A TORINO TORNA A VIOLENZA POLITICA

| 14 Gennaio 2025 | 1 Comment

di Elena Vada _________

Torino è sottosopra.

Mi sento catapultata in un passato che credevo morto e sepolto. Il ricordo risale a cinquantanni fa, quando, studente al liceo scientifico, entravo a scuola (con relativi insulti), nonostante lo sciopero, nonostante il corteo di ‘Potere Operaio’, che reclutava sprovveduti studenti (15/16 anni) inconsapevoli dei reali problemi, ma partecipanti perché di moda (la famosa intellighenzia di sinistra) o perché escamotage per bigiare scuola.Oggi Torino, è, ancora una volta, ostaggio dei comunisti (o chiamateli come volete) e dei collettivi rossi.

Dicono che a organizzare le manifestazioni, pro-Ramy, siano stati gli studenti del Collettivo Universitario Autonomo. 

Non è vero!  

Chi organizza, da sempre, questi eventi, è il centro sociale Askatasuna, ben conosciuto dalle forze di polizia.

Lo striscione diceva:  “Giustizia per Ramy, per tutte le morti di Stato”.

Tutte? Dovrebbero comprendere anche gli agenti feriti o morti nell’ adempimento del loro dovere, che è: difendere tutta la popolazione, senza distinzioni.

Nella mia circoscrizione, tra le più rosse di Torino, mi adopero costantemente e gratuitamente, per ogni pratica che abbisogni di competenza informatica o disinvoltura 

negli iter burocratici. 

Questo per integrare e familiarizzare con gli stranieri.

Ieri una mamma italiana mi ha spiegato che alle feste di compleanno sono invitati tutti, meno i bambini italiani e alle feste dei medesimi non partecipano i bimbi stranieri, soprattutto i musulmani, cioè… Quasi tutti. 

La percentuale è altissima… l’ integrazione dovrebbe iniziare proprio dalla scuola inferiore, secondo me.

Un musulmano mi ha chiesto: “Ma tu l’ hai letto il Corano?”. Avrei dovuto rispondere: “Tu l’ hai letto il Vangelo?” Non ho voluto innescare una polemica, ma mi dà molto fastidio, questa presunzione che hanno, d’ essere loro “i giusti’.

Ma sono gli stranieri che si devono integrare o siamo noi italiani che ci dobbiamo adeguare, o convertire? 

Oggi parlavamo di sopportazione, aiuto e tolleranza. C’è un limite.

Credo ci sia bisogno di educazione e rispetto reciproco, ricordando, però che sono loro gli ospiti a casa nostra 

Qui a Torino hanno tutti dimora, vestiti e vitto, grazie alle associazioni. 

Potrebbero anche trovare lavoro, invece di spacciare.

In ogni locale pubblico c’è il cartello cercasi aiuto, barista, cuoco, eccetera.

Non avevo mai visto Torino così mal ridotta,

In ginocchio.

Ve lo racconto con le lacrime agli occhi.

Chiusa la Fiat, anche tutto l’ indotto piange, perché l’ auto è fatta anche di vernici, sedili, tergicristalli, paraurti, vetri… Tutto chiuso, ridotto quasi a zero. 

Sono angosciata per figli e nipoti, ma spero in politiche economiche alternative: 

“Ci prestate un po’ di sole, sabbia, mare e allegria salentina?”

Forse oggi sono più angosciata del solito, perché il mio TORO, ha pareggiato nel derby. Maledetti Gobbi!

Complimenti al Lecce, che seguo con simpatia.

Mi sto preparando, come sempre, per Sanremo, che inizierà a breve.

Amici di Leccecronaca.it seguitemi, quest’ anno ci sarà da divertirsi!

Category: Cronaca, Politica

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Comments (1)

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  1. Francesco ha detto:

    Verissimo.

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