UN BEL LECCE CONDANNATO ALLA SCONFITTA DA EPISODI SFORTUNATI
(Rdl) _______ Il Lecce di Marco Giampaolo per continuare a salire in classifica e trovare altro entusiasmo, la Lazio di Marco Baroni per dimenticare l’ultima batosta e riagganciare le prime.
Al via del Mare la serata è fredda.
Sugli spalti la solita splendida cornice di pubblico. In duemila arrivati dalla capitale.
Con l’arbitro Gianluca Manganiello di Pinerolo, scendono in campo, per il padroni casa: Falcone; Guilbert, Baschirotto, Jean, Dorgu; Coulibaly, Berisha, Rafia; Pierotti, Krstovic, Morente; per gli ospiti: Provedel; Lazzari, Romagnoli, Gila, Nuno Tavares; Guendouzi, Rovella; Isaksen, Dia, Zaccagni; Castellanos.
L’inizio delle due squadre è movimentato e di pressing aggressivo. Il primo tiro in porta al minuto 7 lo fanno gli ospiti con Lazzari, dal limite su cross basso di Tavares, parato.
Quello dei padroni di casa, al minuto 15: conclusione al volo dal limite di Morente, respinto.
Azione pericolosa della Lazio al 26′: sponda di Castellanos per Dia, palla che carambola sul Isaksen, Coulibaly salva sul colpo di testa a pochi passi dalla porta.
30′, bella palla di Castellanos per Isaksen, Falcone blocca la conclusione pericolosa.
Ospiti guardinghi, ma pronti a minacciare la porta avversaria. Padroni di casa dinamici, propositivi, intensi.
Al 38′ su punizione di Rafia, Baschirotto vola sul secondo palo, ma non trova il pallone.
Al 43′ stop al volo e conclusione di Castellanos, respinta da Falcone.
Poi allo scadere del primo tempo un episodio rompe l’equilibrio della partita e porta in vantaggio la Lazio.
Falcone aveva salvato su conclusione di Castellanos, di nuovo palla verso la rete e Guilbert la ferma con la mano sulla linea di porta: è rigore ed espulsione.
Castellanos trasforma spiazzando il portiere. 0 – 1.
Così, i Giallorossi si vedono doppiamente penalizzati, dopo aver disputato con entusiasmo un primo tempo ben giocato.
Al rientro in campo, i padroni di casa provano a reagire. E lo fanno con successo.
IL PAREGGIO DEL LECCE! MORENTE! 50′. 1 – 1.
Su respinta della difesa, gran conclusione al volo in diagonale dello spagnolo che Provedel nemmeno vede partire.
A seguire gli ospiti spingono decisi, collezionano una serie di calci d’angolo e non mollano la metà campo avversaria.
Marco Giampaolo sostituisce Rafia con Pierret e Krstovic con Rebic.
Al minuto 65 gol della Lazio, di Dia, ma annullato per posizione di fuorigioco. Marco Baroni lo cambia a favore di Pedro.
Al 66′ c’è una progressione pazzesca di Dorgu, serve un terzo uomo, Gila, per chiuderlo.
Altri due cambi dei Laziali, Tchaouna per Isaksen, Pellegrini per Tavares.
Rebic chiede un fallo di mano degli avversari, mandando due volte a quel paese l’arbitro che non lo rileva, e si becca il cartellino giallo. Grande chiusura in scivolata di Berisha, su azione offensiva degli avversari che sarebbero andati in porta. Poi viene sostituito con Kaba da Giampaolo, fra i complimenti dell’allenatore e gli applausi del pubblico.
Dieci minuti più recupero al termine. Altri due cambi per la Lazio in chiave offensiva.
Il Lecce si difende con ordine ma deve capitolare al minuto 87, quando Marusic trova la conclusione vincente su respinta corta, colpevolmente corta, della difesa su azione di calcio d’angolo. 1 – 2.
Ora gli animi si accendono sul terreno di gioco.
Sei minuti di recupero. Sansone al posto di Jean.
Su cross di Rebic, Kaba colpisce di testa, ma piglia la traversa.
E va beh, non è serata.
Al Lecce, non gli puoi dire niente. Ha giocato una bella partita, nonostante in inferiorità numerica per tutto il secondo tempo: generoso fino alla fine, condannato solo dalla sfortuna ad una sconfitta che non meritava.
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