A BOLOGNA LA DURA LEGGE DEL GOL CONDANNA NEL FINALE IL LECCE AD UN’ALTRA SCONFITTA

| 2 Novembre 2024 | 0 Comments

(Rdl) ______ Bologna e Lecce cercano continuità, in un bel pomeriggio autunnale di sole caldo, davanti al pubblico del Dell’Ara, con grossa rappresentanza di tifosi ospiti.

Italiano manda in campo: Ravaglia – De Silvestri, Beukema, Lucumi, Miranda – Freuler, Moro – Orsolini, Odgaard, Ndoje – Castro; Gotti: Falcone – Guilbert, Baschirotto, Gaspar, Gallo – Rafia, Ramadani, Pierotti – Dorgu, Krstovic, Banda.

Partenza a razzo dei padroni di casa, subito pericolosi al primo minuto: cross di De Silvestri e colpo di testa di Castro che Falcone devia in angolo.

Ospiti che faticano a uscire dalla propria metà campo, ma che poi si organizzano per le ripartenze, sui tentativi offensivi imprecisi degli avversari.

Al minuto 22 Dorgu mette un cross interessante in area, Pierotti non ci arriva per poco. Subito dopo ancora gli ospiti in evidenza, Pierotti serve Dorgu che la appoggia a Krstovic: Ravaglia riesce a parare la conclusione mirata, ma l’arbitro fischia un precedente fallo su Miranda.

Al minuto 32 Rafia entra in area e segna un gran gol, ma l’arbitro fischia un fallo di Dorgu su Lucumi, così si resta sullo 0 a 0.

Quattro minuti dopo Odgaard cade a terra in area, ma l’arbitro, il signor Giuseppe Collu di Cagliari, gli fa cenno di rialzarsi, fra le proteste dei tifosi di casa, che avrebbero voluto il rigore.

Al 42′ il Bologna pericoloso: Ramadani rischia l’autorete su cross di Miranda, Falcone fa un miracolo nel riuscire a respingere e poi Freuler manda alto da distanza ravvicinata.

Poi ancora in evidenza Falcone, che d’istinto si oppone a una girata al volo di Castro di testa, su azione da calcio d’angolo.

E duplice fischio per il riposo.

La ripresa è iniziata con qualche minuto di ritardo per un infortunio occorso all’assistente Rossi: il guardalinee viene sostituito dal quarto uomo Galipò.

48′. Cross di Ndoye che attraversa tutta l’area di rigore senza che nessuno riesca ad intervenire.

49′. Contropiede in solitaria di Krstovic, ma il tiro di sinistro finisce alto.

53′. Miranda calcia sulla barriera una punizione da posizione interessante; poi Lucumi spara fuori bersaglio.

Inizia – due per parte – la girandola delle sostituzioni, che comunque non cambiano il quadro di una partita equilibrata, molto fisica, poco tecnica, che si trascina senza grossi scossoni, verso l’ultimo quarto d’ora più recupero al termine.

73′. Punizione di Krstovic dai venticinque metri: conclusione alle stelle.

77′. Cross di Miranda, testa di Ndoye: palla fuori.

80′. Occasione per i padroni di casa, che ora attaccano in maniera più decisa: cross di Orsolini, Fabbian di testa, para Falcone.

Poi, a cinque minuti dalla fine, la partita si sblocca, la sblocca il Bologna, segna Orsolini. Azione che nasce dai piedi di Ferguson, entrato in campo dopo tanto tempo, la palla arriva a Miranda che crossa in mezzo: Orsolini incorna a colpo sicuro e gonfia la rete. 1 – 0.

Prova a reagire il Lecce, anche con un doppio cambio in extremis, senza esiti apprezzabili.

Tre minuti di recupero.

Coulibaly resta a terra in area del Bologna dopo un contatto con un difensore, ma non succede più niente.

Il Lecce perde malamente nel finale una partita che non avrebbe meritato di perdere, nonostante l’inconsistenza offensiva e le sostituzioni incomprensibili, ma siamo sempre là: se non segni, è difficile fare punti.

Category: Sport

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