NOTE D’ARTE / IL 6 NOVEMBRE A TARANTO UNA SERATA PER RICORDARE SANTE POLITO RECENTEMENTE SCOMPARSO CON UN LIBRO A LUI DEDICATO
(Rdl) ______ Mercoledì 6 novembre 2024 alle ore 18.00, la Biblioteca Comunale “P. Acclavio” (Via Salinella 31) a Taranto accoglierà la presentazione del volume “Frammenti. Sante Polito l’uomo e l’artista”, edito da Edizioni Esperidi (136 pagg. 17 euro).
Il libro è a cura di Gianluca Marinelli, con la presentazione di Vittorio De Marco; e i contributi di Debora Artuso, Anna Maria De Vittorio, Piero Marinò, Francesco Giannoccaro, Antonio Basile, Adriano D’Altri, Gianluca Marinelli.
Porgeranno il saluto: Giovangualberto Carducci presidente Società di Storia Patria della Puglia sez. di Taranto, Gianluigi Pignatelli direttore biblioteca comunale “Pietro Acclavio”, Giovanni De Giorgio presidente associazione “Amici di Manaus”.
Insieme al curatore del volume Gianluca Marinelli interverranno gli autori Debora Artuso, Antonio Basile, Adriano D’Altri, Annamaria De Vittorio, la storica e critica d’arte Lia De Venere e la presidente dell’associazione “Simba” Debora Cinquepalmi.
Coordinerà la serata Mariolina Alfonsetti consigliere della Società di Storia Patria della Puglia sez. di Taranto. Lettura di testi a cura di Gianfranco Guarino.
Sarà presente Claudio Martino, editore.
I proventi della vendita del volume saranno devoluti al reparto di oncoematologia pediatrica dell’ospedale “SS. Annunziata” di Taranto attraverso l’associazione “Simba”. Info: 099 458 1172.
Il libro. Il volume offre un ritratto corale e appassionato di Sante Polito (1947-2021), ripercorrendo la sua evoluzione artistica, dalle prime sperimentazioni esistenzialistiche degli anni Sessanta, caratterizzate da un forte espressionismo, fino alle opere polimateriche segnate da riflessioni antropologiche, che delineano uno dei profili più significativi della scultura contemporanea pugliese.
La sua ricerca si sviluppa dapprima su un tracciato figurativo, per poi abbracciare l’astrattismo organico e costruttivista, dando vita a un linguaggio simbolico di grande impatto visivo e concettuale. Non mancano nel lavoro di Polito istanze di denuncia delle contraddizioni del modello di sviluppo industriale che aveva preso piede nel territorio della provincia di Taranto, dove l’artista opera.
A partire dagli anni Ottanta apre ai territori della cultura materiale e si orienta verso un approccio antropologico, dove l’uso della pietra e di reperti appartenenti alla civiltà contadina diventa mezzo per esplorare la continuità storica e il rapporto tra uomo e ambiente.
Il libro si arricchisce inoltre di un’antologia critica ragionata, di una selezione delle principali opere e dei progetti pubblici realizzati dall’artista, nonché di una raccolta di testimonianze di chi ha avuto il privilegio di conoscerlo, offrendo così un prezioso spaccato di storia sociale, che illumina non solo la figura di Polito, ma anche il contesto culturale in cui ha operato.
Category: Costume e società