LA FILOSOFICA, IMPRESSIONANTE E FINANCHE IRRITANTE CALMA DI GOTTI
(Rdl) ______ “Empoli è bravo a rendere le partite complicate. Fino al gol di Pellegri la partita era chiusa, con poca estetica. Dopo il gol c’è stata pesantezza emotiva, che ha reso l’inizio del secondo tempo anche inguardabile. Si sbagliano cose semplici, che i ragazzi hanno nella disponibilità… Ci sono cose difficili da mandare giù. E’ venuto fuori un gol dal nulla, sono situazioni che gestiamo in allenamento..
Al netto dell’aspetto emotivo che fa vedere la partita da tifoso, meritavamo di vincerla”.
Nelle dichiarazioni del post partita, la notte ha portato consiglio a Luca Gotti.
L’allenatore del Lecce mantiene la sua calma serafica, che assomiglia sempre più ad uno straniamento filosofico.
La partita che doveva assolutamente vincere, in quanto l’Empoli, al di là della classifica che in questo momento lo premia, rimane una diretta concorrente per non retrocedere, l’ha vinta solo nella sua immaginazione. Ora è vero che alcuni episodi hanno penalizzato i padroni di casa, ma è altrettanto vero che altri allo stesso modo hanno penalizzato gli ospiti, i quali, fra l’altro, potevano agevolmente chiuderla e blindarla, come aveva fatto la Fiorentina.
Poi, ancora una volta e per tutta la prima ora della gara, è stato il solito Lecce di gran parte di questa stagione, né carne, né pesce, stanco, evanescente, impaurito, abulico e confuso.
Solo nell’ultima mezz’ora ha reagito ed è riuscito ad arrivare al pareggio. E’ già qualcosa, si dirà. Un punto che muove la classifica, ma che non smuove il Lecce dalla zona retrocessione.
Infine, fra i calciatori, alcuni dei quali continuano ad inanellare prestazioni insoddisfacenti, per usare un eufemismo, serpeggia un nervosismo evidente.
Rafia, beccato dal pubblico, manda platealmente affanculo i tifosi.
Coulibaly e Rebic (nella foto, anch’egli fra i più deludenti) nel finale litigano in diretta televisiva volgarmente e al rientro negli spogliatoi sarebbero venuti alle mani se non ci fosse stato il provvidenziali intervento di quelli che sono riusciti a dividerli. Due bruttissimi episodi, vere e proprie stonature di cui comunque, sia pur indirettamente, è responsabile il direttore d’orchestra.
Ora c’è un’altra sosta, se ne riparlerà fra due settimane, col Lecce che va a Venezia, in casa di un’altra diretta concorrente per la salvezza. Il Venezia gioca nello stadio Pier Luigi Penzo, ubicato sull’Isola di Sant’Elena, nel bel mezzo della laguna. Per Luca Gotti è l’ultima spiaggia. _______
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