IL CORAGGIO DI OSARE, LA GIOIA DI VINCERE. SPORT E DIVERSA ABILITÀ: UN CONNUBIO POSSIBILE E…VINCENTE!
CARLO VERI, IL NUOVO PORTACOLORI DELL’ASD UTOPIA SPORT
di Carmen Leo______ Si è svolto a Catania, nella due giorni del 7 e 8 dicembre da poco trascorsi, il Primo Torneo Paralimpico della stagione sportiva 2024-2025, dove UTOPIA SPORT ASD, l’associazione salentina che promuove attivamente, grazie al lodevole impegno dei numerosi soci e del suo presidente Gianpiero Turco, una capillare campagna di sostegno allo sport connesso alla diversa abilità, ha partecipato con Carlo Veri (in basso nella foto), giovane atleta autoctono al suo secondo anno di attività pongistica, il quale, dopo un anno di duri allenamenti, ha partecipato a tre gare: il singolo assoluto di Classe II, in cui lo scorso anno aveva conquistato l’argento, il doppio maschile e il doppio misto.
Le gare della prima giornata del 7 dicembre, iniziate alle ore 9.30, non avevano presagi di buona ventura, in quanto il Veri era reduce da una notte praticamente insonne trascorsa in viaggio dal Salento alla Sicilia.
Alla comprensibile stanchezza fisica si unisce, durante il doppio misto con Grazia Turco (nella foto sotto), l’eccellenza paralimpica salentina e nazionale di Tennis Tavolo e Hand Bike, dalla quale ha ricevuto il testimone come portacolori dell’attività sportiva di Utopia, l’improvvisa e inaspettata rottura della gomma della racchetta.
Pur nell’evidente difficoltà, Veri riesce a portare a casa un buon terzo posto!
E’ la volta poi della seconda gara, quella di doppio maschile, che Carlo affronta con il presidente dell’ASD Radiosa di Palermo, Giovanni La Mattina.
Pur non essendosi mai incontrati, i due atleti, grazie all’esperienza consolidata e alla spiccata empatia di La Mattina, come anche alla volontà di Carlo Veri di tener alto il nome e la tradizione di Utopia Sport, riescono a salire sul podio conquistando il bronzo.
La gara più importante e più impegnativa, tuttavia, il nostro Carlo la affronta, non senza una qualche motivata apprensione, contro un’altra atleta di spicco della categoria.
La testa di serie da battere, stavolta, è Giada Rossi (nella foto sotto con Carlo), campionessa paralimpica europea e mondiale attualmente in carica, sperando di confermare il secondo posto conquistato con onore lo scorso anno, ma ben cosciente di non trovarsi, quest’anno, nelle condizioni ottimali, con una racchetta che non ha tutte le caratteristiche di quella principale rotta durate il primo incontro della stessa mattinata.
Carlo, però, con il piglio, l’energia e la caparbietà che lo contraddistinguono, non si abbatte e riesce a piazzare dei bei punti, ma Giada è nettamente superiore, per cui l’incontro termina 3 a 0 per la campionessa, che si complimenta, con il fairplay tipico dei grandi atleti, con il nostro per il buon gioco che sta sviluppando.
L’ultimo incontro per Carlo Veri si disputa contro Alessio Baldassare Dragna, pongista bravo e di lunga esperienza.
Il risultato del match deciderà chi dovrà indossare l’argento.
Veri combatte come un leone, e al parziale di 2 a 0 decide che non ha più niente da perdere.
Comincia, così, a tentare il tutto per tutto, ad osare di più, conquistando il terzo set.
Il quarto set si conclude, tuttavia, con un punteggio di 11 a 9 a favore dell’avversario, grande pongista ed esperto sportivo.
Non senza un retrogusto agrodolce, e tra le tante difficoltà, il nostro campione conquista il terzo bronzo.
Per terminare le due giornate di impegno sportivo e inclusione delle diversità, sebbene la nostra Grazia Turco quest’anno gareggi con i colori del Sassari, pur effettuando gli allenamenti sempre e soltanto con i tecnici e gli atleti di Utopia, durante il predetto e prestigioso Torneo ha conquistato ben quattro medaglie, di cui una d’argento nel Doppio Femminile, tre di bronzo nelle gare di Assoluto Femminile classe 3-5, Singolo Assoluto Maschile di classe 4 e nel doppio misto.
Che dire di più?
Non possiamo che essere ammirati da tanta forza di volontà, costanza, passione, determinazione, voglia di travalicare le barriere architettoniche, mentali e sociali, che tutti questi atleti dimostrano ogni giorno fattivamente, essendo fulgidi esempi di coraggio per tutti coloro i e le quali vivono una disabilità, con tutte le difficoltà di vario genere che essa possa arrecare.
Sono proprio LORO i moderni SUPEREROI, gli esempi da imitare per poter trovare nelle loro gesta quella forza che viene a mancare nel momento in cui la vita ci pone dinanzi quegli ostacoli che possono apparire insormontabili, ma che fanno parte inevitabile di un cammino terreno lastricato di buche, salite, dossi, che tutti dobbiamo affrontare prima o dopo, perchè la sofferenza è lo “status spirituale” più democratico che possa esistere nella umana condizione: NON RISPARMIA PROPRIO NESSUNO!!!
La vera differenza che distingue un essere umano da un altro risiede in come e quanto si è capaci di sviluppare quella RESILIENZA, che deve essere ormai imprescindibilmente marchiata a fuoco nel nostro DNA, la stessa che ci fa aprire gli occhi al mondo, ogni mattino, sperando e guardando verso orizzonti sempre più luminosi di nuove speranze e importanti prospettive di realizzazione del proprio Sè e del dono di noi stessi che riusciamo a fare agli altri.
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