IL PD NON VUOLE LA CENTRALE A BIOGAS DI CAFORE: “incompatibile con il paesaggio”
Riceviamo e volentieri pubblichiamo. Loredana Di Cuonzo ci manda il seguente comunicato _______
CONSIGLIERI PARTITO DEMOCRATICO CONSIGLIO COMUNALE LECCE
DIFENDIAMO CERRATE. L’IMPIANTO DI BIOMETAMO È INCOMPATIBILE CON IL PAESAGGIO E L’ABBAZIA.
Il Pd insieme alle forze di CentroSinistra ha chiesto la convocazione del Consiglio Comunale per attivare una iniziativa politica di tutte le forze consiliari che avesse l’obiettivo di fermare la costruzione di un impianto di biometano nel sito indicato dai proponenti collocato a distanza ravvicinata da Cerrate, con ricadute negative su importanti strutture turistico-ricettive ed eco-gastronomiche quali, solo per citarne alcune, tenuta Monacelli, masseria Melcarne e masseria Provenzani, in una zona già stressata nel corso degli anni dalla presenza di impianti estremamente impattanti sul territorio, presenza che richiede di valutarne l’impatto in modo cumulativo.
Abbiamo dovuto registrare l’assoluta sordità del governo di palazzo Carafa ad ogni nostra richiesta ed in modo del tutto pretestuoso la sindaca si è sottratta al confronto ed anche a possibile intese unitarie sull’ordine del giorno da noi presentato, che a quel punto è stato votato solo dai consiglieri di minoranza.
La destra ha ripetuto come un disco rotto che seguirà le procedure previste dalla legge, e ci mancherebbe altro, in verità si è nascosta dietro la conferenza dei servizi già convocata ma il vero obiettivo era quello di evitare l’approvazione di un indirizzo del consiglio comunale che esprimesse e facesse proprie le motivate, legittime e diffuse preoccupazioni del territorio per tale impianto.
Stiamo parlando di un impianto alimentato da sansa e letame bovino composto da 4 silos alti 15 metri con 3 lagune, veri e propri piccoli laghi, per il deposito della sanza di 20mila metri quadrati, a 500 metri dall’Abbazia di Cerrate.
Ma l’amministrazione Poli ha fatto finta di non sentire ed ha perso cosi una occasione per dimostrare con i fatti che crede davvero nella partecipazione.
Avrebbe potuto accogliere la proposta di indire l’istruttoria pubblica coinvolgendo tutti gli attori del territorio nella discussione sull’impianto e non lo ha fatto mostrando così che la partecipazione va bene solo “a parole” per il resto si chiudono gli occhi davanti ai guasti ed ai danni gravi all’ambiente ed al paesaggio che certamente produrrà quell’impianto che il territorio non vuole e che si è visto calare dall’alto sulla propria testa.
Segreteria cittadina PD Lecce
Gruppo consiliare PD Lecce _______
LA RICERCA nel nostro articolo del 15 novembre scorso
Category: Cronaca, Politica, Riceviamo e volentieri pubblichiamo
Nuovo comunicato, a firma congiunta di tutti i gruppi consiliari di opposizione _______
Le forze politiche di minoranza a Palazzo Carafa hanno chiesto la convocazione del Consiglio Comunale per attivare una iniziativa politica che avesse l’obiettivo di fermare la costruzione di un impianto di biometano nel sito indicato dai proponenti collocato a distanza ravvicinata dall’ Abbazia di Cerrate, con ricadute negative su una serie di strutture turistico-ricettive e della ristorazione quali, solo per citarne alcune, tenuta Monacelli, masseria Melcarne e masseria Provenzani, in una zona già stressata nel corso degli anni dalla presenza di impianti estremamente impattanti sul territorio, presenza che richiede di valutarne l’impatto in modo cumulativo.
Abbiamo dovuto registrare l’assoluta sordità del governo della città ad ogni nostra richiesta ed in modo del tutto pretestuoso la sindaca si è sottratta al confronto ed anche a possibili intese unitarie sull’ordine del giorno da noi presentato, che a quel punto è stato votato solo dai consiglieri di minoranza.
La destra ha ripetuto come un disco rotto che seguirà le procedure previste dalla legge, cosa del tutto scontata e naturale, sarebbe grave se così non fosse, ma in verità si è nascosta dietro la conferenza dei servizi già convocata per mascherare il vero obiettivo cioè quello di evitare l’approvazione di un indirizzo del consiglio comunale che esprimesse e facesse proprie le motivate, legittime e diffuse preoccupazioni del territorio per tale impianto.
Stiamo parlando di un impianto alimentato da sansa e letame bovino composto da 4 silos alti 15 metri con 3 lagune, veri e propri piccoli laghi, per il deposito della sanza di 20mila metri quadrati, a 500 metri dall’Abbazia di Cerrate.
L’amministrazione Poli ha fatto finta di non sentire ed ha perso cosi una occasione per dimostrare con i fatti che crede davvero nella partecipazione.
Avrebbe potuto accogliere la proposta di indire l’istruttoria pubblica coinvolgendo tutti gli attori del territorio nella discussione sull’impianto e non lo ha fatto mostrando così che la partecipazione va bene solo “a parole” per il resto si chiudono gli occhi davanti allo scempio ed ai danni gravi all’ambiente ed al paesaggio che certamente produrrà quell’impianto che il territorio non vuole e che si è visto calare dall’alto sulla propria testa.
Appuntamento domenica 1 dicembre ore 11 presso l’Abbazia di Cerrate per un sit in di protesta contro la realizzazione di quest’impianto.
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