IL VAR LEVA, IL VAR DA’ E IL LECCE RITROVA LA VIA DEL GOL E I TRE PUNTI
(Rdl) _______ Il Lecce per uscire dalla zona retrocessione, il Verona per continuare a veleggiare sopra, si affrontano in un Via del Mare al solito affollato e colorato, in una bella serata autunnale di temperatura mite e di tempo sereno.
Fra i quattrocento tifosi del settore ospiti, c’è nonna Silvana, che a 86 si è fatta mille chilometri di autostrada per non mancare neanche a questa partita
Arrivati in anticipo, foto di famiglia in un esterno sera per tifosi giallorossi spiritosi e speranzosi
Luca Gotti manda in campo: Falcone; Guilbert, Baschirotto, Gaspar, Gallo; Ramadani, Coulibaly; Dorgu, Rafia, Banda; Krstovic.
Paolo Zanetti: Perilli; Daniliuc, Ghilardi, Coppola, Tchatchoua; Duda, Belahyane; Suslov, Serdar, Lazovic; Tengstedt.
La prima occasione è per i padroni di casa, al quarto d’ora. Punizione di Rafia morbida sul secondo palo, dove sbuca Gaspar: colpo di testa che si stampa sul palo mandando fuori tempo anche il tentativo di Krstovic di ribattere in rete.
Cinque minuti dopo, Rafia calcia direttamente in porta da punizione dai quaranta metri e il portiere del Verona che era uscito anzitempo deve ritrovare la posizione per deviare in calcio d’angolo con un po’ di apprensione. Sulla battuta, Dorgu devia di spalla in rete, ma la gioia dura poco: il direttore di gara, Maurizio Mariani di Aprilia, imbeccato dalla sala Var, annulla per fallo dello stesso Dorgu su Tchatchoua.
Gli ospiti provano a costruire, ma non creano occasioni e pure si espongono pericolosamente alle ripartenze dei padroni di casa.
Al minuto 36 altro gol annullato al Lecce per fuorigioco di Dorgu, il quale era in traiettoria sul destro di Rafia. Deviazione involontaria di un avversario che però, come da regolamento, non lo rimette in gioco.
Quattro minuti dopo, il Verona rimane in dieci.
Espulso Tchatchoua per fallo da ultimo uomo su chiara occasione, in quanto travolge un Dorgu lanciato a rete e senza avversari tra sé e il portiere. Punizione da posizione interessante a seguire, ma Krstovic la spara alta.
“Dai ragazzi che segniamo!” il canto della Curva Nord.
Tre minuti di recupero parziale, ma, dopo un tiro calciato male da Krstovic e diventato una telefonata, le squadre vanno al riposo a reti bianche.
Dopo cinque minuti dal rientro in campo, il Var leva, il Var dà.
Dorgu segna ancora e sembra che ancora, per la terza volta, un gol annullato. Cross dalla sinistra di Banda, Coulibaly non riesce a deviare a centro area, sul secondo palo sbuca il solito Dorgu, il quale insacca di testa in tuffo. Inizialmente Mariani annulla per fuorigioco, ma poi il Var conferma la regolarità della rete. IL VANTAGGIO DEL LECCE! DORGU! 51′. 1 – 0.
Minuto 60. Suslov pericoloso su punizione. Sinistro a giro molto bello stilisticamente, su calcio piazzato praticamente dal limite dell’area di rigore, di Suslov, che però non inquadra lo specchio della porta difesa da Falcone.
Inizia intanto la girandola delle sostituzioni.
A questo punto la partita sembra bloccata: il Verona, mai pericoloso per tutta la gara, non riesce a creare occasioni per pareggiarla, il Lecce non riesce a chiuderla.
Al minuto 77 il primo tiro in porta dell’Hellas, sugli sviluppi di un calcio di punizione. Suslov riceve sul vertice destro dell’area, rientra sul mancino e fa un tiro potente, ma la conclusione è centrale, bloccata da Falcone.
Dieci minuti più recupero al termine.
Il Verona rimane in 9. L’arbitro sventola un altro giallo a Belahyane, già ammonito, per un fallo su Dorgu e viene quindi espulso.
Cinque al termine.
Perilli blocca una conclusione dal limite di Ramadani.
Cinque minuti di recupero.
Melina dei Giallorossi, che aspettano il triplice fischio finale come la liberazione da un incubo.
Finisce così.
Gotti salva la panchina e inguaia quella di Zanetti.
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