IL RICORDO A LECCE DI ACCA LARENTIA E LA ‘MANIFESTAZIONE ANTIFASCISTA’

| 6 Gennaio 2025 | 3 Comments

di Giuseppe Puppo ________ Ho aperto di nuovo la posta del giornale poco fa, in questo lento pomeriggio festivo sconfinato nelle ombre della sera, e ho fatto un salto nel passato: un salto nel buio. Nel buio di un passato di intolleranza, prevaricazione e violenza – perché la violenza sta pure nelle intenzioni, nelle parole, nelle idee – che credevo dovesse rimanere nella mia educazione sentimentale – politica – degli anni Settanta, quei terribili anni Settanta che attraversai per intero e ne fui quindi inevitabilmente condizionato.

Ho letto un comunicato che annuncia per domani, martedì 7 gennaio, alle 17.30, a Lecce, in via Marconi, davanti la Fontana dell’Armonia, certo con nessuno spirito di Armonia, una ‘manifestazione antifascista’ organizzata da una ventina di sigle, firmato pure però dal Partito Democratico e dalla confederazione sindacale Cgil.

Ho letto e mi sono stropicciato gli occhi e altro ancora, perché di botto sono ritornato indietro di mezzo secolo.

La cosa non mi ha fatto piacere, al di là dei dati anagrafici.

C’era di tutto, in questo comunicato che denuncia il “il rischio di assistere ad ostentazioni apologetiche a sostegno di un passato, sconfitto dalla storia, il cui apparato ideologico confligge con lo spirito materiale della nostra Costituzione”; poi tira in ballo i campi di sterminio nazisti, il razzismo e conclude invitando “ad alzare la voce per richiedere lo scioglimento di tutte le organizzazioni di matrice neofascista”.

Quale sarebbe la minaccia fascista?

La minaccia fascista starebbe nel fatto che per domani, martedì 7 gennaio, Azione Giovani, l’organizzazione giovanile di Fratelli d’Italia, ha annunciato tramite social una:

“Fiaccolata per la strage di Acca Larentia: un momento per ricordare e onorare chi ha sacrificato tutto per un ideale. Ci vediamo martedì 7 gennaio alle 17:30 in Piazza d’Italia a Lecce. In alto i tricolori!”.

Che cosa accadde allora?

Anticipo qui di seguito il passo del ‘Diario del giorno’ di leccecronaca.it di domani, con cui, come ogni anno, il nostro quotidiano ricorda quei fatti, come a ogni scadenza ricorda le vittime, di qualunque estrazione ideologica, vittime dell’odio e della violenza politica che per decenni attraversò l’Italia:

“Roma, il 7 gennaio 1978  furono uccisi due giovani attivisti del Fronte della Gioventù, Franco Bigonzetti e Francesco Ciavatta, assassinati mentre uscivano dalla sede del Movimento Sociale Italiano in via Acca Larenzia (nella foto di archivio, ndr) da sicari rimasti ignoti. Poco dopo un altro giovane di destra, Stefano Recchioni, viene ucciso da un uomo in divisa che spara ad altezza uomo,  durante una manifestazionene di protesta organizzata sul luogo stesso dell’agguato.
Nessuno ha mai pagato per l’uccisione di questi ragazzi innocenti, ‘colpevoli’ solo di avere una fede politica”.

Non capisco perché queste tre vittime innocenti dei così detti Anni di Piombo’ non possano essere commemorati, in uno spirito nobile di costruzione, per quanto difficile e forse ancora prematura, nonostate sia passato mezzo secolo, di una memoria storica condivisa.

Non capisco cosa c’entrino il fascismo, il nazismo, il razzismo.

Capisco cosa c’entri l’antifascismo: come lo definiva gia mezzo secolo fa Pier Paolo Pasolini, è il fascismo degli antifascisti, questi sì nostalgici di un clima e di un metodo di un passato che ormai non ha più ragione di essere.

Category: Costume e società

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Comments (3)

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  1. Valerio ha detto:

    I comunisti negli anni’70 uccisero dei ragazzi la cui unica colpa era quella di amare la libertà. I comunisti di oggi si mobilitano per impedire la commemorazione di quei martiri.

  2. Antonio ha detto:

    Mi domando questi giovani che sono cresciuti a Mc Donald’s e antifascismo quest’odio e questa violenza nei confronti dei loro coetanei di destra da dove nasce, questi ragazzi della sinistra sono dei distillati di odio. Sentire ieri sera i cori come: “10-100-1000 Acca Larentia fa rabbrividire”. E’ questo il messaggio della sinistra? osannare quei criminali che assassinarono i ragazzi del Fronte della Gioventù’ la cui unica colpa era quella di non volersi piegare al verbo marxista, di non volere che la nostra nazione diventasse uno dei tanti stati schiavi dell’Unione Sovietica. Sono ragazzi a cui evidentemente qualche cattivo maestro ha insegnato a odiare l’altro, quello che indossa una maglietta diversa, che appartiene ad un’altra organizzazione, che non ripete le stesse parole d’ordine. Questa è la democrazia per la sinistra? Chi la pensa diversamente va eliminato? La cosa che più fa riflettere e che costoro in nome dell’antifascismo, pretendono di chiudere la bocca agli altri. Poi guardando le sigle che hanno dato vita al presidio contro i ragazzi di Azione Giovane, l’organizzazione giovanile di Fratelli d’Italia, si comprende chi sono questi cattivi maestri, l’ANPI, l’associazione comunista che ha sempre difeso quei criminali di guerra e soprattutto a guerra finita, come il compagno Moranino. Poi il sindacato della CGIL, quello che quando 250mila italiani scapparono dalle loro terre per non finire nelle Foibe dove furono massacrati 30 mila italiani dai comunisti di Tito con la complicità dei partigiani comunisti italiani; negò con la violenza che la Croce Rossa italiana alla stazione di Bologna potesse rifocillare con il latte i bambini che erano scampati all’eccidio. Poi c’è l’Arci, l’associazione Comunista nata come costola del PCI e negli ultimi anni ha fatto i milioni grazie al business dell’accoglienza. Ha fatto i soldi sulla pelle dei migranti. Poi ci sono le tante sigle, presenti in tutta la provincia che sono lautamente finanziata dalla Regione Puglia e devono rispondere all’appello quando il PD chiama. Un vero peccato che nessuno indaghi su tutte queste sigle che erano lì a fare gli antifascisti a PAGAMENTO. Tra questi mi ha colpito l’Associazione Treno della Memoria, si tratta di quel treno che organizza a pagamento i pullman per le scolaresche da portare nel campo di lavoro di Auschwitz dove perirono in tempo di guerra 11mila ebrei italiani, per mano dei nazisti, peccato che quei pullman, non si fermano ai confini d’Italia per far visitare le Foibe, dove a guerra finita, vennero massacrate le decine di migliaia di italiani, e quando giungono in Polonia non arrivino nella Foresta di Katyn dove i comunisti a guerra finita massacrarono 25mila ufficiali ed intellettuali polacchi, quando la Germania Nazional-Socialista e l’Unione Sovietica Comunista, si accordarono per spartirsi la Polonia nel 1939.

  3. Giuseppe ha detto:

    Io sono passato da entrambe le manifestazioni: nella prima, dei giovani di destra, NON ho visto nè slogan fascisti, nè saluti romani. Nella seconda, della sinistra, ho visto solo volgari insulti e incitamento all’odio e alla violenza.

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