POLVERE DI STELLE / VIA COL VENTO E CON CLARK GABLE
di Elena Vada ______
“Francamente me ne infischio…”
così rispose Rhett Butler, alla moglie Rossella O’Hara (Vivien Leigh) nel celeberrimo film “Via col vento” del 1939, regia di Victor Fleming (M.G.M.).
Eh si, oggi parlerò proprio di lui, il RE di Hollywood: CLARK GABLE, conosciuto anche come ‘Il simpatico mascalzone’.
Carismatico, affascinante, elegante e sempre con quel sorriso malizioso ed irriverente, sotto i baffetti da canaglia.
Aveva la fama, meritata, di sciupafemmine.
“Se fossi saltato addosso a tutte le donne che mi vengono attribuite, non avrei avuto tempo per andare a pescare”.
Ma, in altra occasione, osservando un cartellone che riproduceva le ‘donne Star’ della Metro-Goldwin-Mayer, disse:
“Queste me le sono fatte tutte!”
William Clark Gable nacque a Cadiz (Ohio) il 1° febbraio 1901 in una famiglia umile, di origine tedesca; la madre, Adeline Herman casalinga, morì quando lui aveva solo 10 mesi e il padre, William Henry Gable, trivellatore di pozzi di petrolio, si risposò subito, con Jennie Dunlap.
La matrigna diede un’ ottima educazione a Clark, che iniziò anche a suonare la tromba.
Inizialmente fece l’ operaio in una fabbrica di pneumatici, poi decise di diventare attore dopo aver assistito ad uno spettacolo teatrale.
Nel 1921 si unì ad una compagnia di saltimbanchi e, per mantenersi, fece i mestieri più umili, come taglialegna e venditore di cravatte.
La sua ossessione era diventare ricco e famoso e il suo sex-appeal lo aiutò.
Ma, prima di raggiungere la celebrità, affrontò una dura gavetta nel mondo dello spettacolo, aiutato dalle donne che lo amavano.
La prima fu certamente l’attrice e regista teatrale Josephine Dillon (14 anni più grande di lui), che lo scritturò in un gruppo teatrale, convinta che avesse un grande talento, come attore.
Nel dicembre 1924, si sposarono ad Hollywood.
Fu lei che gli insegnò a recitare.
Gli corresse il portamento goffo e rozzo.
Gli insegnò a muoversi con disinvoltura ed eleganza, sul palcoscenico e fuori e a mantenere un contegno ineccepibile.
Rinnovò completamente il suo guardaroba.
Lo portò dal dentista per migliorare l’estetica del sorriso, che produceva simpatiche fossette sulle guance.
Eliminò il nome William e lo chiamò, semplicemente, ‘Clark Gable’.
Fu sempre Josephine Dillon, a procurargli le prime parti nei film, per lo più in ruoli marginali.
Debuttò sul palcoscenico di Broadway nel 1928 in ‘
Machinal’ raccogliendo buoni consensi dalla critica.
Mentre era in tournèe nel Texas, incontrò Ria Langham (che aveva 17 anni più di lui), una ‘riccona’ pluridivorziata, inserita in un giro di importanti relazioni sociali.
Gable divorziò dalla Dillon.
Sposò Ria il 30 marzo 1930 e, guarda caso, poco dopo, venne scritturato dalla Metro-Goldwin-Mayer, che decise di modificargli l’aspetto fisico con due interventi: uno correttivo alle orecchie (a sventola) e uno più radicale, alla dentatura (ebbene si, a 30 anni Gable portava già la dentiera).
All’ inizio della carriera, interpretò ruoli da “duro”. In seguito, grazie alla sua agente Minna Wallis, (sorella del produttore Hal B. Wallis) cambiò stile, diventando una simpatica affascinante canaglia, ed irresistibile seduttore.
Raggiunse il successo con una serie di film interpretati accanto alle famose dive del momento: Joan Crawford, Greta Garbo e Norma Shearer, grazie anche alla trasformazione della sua immagine.
Il successo vero, arrivò nel 1934 con l’Oscar come Miglior Attore per l’interpretazione del giornalista Peter Warne in “Accadde una notte” (It happened one night) di Frank Capra, accanto a Claudette Colbert.
Altre nominations arriveranno per “Gli ammutinati del Bounty” (1935) di Frank Lloyd e soprattutto per l’interpretazione di Rhett Butler nel kolossal “Via col vento” 1939) di Victor Fleming.
Grazie al compenso percepito per il film, l’attore riuscì a permettersi il divorzio dalla Langham.
Nel ’32 il divo conobbe la collega Carole Lombard, sul set del film ‘Nessun uomo le appartiene’ e nacque un amore sincero.
La loro storia sentimentale si rafforzò anno dopo anno. Nel ’39, il re di Hollywood, ottenuto il divorzio dalla moglie Ria, si sposa in Arizona, con Carole, formando con lei, una delle coppie più invidiate del mondo del cinema. È VERO AMORE!
La Lombard è una donna ed un attrice meravigliosa.
Durante la seconda guerra mondiale, decide di dare il suo contributo alla causa della libertà, partecipando ad un giro di propaganda a favore della lotta contro il nazismo e l’impero nipponico.
Durante il ritorno da un viaggio a Fort Wayne, il 16 gennaio 1942, anziché prendere il treno, Carole preferisce l’aereo per guadagnare tempo, ma il volo della TWA, da Las Vegas a Los Angeles, si schianta sulla Sierra Nevada (errore umano dissero). Muore a 33 anni insieme alla madre e tutti gli altri 22 passeggeri.
