LA STORIA / FESTA DI COMPLEANNO A SCUOLA, MA NON CI VA NESSUNO
(g.p.) ________ Ormai, sono diventati veri e propri, rilevanti, fenomeni sociali, le feste di compleanno, come ben sanno genitori e nonni, coinvolti e complici attivi dai minori nell’organizzazione. Questi, ancora piccoli, pure piccolissimi, parliamo di asilo, o scuola materna statale, come si chiama ora, ancora devono nascere, e già organizzano feste di compleanno.
L’altra sera, avendo telefonato a casa di mio figlio, e avendo chiesto della mia nipotina, mi sono sentito rispondere: “E’ andata alla festa di compleanno della sua amichetta”, con mio grande stupore, malcelato: “Ma se ancora puzza di latte, e già va alle feste!?”…
E’ così.
E così non deve destare stupore, considerato il fenomeno di costume, se quanto accaduto nel fine settimana, per una festa di compleanno all’asilo, pardon, alla scuola materna, appunto, a Castiglione del Lago, in provincia di Perugia (il lago è il Trasimeno) sia diventato in queste ore un grosso caso mediatico, su cui si stanno esercitando finanche politici (in Umbria si vota domenica prossima per le regionali), intellettuali e commentatori a vario titolo.
E’ bastato un post su Facebook della madre della piccola a scatenare un putiferio social.
Già, ma cosa è successo?
E’ successo che alla festa di compleanno organizzata dalla bambina in una ludoteca non c’è andato nessuno dei suoi compagnucci di scuola, o, per meglio dire, nessuno dei loro genitori ce li ha portati.
“Una situazione vergognosa ed umiliante”, l’ha definita la madre, che poi consola la figlia: “Ieri non hai pianto sempre col sorriso sulle labbra e un occhio alla porta con la speranza che qualcuno arrivasse…Ho avuto la conferma della piccola grande forte coraggiosa donna che sei”.
Intervistato sull’accaduto, il padre ha rincarato la dose: “Non sappiamo perché, io e mia moglie non abbiamo trovato una risposta. Non credo che dipenda dal fatto che noi siamo di fuori (del Sud Italia, ndr), non è una questione di origine nostra e della piccola. Direi piuttosto che sia un problema culturale di come sono stati educati questi bambini e i loro genitori. Ma sia chiaro: noi non portiamo rancore nei confronti di nessuno”.
per poi affermare
“Non è il singolo caso che deve far rumore, anche se ne ha fatto fin troppo, è la questione generale. Dai social ho visto che abbiamo toccato un nervo scoperto. Di situazioni come queste ce ne sono tante che nessuno aveva mai avuto il coraggio di raccontare e che ora vengono alla luce. Purtroppo si comincia con una festa disertata e poi seguono tanti comportamenti inappropriati dei minori, che a loro volta diventano genitori e non sanno educare i figli”.
Ritorna in mente una scena, anzi, una sequenza, della celeberrima serie tv “Gomorra”, quando nessuno va, senza nemmeno ritirare l’invito, alla festa organizzata a scuola da Gennaro Savastano e Azzurra Avitabile, per il compleanno del loro piccolo Pietro.
Qualunque siano state le ragioni, comunque è vero, hanno sbagliato i genitori degli assenti.
Qualunque siano state le ragioni, i bambini sono innocenti, e per quanto possibile bisogna evitare di infliggere loro ferite dell’animo, che poi non si cicatrizzano più anche da adulti.
Category: Costume e società, Cronaca