NOTE D’ARTE / PERSONALE DI ELENA GIANNOTTA, A LECCE DA MARTEDI’ 10. INTANTO FACCIAMO UN GIOCO…
di Raffaele Polo _______
Si inaugura, a Lecce, negli spazi della Biblioteca Bernardini, martedì 10 dicembre 2024, alle 18.00, alla presenza del direttore del Polo Biblio-museale di Lecce Luigi De Luca, la mostra “IL DISEGNO NELLA RICERCA PITTORICA DI ELENA GIANNOTTA”, realizzata a cura di Mauro Marino (nelle tre foto, i ritratti di Carmelo Bene, quello di ‘donna con bambino’, e la pittrice).
E, a proposito di questa mostra, proponiamo un gioco, un ‘divertissement’: fingiamo di non conoscere Elena Giannotta e di non aver letto la esaustiva presentazione di Mauro Marino. Guardiamo i suoi disegni, i suoi ritratti e autoritratti e lasciamo che siano loro, soltanto loro, a suggerirci qualcosa dell’autrice e/o dell’autore (Non sappiamo nulla, ricordate? Potrebbe anche essere uno pseudonimo…).
Bene. Indipendentemente dai tratti somatici, ci colpisce, da subito, la superficie di sfondo che circonda e corona i volti. È questo, rivelatore, il leit-motiv, il comune denominatore che ci avvicina allo spirito, alla sensazione del tratto e dell’animo che il disegno, il colore, esaltano.
Ora, ci appare chiaro come questo libero sfogo grafico e colorato sia più quello di un’adolescente ancora alla ricerca della maturità, ma pieno dell’entusiasmo e delle velleità che solo gli animi puri ricercano nell’Arte. Una ricerca che nobilita e che comunica, senza esitazione, la propria disponibilità al cambiamento, a raggiungere una perfezione che, probabilmente, non si potrà mai raggiungere. Ma questo non toglie nulla allo sforzo, alla appassionata trasposizione dei sentimenti sotto forma di segni e colori.
Del resto, è quello che afferma Mauro Marino quando scrive: «…Elena Giannotta declina la sua ricerca artistica misurando la necessità espressiva con i materiali: le matite, i pastelli, il gesso, la pasta dei colori, la carta, la tela. Un corpo a corpo che si confronta con la realtà delle figurazioni, dei volti che sceglie di ritrarre, per costringerli nella dimensione del foglio. Disegno, pittura, scultura si fondono in un unicum che accoglie il tempo della creazione. Un processo di elaborazione delle immagini che prorompono dalla superficie, la provocano, tentando l’intimo svelamento della realtà rappresentata.»
Allora, ci siamo. Abbiamo scoperto quello che questa artista vuole dirci.
O no?