IL LECCE PRENDE 4 GOL DALL’INTER

| 26 Gennaio 2025 | 0 Comments

(Rdl) _________

L’ Inter per rimanere sulla scia della capolista Napoli in fuga solitaria, il Lecce per rimanere a galla sopra la zona retrocessione della classifica. Simone Inzaghi fa il turn over facendo ruotare la sua rosa stellare, Marco Giampaolo fa di necessità virtù con quel che passa il convento.

Agli ordini del signor Livio Marinelli di Tivoli in campo vanno: Falcone; Guilbert, Baschirotto, Jean, Dorgu; Coulibaly, Pierret, Helgason; Pierotti, Krstovic, Morente; Sommer; Darmian, De Vrij, Bastoni; Dumfries, Frattesi, Zielinski, Mkhitaryan, Carlos Augusto; Thuram, Lautaro.

Il Via del Mare, sempre comunque ogni volta affollato dai 22.000 abbonati, si riscopre quasi al completo per questa partita delle grandi occasioni: oltre 27.000 sugli spalti, fra un tripudio di suoni, colori e profumi, in una serata nuvolosa, temperatura tiepida e un po’ di vento, immancabile nel Salento.

A capitan Bachirotto arrivato negli spogliatoi il fotografo ufficiale della società ha fatto uno scherzo involontario: quando si dice che uno c’ha il Lecce non solo nel cuore, ma proprio dappertutto.

C’è chi è arrivato da Crema, provincia di Cremona

e chi la crema l’ha mangiata a casa nel pasticciotto ed è andato allo stadio per tempo con tutta la famiglia

Si mette subito male per i padroni di casa, peggio di così non poteva cominciare. Dopo cinque minuti gli ospiti vanno in gol. Su un disimpegno scellerato di Guilbert, palla a Thuram, da lui a Frattesi che insacca. 6′. 0 – 1.

Quella che era già in partenza una montagna difficile da scalare, diventa così immediatamente una salita difficilissima.

Giampaolo invita alla calma, i suoi reagiscono con una percussione di Guilbert che ha molto da farsi perdonare, ma l’azione vibrante non produce niente di più di un calcio d’angolo, rimasto senza esito. Colpo di testa di Baschirotto che trova il tempo giusto, ma non la porta.

Al quarto d’ora, fallo di De Vrij su Krstovic lanciato a rete: Marinelli estrae il cartellino rosso, poi cambia la decisione per intervento del Var e le proteste della panchina nerazzurra, ridimensionandola a semplice ammonizione.

A seguire l’Inter spreca l’occasione per il raddoppio, è Thuram che di piatto la butta fuori a due metri dalla porta.

In gol ci va Carlos Alberto subito dopo, ma si alza in contemporanea la bandierina del guardalinee che rileva il fuorigioco

E a seguire in gol ci va pure di nuovo Thuram, ma l’intervento del Var smentisce arbitro e guardalinee che avevano convalidato, niente, è fuorigioco e si rimane sullo 0 – 1.

Bella azione di Dorgu alla mezzora, con un tiro cross che finisce di poco fuori, senza trovare la deviazione vincente.

Simone Inzaghi è stranamente e ingiustificatamente nervoso, si agita e urla davanti alla panchina, così si becca l’ammonizione dall’arbitro e una selva di fischi assordanti dal pubblico di casa.

Dumfries sbaglia il passaggio decisivo per Thuram, tutto solo in area.

Cantano, meravigliosi, i tifosi giallorossi, contenti della prova di orgoglio che sta offrendo il Lecce, sotto nel punteggio, ma non domo.

Poi, un altro errore in dismpegno difensivo di Pierret dà all’Inter la possibilità di raddoppiare. Lautaro si trova libero di inquadrare le porta dal limite e la mette all’incrocio dei pali in maniera imparabile. 39′. 0 – 2.

E squadre al riposo sul doppio vantaggio esterno.

Rientro con due cambi, uno per parte: Ramadani per Coulibaly e Bisseck per De Vrij.

Padroni di casa ancora in partita, e combattivi: colpo di testa di Krstovic, alto, dopo una prolungata azione offensiva.

Poi tre conclusioni, due fuori, uno parato, per i Giallorossi.

Però proprio nel momento di maggiore, quanto ammirevole, pressione del Lecce per riaprire la partita, l’Inter la chiude.  Lautaro serve di tacco Dumfries, che entra in area, resiste al rientro di Baschirotto e batte Falcone con l’interno sinistro. 57′. 0 – 3.

Poi Frattesi riceve in area di rigore e anticipa Falcone, che lo stende. Nessun dubbio per Marinelli. Il rigore viene trasformato da Taremi in maniera implacabile. 61′. 0 – 4.

Inzaghi finalmente calmatosi può fare tutte le sostizioni che vuole.

La tensione si sposta in tribuna, dove, fuori settore ospiti, ci sono altri tifosi interisti, la cui esultanza insistita dà sui nervi a quelli leccesi, accorrono gli steward a cercare di calmare gli animi e riescono così a impedire il peggio.

Poi botte da orbi dall’altra parte, vera e propria scazzottata, per cui intervengono altri della vigilanza privata ad allontanare i più esagitati.

Il Lecce al 75′ ottiene il suo settimo calcio d’angolo, contro nessuno degli avversari, che però han fatto quattro gol.

Altri due tiri in porta dei Giallorossi: uno di Ramadani ben deviato da Sommer, l’altro di Dorgu fuori.

Poi si fa male Barella, che comunque rimane in campo, anche perché non ci sono più sostituzioni possibili per Inzaghi.

Le fa invece Giampaolo.

Non si gioca per molti minuti. Si riprende all’ 84′. Puntaggio invariato.

E non cambia nel finale.

Quando si perde 0 – 4, c’è poco da discutere. Ma il Lecce questa partita, contro un avversario proibitivo, l’ha giocata, orgoglioso e propositivo. Può essere una consolazione. Anche se preoccupano i disastri combinati in difesa. Venerdì si va a Parma, quindi una diretta concorrente per non retrocedere, e sarà un’altra musica. Deve essere un’altra musica.

Category: Sport

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