I SOLDI SPORCHI DELLA DROGA RIPULITI IN COOPERATIVE E LOCALI COMMERCIALI. SGOMINATI DUE CLAN DELLA SACRA CORONA UNITA NEL BASSO SALENTO. TRENTACINQUE PERSONE ARRESTATE

| 20 Novembre 2024 | 0 Comments

Report della Polizia di Stato ______

CONTRASTO AL NARCOTRAFFICO: DURO COLPO ALLE ORGANIZZAZIONI CRIMINALI OPERATIVE A LECCE E NEL BASSO SALENTO

Si comunica che dalle prime ore della giornata odierna, a Lecce e provincia, è in corso, da parte della Polizia di Stato e della Guardia di Finanza di Lecce, una vasta operazione coordinata dalla Procura della Repubblica – Direzione Distrettuale Antimafia  del capoluogo salentino per l’esecuzione di 35 misure cautelari restrittive della libertà personale, per reati associativi finalizzati al traffico di ingenti quantitativi di sostanze stupefacenti, riciclaggio, autoriciclaggio, impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita, trasferimento fraudolento di valori, emissione di fatture per operazioni inesistenti. _______

POLIZIA DI STATO E GUARDIA DI FINANZA: CONTRASTO AL NARCOTRAFFICO. DURO COLPO ALLE ORGANIZZAZIONI CRIMINALI OPERATIVE A LECCE E NEL BASSO SALENTO.

ESEGUITE MISURE CAUTELARI PERSONALI NEI CONFRONTI DI 35 SOGGETTI.

Nella mattinata odierna, su delega della Procura della Repubblica di Lecce – Direzione Distrettuale Antimafia, la Polizia di Stato e la Guardia di Finanza hanno eseguito nello stesso capoluogo e in alcuni comuni limitrofi, un’ordinanza di custodia cautelare con cui il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Lecce ha disposto gli arresti in carcere nei confronti di 33 indagati e di n. 2 soggetti agli arresti domiciliari, gravemente indiziati a vario titolo di aver fatto parte di due distinte associazioni finalizzate al traffico di ingenti quantitativi di sostanze stupefacenti nonché al riciclaggio, autoriciclaggio, impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita, trasferimento fraudolento di valori, emissione di fatture per operazioni inesistenti.

Le attività, eseguite dalla Squadra Mobile della Questura di Lecce e dal Nucleo P.E.F. (G.I.C.O.) della G.d.F., hanno visto l’impiego di 90 militari della Guardia di Finanza e di circa 120 uomini della Polizia di Stato, con il supporto dei Reparti Prevenzione Crimine e dei Baschi Verdi, dello SCICO della Guardia di Finanza, e dalle rispettive unità cinofile (G. di F. e P.S.) oltre che da un elicottero del Reparto Volo di Bari della Polizia di Stato.

L’odierna operazione di servizio ha interessato, tra i principali indagati di rango apicale, anche alcuni esponenti della criminalità organizzata, già condannati per aver fatto parte di un’organizzazione criminale di stampo mafioso, più nota come Sacra Corona Unita (clan Pepe – Briganti, Gruppo Penza), storicamente radicata nel capoluogo salentino, ma con ramificazioni in diversi centri della provincia.

Le indagini preliminari hanno consentito di acquisire un solido impianto indiziario in ordine alla esistenza ed operatività di due associazioni, radicate nei comuni di Lecce e nel basso Salento, guidate rispettivamente da P.A.M. e G.S.  (Antonio Marco Penza, 41 anni di Lecce, detenuto a Palermo; e Gianluca Calabrese, 37 anni di Copertino; ndr), l’altra C.G e R.C. (Cristian Roi, 42 anni di Copertino; e Santo Gagliardi, 59 anni di Lecce, ndr) dedite al traffico e commercio in forma strutturata ed organizzata di ingenti quantitativi di sostanze stupefacenti di diversa tipologia.

Le attività investigative hanno avuto origine da una intensa attività di cooperazione internazionale grazie alla quale sono stati acquisiti – per mezzo di Ordini Europei d’Indagine – una serie di chat scambiate dagli indagati attraverso l’utilizzo di piattaforme criptate di comunicazione quali “ENCROCHAT” e “SKY ECC”, che consentivano lo scambio di messaggi o conversazioni utilizzando criptofonini in grado di cifrare i dati trasmessi ed impedire qualsiasi intercettazione o captazione.

Gli investigatori hanno disvelato la presenza di una strutturazione capillare, in cui vi era una precisa ripartizione di compiti tra i sodali, una disponibilità di enormi quantità di denaro contante, telefonini criptati, veicoli dotati di appositi nascondigli oltre che depositi sicuri in cui occultare il materiale illecito. La caratura degli indagati si è altresì espressa attraverso la capacità di curare rapporti con trafficanti di droga calabresi e altri sodalizi criminali operativi sul territorio nazionale ed all’estero (tra cui albanesi e spagnoli). Due tra le persone interessate dalla misura restrittiva si sarebbero trasferite stabilmente in Spagna.

