DELUSIONE LECCE, E’ SOLO UNO 0 – 0

| 5 Gennaio 2025 | 0 Comments

(Rdl) ________

Il Lecce per raggiungere in classifica gli avversari odierni, il Genoa a sua volta per allontanarsi dalla zona pericolosa. Al via del Mare al solito pieno sugli spalti prodighi di suoni e passioni, l’inverno sorride al giro di boa del campionato, con una giornata di sole e di temperatura gradevole.

Marco Giampaolo ha scelto: Falcone – Guilbert, Baschirotto, Jean, Gallo – Coulibaly, Pierret, Rafia – Dorgu, Krstovic, Morente. 

Patrick Vieira: Leali – De Winter, Bani, Vasquez, Martin – Frendrup, Badelj, Thorsby – Vitinha, Pinamonti, Miretti. 

In attesa che l’arbitro, il signor  Livio Marinelli di Tivoli, fischi l’inizio, c’è tempo per qualche selfie.

Invece i tifosi arrivati da Genova vanno più sul concreto, e prima di entrare improvvisano una grigliata davanti lo stadio.

Fra i tifosi Giallorossi, c’è chi si accontenta di un panino con la “pendagghia”.

Arriva in tribuna anche il nuovo proprietario dei Grifoni, che da pochi giorni ha rilevato la magguoranza delle quote, l’imprenditore romeno Dan Sucu

e speriamo che nessuno gli spieghi che cosa significhi il suo cognome nel dialetto leccese.

Bisogna aspettare dodici minuti, di studio, precauzione e ritmi bassi, per vedere il primo tiro in porta della partita: lo fa Dorgu sul primo palo, Leali devia in angolo.

Un lampo al 22′: su palla persa dagli ospiti, gran conclusione di Krstovic, destro a giro da fuori area che finisce sul palo a portiere battuto.

30′. Pallone a Thorsby in area a opera di Badelj, assist per Pinamonti smorzato, facile l’intervento di Falcone. Subito dall’altra parte, incursione di Coulibaly che scarica all’indietro per Rafia, muro provvidenziale della difesa.

36′. Finisce a terra in area Krstovic dopo un contatto con Bani, regolare per Marinelli.

Sul finire di tempo, Genoa per la prima volta pericolosamente in avanti, ed è un’occasione colossale, doppia traversa una dopo l’altra: assist perfetto di Vitinha per Thorsby che prende la traversa da due metri a porta spalancata; sul rimpallo, tira anche Pinamonti, ma è un secondo legno a Falcone battuto.

Finisce così una prima frazione di gara sottotono, con squadre bloccate: hanno fatto di più in fase propositiva i padroni di casa, pur senza risultare mai decisivi, però l’occasione migliore è stata creata dagli ospiti, che l’hanno sprecata un po’ per cattiva sorte, ma pure un po’ per demeriti propri.

A rientro delle squadre in campo, la prima sostituzione: Patrick Vieira leva Miretti e mette Ekhator.

I padroni di casa sembrano ora voler migliorare in velocità e incisività. Ma manca sempre qualcosa per concludere.

Buona invece l’azione che al 56′ porta Dorgu a tirare in porta, deviato in calcio d’angolo da Leali.

Secondo cambio del Genoa: Badelj per Kasa.

66′. Pinamonti inquadra la porta, Falcone blocca il rasoterra a giro.

Terzo cambio ospite, Zanoli per Vitinha.

Adesso una partita corretta, senza ammoniti, rischia di innevervosirsi, dopo un episodio contestato, e per l’importanza della posta in palio, mentre si avvicina la parte finale.

A meno di venti minuti dal termine, Marco Giampaolo fa un doppo cambio: Pierotti e Helgason, al posto di Gallo e Rafia.

Centrale, fra le braccia del portiere, il colpo di testa di Bachirotto su calcio d’angolo al 75′.

Giampaolo si arrabbia dalla panchina per i troppi errori in fase di impostazione dei suoi.

Dieci minuti, più recupero, al termine.

Doppio cambio diciso dal mister giallorosso, che nel finale cambia l’attacco: fuori Krstovic e Morente, dentro Rebic e l’appena arrivato Karlsson.

Cinque alla fine.

Karlsson sulla barriera in una punizione da posizione invitante.

Primo ammonito, Kasa, e quattro minuti di recupero.

Non succede più niente, un tiro di Guilbert si impenna oltre la traversa.

Finisce a reti bianche.

Il pareggio – era pur sempre uno scontro diretto – va meglio al Genoa, che conserva i tre punti di vantaggio in classifica.

Il Lecce rimane deluso, a tratti è stato pure propositivo e volenteroso, ma troppo poco, per tornare alla vittoria.

Coraggio, il campionato è lungo, ci saranno tempi e modi per tornare a sorridere.

Category: Sport

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