“Cittadini salentini vampirizzati”. AL CODACONS NON PIACCIONO GLI AUMENTI DEL COSTO DEI PARCHEGGI A LECCE CITTA’ APPROVATI IERI IN CONSIGLIO COMUNALE
Riceviamo e volentieri pubblichiamo. Il Codacons – associazione per la tutela dei diritti dei cittadini – ci manda il seguente comunicato, firmato dall’avvocato Cristian Marchello, responsabile della sede di Lecce _______
CITTADINI SALENTINI VAMPIRIZZATI. IL COMUNE DI LECCE FA, COME SEMPRE, LA SCELTA PIU’ SEMPLICE E PRAGMATICA: COME REGALO DI NATALE PRELEVA ANCORA PIÙ SOLDI DAGLI AUTOMOBILISTI VIOLATE, ANCORA UNA VOLTA, LE PROMESSE ELETTORALI
DA 5.000 NUOVI STALLI IN PIU’ – CHE NON CI SONO – ALL’AUMENTO DEL GRATTINO – CHE CI SARA’ –
In un periodo in cui si fa un gran parlare del depauperamento della classe media che vede sempre più ridurre il proprio potere di acquisto, con retribuzioni da fame e risparmi sempre più erosi, la ricetta proposta dalla classe politica leccese per risolvere i problemi è sempre la stessa: mettere le mani nelle tasche dei cittadini. Anche le giustificazioni sono sempre le stesse: se per gli autovelox è quella di garantire la sicurezza, per i ticket del parcheggio è quella di risolvere il problema del traffico.
Dinanzi ad annunci sensazionalistici fatti a puro scopo elettorale, ordinanze che non risolvono ma aggravano i problemi della circolazione, eliminazione di parcheggi in favore di trenini turistici, creazione di parcheggi a doppia striscia gialla e blu (perché raschiare il fondo del barile fa sempre comodo), fallimenti annunciati di aree di interscambio approntate a caso e senza alcuna programmazione, la soluzione del politico nostrano di oggi è identica a quella di ieri: prelevare i soldi dai cittadini.
Accadeva ieri e accade oggi, nonostante le roboanti proteste elettoralistiche di appena qualche mese fa.
Al Comune di Lecce – invece di intervenire sui flussi, avviare aree di interscambio degne di questo nome, potenziare la cultura della mobilità alternativa, pedonalizzare aree nevralgiche della città – hanno deciso di aumentare i ticket di parcheggio, ben consapevoli che questa scelta non risolverà nessuno dei nodi che questa Città affronta ogni giorno in materia di traffico.
A pagarne le spese ovviamente saranno soprattutto i lavoratori, gli impiegati, le commesse e tutti coloro che vengono a Lecce per lavorare. Lor signori a quanto pare conoscono benissimo il numero impressionante di lavoratori che il pomeriggio lascia la propria auto dove non si paga, ad esempio a San Lazzaro, e si incammina verso il posto di lavoro, talvolta anche molto distante. Persone costrette a tirare la cinghia e che quindi provano a risparmiare qualcosa almeno sul costo del parcheggio. Ebbene, sono esattamente questi i concittadini, i salentini a cui i nostri politici hanno pensato bene di far pagare il prezzo salatissimo delle loro scelte scriteriate.
Ma a pagarne le conseguenze saranno anche coloro che frequentano i negozi e i locali della Città, come anche i residenti e coloro che vengono a Lecce per fare commissioni che, nella totale assenza di servizi, saranno costretti ad utilizzare quote sempre più importanti dei loro stipendi per andare al lavoro o a fare shopping o anche semplicemente a fare una passeggiata in centro. Perché la visione è purtroppo chiara, ossia far pagare il grattino anche nei festivi e poi magari anche di notte e poi magari anche al di fuori del centro cittadino e continueranno a raccontarci per l’ennesima volta che questi soldi servono a potenziare i servizi. Una storiella che ormai conosciamo da almeno venti anni e che non hanno più la credibilità politica, sociale e personale di continuare a raccontare.
Lo abbiamo sempre detto e continueremo a ripeterlo: i cittadini devono avere servizi che gli impediscano di arrivare in auto al centro, devono avere servizi reali e concreti e solo dopo, dopo che si è fatta usa seria programmazione, dopo che questi servizi diventano operativi, potrebbe essere giusto aumentare il costo del parcheggio. Lo ripetiamo da oltre venticinque anni, Lecce, per la sua area vasta, è paragonabile ad una piccola capitale in cui convergono giornalmente migliaia di persone per i motivi più disparati, ma da oltre venticinque anni offre i servizi alla mobilità tipici di un piccolo paese di provincia, con classi politiche miopi che trovano più semplice e pragmatico far pagare i cittadini piuttosto che avere una visione ed una programmazione di lungo respiro.
Per questo motivo il Codacons di Lecce vuole lanciare un appello provocatorio a tutti i salentini, a tutti i pugliesi:
NON VENITE PIÙ A LECCE SE POTETE
Premiate invece i Comuni virtuosi, quelli che non infieriscono sui loro stessi concittadini. Abbiamo borghi bellissimi da vedere e visitare in cui fare belle passeggiate e tanto shopping, ma non venite a Lecce perché qui, da un bel po’ di tempo, volano i “Vampiri”.
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