IL PRANZO DELLA DOMENICA / IL NOSTRO ‘INVITATO SPECIALE’ CI SENTE BENISSIMO, MA A CASA DI SERENA MUSARO’ GLI VIENE L’ACQUOLINA IN BOCCA
di Raffaele Polo ________
Lei, Serena Musarò, è laureata in ‘tecniche audioprotesiche’, una misteriosa parola che nasconde tutto quello che riguarda la funzione dell’orecchio umano e del ‘sentire’. Stavolta. Niente trombe di Eustachio o martelletti: piuttosto, siamo ospiti nella sua accogliente villetta di Squinzano, arredata con gusto eclettico.
Ci spiega subito Serena: «Ho abbinato mobili moderni e pezzi antichi, ma l’arredo più bello della casa sono i giochi della nostra piccola Giorgia che colorano la casa dall’ingresso fino in cucina. E, a proposito di cucina, ecco il menù di oggi, sperando sia di tuo gradimento…»
«Musica per le mie orecchie», rispondo sorridendo e ascolto l’elenco di delizie che Serena ha preparato: «Cominciamo con i peperoni arrosto su crostini di pane, fritto di calzoncini e tagliere di salumi e formaggi…»
«Dottoressa, ma come hai deciso di dedicarti a questa inusuale specialità?»
«Non è proprio inusuale, anzi. Io ho scelto questa professione grazie al consiglio dei miei fratelli che già prima di me studiavano in ambito medico-sanitario e mi hanno guidata alla scelta della facoltà universitaria.
È una professione che mi appassiona perchè sono sempre a contatto con le persone che hanno bisogno di sentire meglio… ed ogni volta che raggiungiamo un miglioramento è qualche pezzo in più di vita che recupera la persona stessa che altrimenti potrebbe perdere l’ascolto di quel suono, di quella frase che può essere un’informazione o un’emozione, come l’ascolto della voce di un bambino, di una persona cara… Ma ecco il primo: ho pensato alla lasagna con besciamella e funghi…»
«Andiamo sul pesante… va benissimo, naturalmente. Ma tu, oltre al lavoro e alla famiglia hai qualche hobby?»
«Certamente: cerco di ritagliarmi del tempo per sport e svago. Privilegio la piscina o la danza e, naturalmente, le passeggiate all’aria aperta. Poi c’è il cinema…»
Arriva l’arrosto con patate e insalata di contorno. E intravediamo, in bella vista, la frutta mista e le ‘cartellate’.
«Basta, non ce la faccio più, è stato tutto come si dice in caserma ‘ottimo e abbondante’. Ma qui siamo a Squinzano, com’è il tuo lavoro in un centro della provincia?»
«Il Salento tutto è un’ottima occasione per chi voglia dedicarsi a queste specialità. Io attualmente sono in via Lecce, presso il centro Amplifon, e devo dire che la mia professione mi dà tante soddisfazioni…»
Salutiamo Serena, la piccola Giorgia che ci guarda incuriosita e, un po’ traballando (abbiamo mangiato troppo…) concludiamo il nostro Pranzo della domenica.
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