Di particolare rilevo la rete di contatti abilmente sviluppata da G.S., il quale è stato in grado di tessere tali rapporti anche in costanza di un periodo di latitanza così come P.A.M., in grado di dare direttive ai propri sodali contando su una fitta rete di supporto grazie all’intermediazione di altri detenuti e/o persone – dentro e fuori dal carcere – nonostante lo stato di detenzione cui era sottoposto.

Di assoluto rilievo come le due organizzazioni investigate, abbiano sistematicamente fatto ricorso all’uso della violenza, anche con l’utilizzo di armi e ordigni esplosivi, per imporre il proprio controllo del territorio, nonché per dirimere eventuali conflittualità “interne” o indirizzare “azioni punitive” verso coloro che sconfinavano nelle piazze di spaccio controllate dall’associazione.

Numerosi e ingenti sono stati i sequestri di sostanze stupefacenti in costanza di indagine. A tal riguardo si segnala l’arresto avvenuto in data 7 agosto 2020 di due soggetti intenti a trasportare su un natante, bloccato a ridosso dell’area di Castro, oltre 150 kg di marijuana e 25 kg di hashish provenienti dall’Albania; in data 10 giugno 2021, a Napoli, veniva tratto in arresto altro soggetto trovato in possesso di circa 45 kg di cocaina occultata in un doppio fondo di un autocarro specializzato strutturalmente modificato; in data 4.6.2021 a Lecce veniva tratto in arresto altro sodale trovato in possesso di 11 kg di eroina occultati in un doppio fondo dell’autovettura ed una pistola. Centinaia di migliaia di euro le somme movimentate in contanti.

Il sodalizio criminale ha così sviluppato non solo un’egemonia territoriale nel traffico degli stupefacenti ma anche un progressivo dominio sotto il profilo economico-finanziario attraverso l’acquisizione nel tempo di una serie di locali pubblici (pub e ristoranti) ed alcuni esercizi commerciali nel territorio salentino, con la connivenza e fattiva collaborazione di un noto commercialista salentino. Una pluralità di imprese, infatti, sottoforma di cooperative, risultavano formalmente affidate a soci e/o a soggetti prestanome ma in realtà erano asservite agli scopi del gruppo criminale per reinvestire il denaro di provenienza illecita (anche all’estero), e per garantire ai familiari degli associati assunzioni e retribuzioni, onde legittimare la provenienza (di facciata) dei guadagni. Ma in realtà nessuna attività lavorativa è stata riscontrata nel corso delle indagini.

In particolare, alle citate cooperative, giungevano per mano degli adepti somme di denaro contante di volta in volta versate sui rispettivi conti correnti societari (anche per diverse decine di migliaia di euro), da impiegarsi in un secondo momento per corrispondere gli stipendi (anche pari a 2.500 euro al mese) a mogli o parenti diretti dei soggetti detenuti ovvero da utilizzarsi per il sostentamento di quest’ultimi in carcere.

Somme di denaro contante venivano altresì elargite ad altre “imprese” compiacenti che, poi, provvedevano ad acquistare autovetture di lusso date in uso (di fatto) ai medesimi pregiudicati oppure ai familiari di questi.

Il professionista attinto dalla misura restrittiva provvedeva ad “amministrare” gli interessi economico-finanziari in prima persona, o attraverso teste di legno, offrendo la propria opera per trasferire all’estero ingenti somme di denaro con bonifici in partenza dalle solite società cooperative compiacenti, eludendo le normali procedure di controllo in materia antiriciclaggio.

L’imponente attività investigativa, articolata in intercettazioni telefoniche, ambientali e telematiche, nonché numerose riprese video, puntualmente riscontrate da meticolosi servizi di osservazione e pedinamento mediante le più classiche metodologie, ha consentito di acquisire un quadro gravemente indiziario nei confronti di ciascun indagato attinto.

Il contesto investigativo in questione si inquadra nel più ampio quadro delle azioni svolte dalla Procura della Repubblica di Lecce in totale sinergia istituzionale tra Polizia di Stato e Guardia di Finanza volte al contrasto della criminalità organizzata, anche sotto il profilo economico-finanziario, al fine di evitare i tentativi, sempre più frequenti e pericolosi, di inquinamento del tessuto sano imprenditoriale e dell’economia legale.

È doveroso sottolineare che le misure cautelari sono state disposte nella fase delle indagini preliminari e, allo stato delle attuali acquisizioni probatorie e in attesa di giudizio definitivo, le persone oggi ristrette sono da ritenersi presunti innocenti.

La diffusione del presente comunicato stampa è stata autorizzata in ottemperanza alle disposizioni del Decreto Legislativo n. 188/2021.

