POLVERE DI STELLE / DEAN MARTIN. SEGNI PARTICOLARI: FIGHISSIMO
di Elena Vada _______
“DAGO: solo Frank (Sinatra) può chiamarmi così, anche perché lo è anche lui”. (Termine denigratorio per gli italo-americani).
Cantante, attore, comico, performer, dalla verve irresistibile, chiamato: ‘The King of the cool’ (il re del bello), nel gergo americano:”IL FIGO”!
“I cantanti italiani – disse al giornale ‘Look’ – sono talentuosi. Il 90% di loro ha successo, qui da noi in America… Perché cantano da qui, dal cuore, dallo stomaco, non dalla gola.
Chiunque può cantare dalla gola, ma allora dice solo parole”.
Era così bravo, che anche Elvis Presley parlò di lui come di uno dei suoi principali riferimenti, e disse che si ispirò direttamente alla sua parlata, per “Love Me Tender”. Dean Martin (Dino Paul Crocetti) nacque il 7 giugno 1917 a Steubenville, Ohio USA, da una famiglia di origine italiana abruzzese (Montesilvano). Il papà faceva il barbiere e voleva per il figlio, la stessa carriera.
Ma Dino era uno scavezzacollo, che lasciò presto la scuola e si diede ai mestieri più strani, tra cui il boxer ed il croupier nel retro di una tabaccheria.
Certo, sapeva stare sul palcoscenico ed intrattenere il pubblico. Aveva una bella voce che aveva impostato imitando Bean Crosby, ma, soprattutto, Herry Mills (afro-americano) con il suo swing irresistibile, copiando anche, le movenza del corpo e delle mani.
Dean Martin, è un’autentica leggenda dello spettacolo, per talento e fascino. Una delle più grandi stelle italo-americane di sempre, che raccolse i suoi primi successi cantando classici brani napoletani, nei ristoranti italiani.
Showman per vocazione.
Piaceva alle donne ed era un’ impenitente donnaiolo, un magnetico seduttore.
Spavaldo, con l’eterno sorriso stampato in viso, l’aria scanzonata da menefreghista e lo smoking cucito addosso come una seconda pelle, che lo faceva sembrare un gentleman disponibile ad ogni conquista, ad ogni divertimento, ad ogni imprevisto.
“Vestito con lo smoking, sono una star. In abiti normali, non sono nessuno”disse.
Adorava i vecchi western e detestava le feste e gli ascensori perché era claustrofobico.
Era molto legato alle proprie radici italiane e ne andava orgoglioso.
Nel 1945, conobbe per caso Jerry Lewis.
Una sera, si esibirono nello stesso locale il ‘Glass Hat’ di New York e si trovarono bene insieme.
Chi era il comico, chi la spalla?
Non si è mai capito. Ma il duo funzionava a meraviglia, molto acclamato e applaudito dal pubblico.
Un anno dopo, fecero il loro debutto al ‘Club 500’ ad Atlantic City.
A loro, le cose migliori, riuscivano, quando improvvisavano, ricamando sopra i due ruoli che si erano inventati : “il figo e lo scemotto”.
“Noi saltammo fuori dal nulla. Nessuno si aspettava niente che fosse come Martin e Lewis. Un tizio di bell’aspetto e una scimmia: ecco come ci vedeva certa gente” disse Lewis.
Ebbero tanto successo, che si guadagnarono un contratto al Copacabana di New York, da 5mila dollari a settimana per tre mesi.
Nel giro di tre anni fecero il loro primo film, ‘My Friend Irma’ (1949) G. Marshall.
Il primo dei sedici, che fecero insieme.
Nel film ‘Occhio alla palla’ del 1953 di N. Taurog, era contenuta “That’s Amore”, che diventò la canzone più famosa di Martin, nonché una delle più cantate del secolo scorso.
Ma la routine delle sceneggiature, portarono Martin ad essere insoddisfatto della sua posizione; mise sempre meno entusiasmo nel lavoro, che lo portò a continui litigi con Lewis.
