 2016 “Perfetti sconosciuti” di Paolo Genovese) che sta diventando un fenomeno in forte aumento soprattutto fra giovani e adolescenti.

La società di oggi è una società fatta di persone che senza tv, tablet, cellulari, pc non riesce a stare.

Il concetto di dialogo si sta dissolvendo.

Il problema non si verifica solo all’interno delle famiglie: coppie che non dialogano, ma sono collegati ai cellullari per vedere cosa accade su Fb; ragazzine e ragazzini che invece di godersi il mare, prendere il sole o fare passeggiate o giochi  di squadra, giocano ai videogames singolarmente.

Anche nei pub o pizzerie vediamo queste scene: ci sono interi tavoli focalizzati a interagire con il mondo virtuale non considerano il mondo reale che hanno accanto.

Per quanto riguarda la famiglia,  essa deve essere la nicchia sicura che tutela. Quando questa caratteristica viene meno è normale che una ragazzina non abbia la concentrazione per poter studiare, ma viva un senso di isolamento permanente.

I social, come internet se utilizzati bene e in maniera pedagogica, sono una potenza comunicativa.

Però sia in famiglia, sia a una tavolata di amici è bene instaurare un dialogo, stimolare dibattiti e riflessioni togliendo la connessione ai dati dal cellulare.

La società si sta evolvendo, gli usi e costumi cambiano, bisognerebbe sensibilizzare di più nelle scuole, in televisione, dovrebbero i nuovi youtuber o influencer, quelli che oggi sono notati e seguiti dagli adolescenti approfondire questi argomenti, prima che tutto ci sfugga di mano.

Category: Costume e società, Cronaca

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