Clark Gable, disperato, si chiude nel suo ranch di Encine (California) e si ubriaca per giorni interi. Pare abbia tentato il suicidio.
Riesce a reagire al dolore tornando a Hollywood, per continuare la lavorazione del film ‘Incontro a Bataan’ (1943).
Poi si arruolò in aviazione, diventando ufficiale mitragliere e rischiando la vita in varie missioni pericolose (gli verranno conferite due onorificenze) prima di essere congedato nel 1945.
Si racconta che Adolf Hitler fosse un suo grande fan e mise in moto un complotto per catturarlo, offrendo anche una taglia per chi lo avesse portato da lui, vivo.
Ma, per fortuna, il piano non riuscì,
così Gable tornò in America per riprendere a recitare.
Per lui iniziò un periodo buio, sia dal punto di vista personale, che da quello professionale.
Nulla è come prima.
DOV’È l’ironico seduttore sfrontato e sorridente, beffardo e romantico, il duro dal cuore tenero e dal sopracciglio inarcato, la simpatica canaglia, l’adorabile mascalzone dai famosi baffetti e dalla ciocca ribelle che cade maliziosamente, sulla fronte?!?
Quel simpatico personaggio non c’è più.
Da una bellissima intervista fatta da Walter Ramsey nell’aprile del 1934 per il ‘Modern Screen’ : “… Mi sono stufato! Hollywood e solo una bolla di sapone dai colori sgargianti. È una Babilonia. Mi sono ubriacato col successo, ma ora mi sta passando la sbornia… Per il successo ho sacrificato ‘la pace’. Mi piacerebbe tornare al Gable scavezzacollo e lasciar perdere il Gable gentiluomo. Vorrei essere me stesso, sia al cinema che fuori”.
“What’s happened Gable?”
La M.G.M. non gli rinnova il contratto.
Nel 1949 sposò Lady Sylvia Ashley, ma già dopo tre settimane, è amaramente pentito.
Divorziarono nel 1951.
In seguito conobbe e sposò (quinto ed ultimo matrimonio) la bella Kay Spreckels, che assomigliava molto alla scomparsa, Carole Lombard. Con lei l’attore ritrovò la serenità perduta.
Il riscatto e la piena rivalutazione in campo professionale, avvenne col suo ultimo film, ‘Gli spostati’ (1961), scritto da Arthur Miller e diretto da John Huston, nel quale interpretava la parte di un attempato cowboy che si guadagnava da vivere catturando cavalli selvaggi. (Non volle controfigure). Gable si impegnò moltissimo, nonostante il caldo torrido e le scene d’azione fossero al di sopra delle forze di un uomo dell’età di Gable (59 anni, accanito fumatore), malato di cuore.
Sua moglie aspettava un bambino ed egli era certo che sarebbe stato un maschio. Effettivamente nacque un maschio e venne chiamato John Clark Gable, ma suo padre non visse abbastanza per vederlo.
Dopo solo due giorni dalla fine del film ‘The Misfits’, fu colto, domenica 6 novembre 1960 nella propria casa di Encino, da una trombosi coronarica con conseguente infarto; portato all’Hollywood Presbyterian Hospital, venne salvato. Mercoledì 16, dopo essersi ripreso (sembrava), alla presenza di un’infermiera, ebbe un secondo infarto e morì.
Clark Gable ebbe molte donne, che gli cadevano ai piedi, o meglio, ‘nel letto’.
Tra le tante: Grace Kelly, Joan Crawford, Jean Harlow e Loretta Young (conosciuta sul set del film ‘Il richiamo della foresta’) dalla quale nel 1935, ebbe una bambina Judy Lewis, evento tenuto nascosto, in quanto concepita mentre Gable era sposato e la Young nubile.
Per nascondere la loro relazione e temendo che sarebbe stata la rovina della loro carriera, Loretta Young diede alla luce, segretamente, sua figlia Judy Lewis. Quando tornò a Hollywood disse che la bimba era stata adottata. Gable incontrò Judy quando era adolescente. Si incontrarono una volta sola.
Ha regalato il suo Oscar, ad un bambino suo ammiratore, dicendogli che vincere era stato importante ma che non gli importava possedere la statuetta. Il bimbo ridiede l’Oscar alla famiglia Gable, dopo la morte dell’attore.
Nessuno, fin dopo la morte, seppe che era dislessico.
La sua collezione di pistole è stata valutata, mezzo milione di dollari.
Era un convinto anti-comunista e fece parte della “Motion Pictures Alliance for the Preservation of American Ideals”.
Presenza scenica e virilità. Sollevava di peso, le sue partner e le baciava con passione. Eroe romantico, affascinante canaglia, impetuoso e travolgente. Tutte si innamoravano, tutti lo imitavano… era il RE.
Il famoso regista, John Huston, disse di lui: ” È stato l’ unico vero uomo, tra gli attori che ho conosciuto ad Hollywood”.
Clark Gable diceva: ” Sono stato accusato di preferire le bionde. Ma ho conosciuto rosse davvero attraenti. Per non parlare delle brune, e si, anche con i capelli grigi, sono ok!
Età, altezza, peso, non hanno nulla a che fare col fascino!”
SIAMO D’ACCORDO! _____-
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( 10 – continua )
Category: Cultura
Ci fai tornare ai bei tempi del bel cinema
Stiamo rivivendo un mondo sconosciuto. Sto rivedendo, con amici, i film citati. Un’ esperienza
Alle donne piacciono i ‘mascalzoni’. Interessante biografia. Non mi è più antipatico!
Via col vento è un capolavoro!