LE IDEE / QUANDO IL CALCIO ERA BELLO
Estratto dall’autobiografia di Zdenek Zeman “La bellezza non ha prezzo”, a cura di Andrea Di Caro. Nella nostra foto, l’allenatore a Lecce nel 2004 _________
”A chiunque piace essere al top, trovare una società super organizzata, ma io non ne ho mai fatto una condizione imprescindibile: ho sempre cercato prima di tutto un posto dove poter esprimere il mio calcio, le mie idee, i miei principi e i miei valori, facendo divertire la gente”.
“Ho avuto tutto e il suo contrario. Sono entrato in stadi da sogno, con panchine più comode del divano di casa, e in impianti con le panche in legno, due sedie di plastica ai lati e una rete di recinzione alle spalle a proteggerti dai tifosi indiavolati. Ho lavorato in centri sportivi all’avanguardia e su campi spelacchiati con spogliatoi dove funzionava una doccia su due e l’acqua era pure fredda. Ho sfruttato palestre con ogni macchinario e usato i gradoni degli spalti e i sacchi di sabbia sulle spalle…
Ho fatto tanti ritiri in hotel a 5 stelle e altrettanti in alberghi Miramare dove la padrona era pure la cuoca. Sono stato assunto da presidenti in doppiopetto, accolti con tutti gli onori nell’alta finanza, e da poveri diavoli di periferia, con cravatte improbabili, abituati a trovare una soluzione all’ultimo minuto. Ho allenato campioni che guadagnavano miliardi e giovani a cui dovevo prestare i soldi per la benzina. Ho ammirato coreografie in curva da premio Oscar e tifosi con fumogeni fatti in casa… Ho visto tutto. E a volte sono stato meglio nelle situazioni arrangiate che in quelle apparentemente perfette, trovando nelle prime più seguito, umanità, voglia e disponibilità che nelle seconde“.
Category: Costume e società, Sport