IL PRANZO DELLA DOMENICA / PESCE E PIZZA ALLE ‘BIANCHE ORIGINI’ DI VITO FERRIERO A MELENDUGNO

| 3 Novembre 2024 | 0 Comments

di Raffaele Polo ______ L’invito a pranzo di Vito Ferriero ci riempie di piacere e ci fa venire l’acquolina in bocca: Vito è un ottimo pizzaiolo e, se non bastasse, un provetto pescatore. Ci ha detto che ci cucinerà il pesce appena pescato all’alba di oggi e, naturalmente, intuiamo che non mancherà rosticceria e pizzeria come le prepara lui…

Vito è l’unico pizzaiolo che ha intitolato il suo locale con il nome altisonante de ‘Le bianche origini’. E partiamo proprio da questa stranezza, allora…

«Ma non è una stranezza. Basta pensarci un attimo e capiamo che tutto ha origine proprio dalla farina, da questo prezioso, bianco elemento che gli Egizi ci hanno fatto conoscere…»

«Addirittura, gli antichi Egizi…»

«Certo, e fu una scoperta casuale, si notò che stropicciando i piedi a terra, dove era caduto un certo elemento biancastro, si otteneva proprio…la bianca origine. E proprio lì, dalla meravigliosa civiltà egizia, nasce tutto…»

«E come è nata questa tua predilezione per la terra dei Faraoni?»

«Da sempre, ma soprattutto da quando ho scoperto il mistero dei gatti che, non a caso, erano considerati divinità dagli Egizi. E avevano ragione, sono animali meravigliosi e misteriosi…»

Mentre parla, Vito ci presenta il pescato, il suo bottino di provetto pescatore, che ha provveduto ad apparecchiare con maestria.

«Sono riuscito a trovare il pesce serra. É bruttissimo e feroce, ma tanto buono…Assaggia…»

Il pesce serra è veramente ottimo. Ma sono altrettanto saporite le rosticcerie che Vito ci ha preparato e che sono il pezzo forte della sua attività.

«Ma veniamo alle pizze, a cui hai dato, naturalmente, i nomi più conosciuti del mondo egizio: da Ramses a Iside ci sono veramente tutti, e ognuno caratterizza una specialità. Ad esempio la pizza Tausert ha il pomodoro, la mozzarella, lo speck e il gorgonzola. E la Nefertiti pomodoro, mozzarella, salsiccia, peperone e grana…

Ma come sei diventato pizzaiolo?»

«Ti svelo un fatto che pochi sanno: un pasticcere può diventare un bravo pizzaiolo. Ma non avviene il contrario. E io sono partito proprio come pasticcere, ho lavorato tanto in questo settore e poi, per una serie di circostanze fortuite, sono diventato ‘pizzaiolo’, ma anche rosticciere, cuoco, cuciniere e, insomma, un po’ di tutto… Com’è il pesce serra?»

«Buonissimo, complimenti. E come vanno gli affari?»

«Male, naturalmente: come in ogni impresa singola che non viene aiutata e sostenuta in nessun modo, ma è costantemente e affannosamente occupata a pagare tasse, imposte, interessi, bollette, oltre ai costi vivi della gestione. Ma io dico che la passione, la tenacia, il sacrificio ripagano, alla fine. Come quando gareggiavo con la mountain bike, era una vera e propria lotta contro tutto, ma il piacere di superare gli ostacoli, è impagabile…»

Assaporiamo con piacere pizzette, calzoni, rustici, involtini, focacce e arancini, Vito ci guarda sorridendo, un gatto appare  improvvisamente e si strofina affettuosamente alle sue gambe, quasi a voler confermare la sua benevolenza verso l’estimatore di Egizi e felini sacri. Non manca Ettore, il fedele cane che segue Vito ovunque e lo guarda con gli occhioni innamorati.

«Per adesso sono a Melendugno, con i miei collaboratori, Emanuela e Fabio. Vi aspetto, chiedetemi quello che volete, anche la pizza Vito…»

«Com’è?» gli chiediamo, curiosi.

«A giudizio e preferenza del pizzaiolo, cioè sono io che scelgo la farcitura, ogni volta diversa, ma sempre buona e appetitosa. Lasciatevi servire…» ______

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( 24 ‐ continua )

Category: Cultura

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