PER RISOLVERE IL PROBLEMA DEL GOL, LUCA GOTTI INVOCA IL FATTORE C
(Rdl) ______ Se i numeri significano qualcosa anche nel calcio, i numeri dicono questo, in attesa della partita del Via del Mare fra Lecce e Verona, turno infrasettimanale, di martedì 29 ottobre 2024, fischio di inizio alle 18.30.
E’ la nona giornata, quindi siamo già a un quarto del percorso e se è vero che il campionato è ancora lungo, è anche vero che statistiche alla mano più si va avanti, più è difficile poi sovvertire l’ impostazione iniziale.
Il Lecce con 5 punti è ultimo in classifica, a pari demerito col Venezia.
Ha la peggiore difesa, con il Genoa, 19 gol subiti, e il peggior attacco, 3 gol fatti.
Ha perso le ultime quattro partite disputate, cinque se contiamo la sconfitta col Sassuolo in Coppa Italia e non segna da altrettante.
Insomma, non ci sarebbe bisogno di aggiungere altro, per capire la brutta aria che tira sulla squadra, oltre che sulla città.
Ne è consapevole anche Luca Gotti, che questo pomeriggio ha parlato nella consueta conferenza stampa della vigilia di ogni gara.
“In questo momento del campionato” – ha detto l’allenatore del Lecce – “è importantissima per tanti motivi per fare un salto in classifica e tirarci fuori da questa situazione di sconfitte consecutive. La classifica va guardata alla fine, ma in questo momento è una gara che ha una notevole importanza sia per il Lecce sia per il Verona”.
Ha poi aggiunto: “L’avversario è energico, sa essere pericoloso. Ci saranno momenti molto diversi all’interno della gara e noi dobbiamo avere solidità mentale”.
Ed ha sviscerato il concetto: “Chi allena squadre destinate a lottare per la salvezza deve essere solido. Ci sono tante sconfitte, poche vittorie e tanto dipende anche dal calendario. Bisogna avere la capacità e il piacere del lavoro quotidiano. Si deve essere però impermeabili ai catastrofismi”.
Infine, ha pure risposte alla solita domanda su come ritrovare la via del gol che lo insegue da settimane: “Ad ogni conferenza mi fate sempre la stessa domanda e io cerco di cambiare le parole, ma la risposta è sempre quella: la quotidianità, andare in cerca anche dello spunto fortunato”.
Insomma, per cercare anche noi di cambiare le parole: ci vuole pure un po’ di culo nella vita.
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