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AGGIORNAMENTO SUCCESSIVO DELLA REDAZIONE DI leccecronaca.it

Gli arrestati sono:

IN CARCERE

Antonio Marco Penza, 41 anni, di Lecce, già detenuto; Antonio Baldari, 43 anni, di Lecce; Giulio Biscozzi, 27 anni, di Copertino; Gianluca Calabrese, 37 anni, di Copertino; Raffaele Capoccia, 36 anni, di Lecce; Massimo Cazzella, 41 anni, di Lecce; Pasquale Conte, 35 anni, di Nardò; Ivan Dell’Anna, 49 anni, di Copertino; Davide De Rinaldis, 52 anni, di Lecce; Giulio Maria Gagliardi, 26, anni, di Lecce; Santo Gagliardi, 59 anni, di Lecce, già detenuto; Emanuele Gammariello, 33 anni, di Roma; Rocco Gligora, 53 anni, di Melito porto Salvo (Reggio Calabria); Ervis Gjuzi, 38 anni, di Grottaglie; Alessandro Greco, 41 anni, di Cavallino; Davide Guida, 33 anni, di Copertino; Giorgio Hameti, 30 anni, di Scorrano; Pietro Leone, 51 anni, di Martina Franca; Cosimo Miggiano, 43 anni, di Muro Leccese; Antonio Alvaro Montinari, 53 anni, di Torchiarolo; Diego Negro, 43 anni, di Scorrano; Alex Nigro anni, 46, di Erchie; Ruben Patruno, 27 anni, di Copertino; Salvatore Perrone, 58 anni, di Trepuzzi; Fabio Pisanu, 52 anni, di Cagliari; Cristian Roi, 43 anni, di Nardò; Giuseppe Rolli, 61 anni, di Copertino; Carlo Serio, 50 anni, residente a Ibiza; Cristian Stella, 29 anni, di Lecce; Selim Tila, 38 anni, di Grottaglie; Maurizio Toma, 49, di Scorrano; Marcello Tulipano, 59 anni, di Copertino; Francesco Urso, 37 anni, di Andrano.

AI DOMICILIARI

Francesca Cazzella, 35 anni, di Lecce;

Alessandra Petracca, 41 anni, di Scorrano.

RISULTANO INDAGATI A PIEDE LIBERO

Pier Andrea Bajalica, 46, di Lecce; Cristina Calogiuri, 58,di Lizzanello; Manuele Coppola, 40, di Castrì; Raffaele Carbone, 57, di Brindisi; Simone Caricato, 24, di Cavallino; Alexander Carlà, 25, di Lecce; Federico Carlucci, 31, di Cavallino; Roberto Carrisi, 40, di Lecce; Alessio Catania, 40, di Trepuzzi; Donato Cazzella, 44, di Lecce; Arian Cerna, 48, di Durazzo; Roberto Corpus, 59, di Lecce; Alfredo Corrado, 65, di Lizzanello; Marco De Donno, 32, di Scorrano; Simone Della Gatta, 31, di Lecce; Andrea Giuseppe De Mitri, 49, di Copertino; Antonio De Pascalis, 43, di Lecce; Donato Donadei, 63, di Parabita; Luigi Feliconi, 40, di Lecce; Barbara Gaetani, 50, di Lecce; Jonathan Guido, 25, di Lecce; Leonard Hameti, 43, di Valona; Luigi Lazzari, 49, di Lecce; Roberta Legno, 41, di Lecce; Antonio Leto, 34, di Melendugno; Anna Lorena Lubelli, 64, di Lecce; Antonio Mandurrino, 39, di Lecce; Cataldo Marfeo, 47, di Taranto; Davide Miglietta, 49, Lecce; Giuseppe Muia, 62, di Copertino; Alban Mustafallari, 39, di Valona; Shpetim Osma, 55, di Bari; Fiorella Pantaleo, 47, di Lecce; Gian Luca Marco Pantaleo, 66, di Lizzanello; Dorjan Pashai, 39, Durazzo; Pierluigi Penza, 73, di Lecce; Cristian Pepe, 40, di Lecce, già detenuto; Stefano Perulli, 58, di Lequile; Andrea Pianoforte, 36, di Gallipoli; Andrea Podo, 29, di Lecce;  Giuseppe Potenza, 47, di Melendugno; Marzia Quarta, di Lecce; Giorgio Rausa, 29, di Lecce; Davide Rigliano, 27, di Lecce; Bledar Rista, 46, di nazionalità albanese; Stefano Rizzato, 33, di Lecce; Giuliana Santarcangelo, 50, di Policoro; Andrea Santoro, 34, di Lecce; Egidio Schiavano, 57, di Copertino; Sergio Schirinzi, 58, di Monteroni; Filippo Scorda, 51, di Bovalino; Luca Spagnolo, 41, di Lecce; Nicoletta Stanga, 37, di Casalabate; Vincenzo Stippelli, 46, di Squinzano; Egidio Taurino, 47, di Taranto; Sonia Vetrugno, 52, di Lecce; Michael Virgulto, 34, di Lecce; Carlo Zecca, 36, di San Pietro Vernotico; Emiliano Zilli, 47, di Squinzano.

Category: Cronaca

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