TRAGICO INCIDENTE SUL LAVORO QUESTO POMERIGGIO A NARDO’, MUORE OPERAIO IN UN CANTIERE EDILE A 71 ANNI. DURA NOTA SINDACALE: “è il momento di fermarsi a riflettere sui danni prodotti dalla frantumazione dei cicli produttivi”
(e.l.) ______ Tragico incidente sul lavoro questo pomeriggio a Nardò, in via Giovan Bernardino Tafuri, nel centro storico, in una palazzina in fase di ristrutturazione. Un operaio è morto, schiacciato dal crollo di un’impalcatura con deposito di detriti edili e precipitato al suolo dal terrazzo della casa. Si tratta di Silvio Perrone, 71 anni, di Nardò.
L’impatto gli è stato fatale. Indagini dei Carabinieri in corso.
“Come abbiamo già altre volte sottolineato non è il settore, non è il luogo, non sono le dinamiche, non è il comune, non sono le condizioni contrattuali o le generalità delle vittime a fare la differenza”, dicono Ignazio Savino, segretario generale della Fillea Cgil Puglia, e Luca Toma, segretario generale della Fillea Cgil Lecce. “Ciò che è inaccettabile è che si continui a morire di lavoro e che tutto continui esattamente come prima, peggio di prima, come se gli incidenti sul lavoro fossero danni collaterali da mettere in conto dinanzi alle ragioni dell’economia o alle esigenze della produzione”
Secondo i dirigenti sindacali, “è arrivato il momento di fermarsi e riflettere sui danni prodotti dalla frantumazione dei cicli produttivi e dal ricorso esasperato ai subappalti. È arrivato il momento di riflettere se il mito della crescita a tutti i costi, se la fretta, la velocità, la stessa retorica del fare non siano solo paraventi dietro cui si continua a nascondere sfruttamento, taglio dei diritti, condizioni insicure, morte.
È arrivato il momento di prevedere nel nostro ordinamento una Procura nazionale sugli incidenti sul lavoro, senza nuovi reati, per garantire tempi certi. Nessuno ci restituirà le vite perse. Almeno che sia garantita loro ed al dolore delle loro famiglie la dovuta giustizia”.
Rimangono le perplessità sul permanere al lavoro di lavoratori in età che dovrebbe essere già da pensione, ma molto spesso l’esiguità delle pensioni di alcuni comparti inducono a continuare a lavorare per potersi procacciare il minimo indispensabile a sopravvivere.
Category: Cronaca
Sabato 23 novembre 2024 – “Questa sequela di morti sul lavoro registrata sul nostro territorio dovrebbe scatenare reazioni immediate e concrete. Invece l’ennesima tragedia che ha coinvolto ieri un operaio edile di 70 anni mentre lavorava alla ristrutturazione di un’abitazione a Nardò, sottolinea una situazione allarmante di inerzia da parte delle Istituzioni a tutti i livelli”, dicono Mauro Fioretti, coordinatore territoriale della Uil di Lecce, e Salvatore Listinge, segretario generale della Feneal-Uil di Lecce, categoria che tutela i lavoratori del comparto edile.
“È semplicemente inaccettabile – proseguono – che, nonostante le numerose segnalazioni e le evidenze di insicurezza nei luoghi di lavoro, e in particolare modo nei cantieri edili, i controlli da parte degli organi preposti siano così poco frequenti e incisivi. La mancanza di azioni concrete e tempestive da parte delle autorità competenti rappresenta una responsabilità di chi governa il territorio e il Paese.
Con la campagna ‘Zero morti sul lavoro’ la Uil ha indicato soluzioni concrete, è ora di mobilitarci tutti per fermare questa strage”.