Martin arrivò a dichiarare che il suo partner “non significava nulla per lui se non il simbolo del dollaro”.
La coppia si sciolse nel 1956, dopo dieci anni di sodalizio artistico e personale.
Erano molto amici, anche lontano dal palcoscenico.
Dean Martin da solo, intraprese una brillante carriera cinematografica, sia nella commedia che nel genere drammatico.
Recitò ne I Giovani leoni (1958) di R. Dmytryk accanto a Marlon Brando e Montgomery Clift.
Qualcuno verrà (1958) di Vincente Minelli e Il prezzo del successo (1959) di J. Anthony.
Dimostrò notevoli doti di interprete anche nel complesso ruolo dell’alcolizzato Dude, l’aiuto sceriffo di John Wayne nel western Un dollaro d’ onore (1959) di Howard Hawks.
Negli anni ’50, raggiunse il successo internazionale anche come cantante. Nel 1954 venne pubblicata That’ s Amore scritta dall’amico e collega italo-americano Harry Warren, candidata agli Oscar per la categoria miglior canzone. Il brano è una dichiarazione d’affetto per Napoli e le tradizioni delle sue origini come pizza, vino e tarantella.
Negli ‘60 fu uno dei componenti fissi del Rat Pack, il gruppo di attori e cantanti capitanato dal suo migliore amico Frank Sinatra. Con il Rat Pack interpretò diversi film.
Nelle esibizioni dal vivo del gruppo al Sands di Las Vegas, Martin faceva spesso la parte del gran bevitore, ma in realtà, come rivelò poi il figlio, quello che l’attore beveva in scena non era alcol, bensì succo di mela.
Nel 1976, a sorpresa, chiamato sul palco da Frank Sinatra, Martin comparve in scena allo spettacolo Telethon dell’ex partner Jerry Lewis.
Martin e Lewis si riappacificarono, abbracciandosi di fronte a un pubblico in delirio e mettendo fine a una disputa durata quasi 20 anni.
Si ritirò dalle scene nel 1988, dopo una tournée di concerti con Frank Sinatra e Sammy Davis Jr., suoi compagni e amici del Rat Pack.
Disse: “La soddisfazione che ho lavorando con questi scansafatiche è che ci divertiamo più noi del pubblico”.
Dean Martin si sposò tre volte ed ebbe otto figli, di cui uno adottato. Una tragedia familiare lo colpì nel 1987, quando uno dei figli, allora trentacinquenne, morì in un incidente aereo. Il grave lutto fu un duro colpo per la sua già debole salute.
Dopo anni di declino fisico e mentale, Dean Martin morì per enfisema polmonare, il giorno di Natale del 1995 all’ età di 78 anni a Los Angeles, California (USA).
Poche settimane prima Frank Sinatra non lo invitò alla festa per i suoi 80 anni, volendo evitare di vedere il fraterno amico, ridotto ad un vegetale.
L’epitaffio sulla sua tomba è ‘Everybody Loves Somebody Sometime’ (Tutti s’innamorano di qualcuno, qualche volta), il titolo della sua canzone più famosa, che riuscì a togliere i Beatles, nel 1964, dalla vetta delle classifiche di vendita Billboard Hot 100, nel periodo in cui le dominavano.
Nella sua vita Martin ha vinto un Golden Globe nel 1966, un Grammy Award alla carriera, nel 2009 e numerosi altri riconoscimenti.
Nel corso della sua carriera ha venduto oltre 50 milioni di copie di dischi, in tutto il mondo.
Il comune di Montesilvano in provincia di Pescara gli ha dedicato una piazza.
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( 18 – continua )
Category: Cultura
Che storia! Bella
Aveva una voce molto bella. Tra lui e Frank Sinatra… non so
Davvero bella voce. Ascoltato con Sinatra nelle canzoni di Natale.