POLVERE DI STELLE / 1.000 $ PER UN BACIO
di Elena Vada ______
Nel 1960, Marylin Monroe, incontrò Yves Montand sul set del film di George Cukor, ‘Facciamo l’ amore’ e cadde, ingenuamente, nelle braccia del francesone con fama di ‘tombeur des femmes’.
Se ne innamorò, ma, finite le riprese del film, lui la mollò per tornare dalla moglie, l’attrice Simone Signoret.
Questa storia mise in crisi il matrimonio della Monroe, con Miller che finirà l’anno successivo, alla fine della lavorazione del suo ultimo film Gli spostati (1961) di John Huston, con Clark Gable e Montgomery Clift, che Miller aveva scritto apposta per lei.
Nel 1961 divorziarono.
Non possiamo pretendere grandi commenti , critiche, per i film nei quali recitava, che erano pellicole leggere, facili.
LEI, era la donna da vedere, ammirare, desiderare, tenendo il giudizio sulla recitazione da parte.
Si,… sognava di rimanere sempre bella, perché questo era il suo unico, indiscutibile, punto di forza!
Nella vita non riuscì mai a superare l’ insicurezza cronica, come attrice, come interprete.
Non riuscì a superare il perenne senso di inferiorità che la gettò nello sconforto e nella depressione, rendendola schiava di alcol e psicofarmaci.
Sapeva di essere affascinante e desiderata, ma anche d’ essere ritenuta una ‘stupida bionda svampita’ e questa consapevolezza, fu la causa della sua infelicità.
Da se stessa, pretendeva di essere una brava attrice e, agli altri, chiedeva ‘rispetto’.
Disse: “Sentivo la mancanza del mio talento come se internamente indossassi abiti da quattro soldi. Ma, mio Dio, quanto volevo imparare, migliorare!”.
Le sue ultime parole, pronunciate alla fine di un’intervista concessa poche settimane prima di morire furono: “La prego, non mi faccia apparire ridicola”…
“… Se sei famosa la gente crede di avere il diritto di dirti in faccia qualunque cosa, come se questo non potesse ferirti… A volte, penso che sarebbe meglio evitare la vecchiaia e morire giovani. Ma vorrebbe dire non completare la propria vita, non riuscire a conoscersi completamente”. E non la completò quella sua esistenza.
La morte la chiamò a soli 36 anni.
Ma facciamo un passo indietro, ricordando che fu ricoverata in cliniche psichiatriche per esaurimento nervoso, numerose volte.
Truman Capote, che l’ adorava, scrisse per lei ‘Colazione da Tiffany’ ma la casa di produzione si rifiutò di inserirla nel cast e scelse, al suo posto, Andrey Hepburn.
Marylin, si allontanò dal mondo del cinema.
È nuovamente sola…
Passa da un uomo all’altro, il più famoso è sicuramente il Presidente degli Stati Uniti d’America, John Fitzgerald Kennedy, per il quale cantò “Happy Birthday, Mister President”. L’abito usato (il 19 maggio 1962, anche se il compleanno in realtà era il 29 maggio), le venne cucito addosso all’inizio della serata; fu poi venduto nel 1999, per oltre un milione di dollari.
Marilyn frequentò anche Robert Kennedy, il fratello del presidente, che fu, probabilmente, il suo ultimo amante. I due si erano conosciuti quando John Kennedy si era deciso a non frequentare più l’attrice. Alcune fonti dicono che aveva anche inizialmente promesso di sposarla.
Questa relazione con i Kennedy, farà tenere d’occhio Marilyn Monroe, dall’FBI.
Nel 1972, si scoprirà che la sua casa a Brentwood, era ricoperta da un raffinato sistema di intercettazioni telefoniche che copriva ogni stanza. (… e come mai non le salvarono la vita?!)
Pare che anche Ranieri di Monaco, ne fosse affascinato. Ranieri, scelse poi la meno appariscente e chiacchierata, Grace Kelly.
Causa le dipendenze, la Monroe, non riuscì più a lavorare.
Morì a Los Angeles, il 5 agosto 1962, nella sua casa di Brentwood, al numero 12305 di Fifth Helen Drive, per un’overdose di droga e barbiturici.
La sua segretaria ed assistente la trovò con un telefono in una mano, il corpo nudo e la faccia in giù sul suo letto.
Fu Joe DiMaggio ad occuparsi del funerale e, prima di seppellirla al Westwood Memorial Park, di Los Angeles, baciò la bara e per tre volte sussurrò: “Ti amo”.
Non la dimenticherà mai e, fino alla sua morte, farà depositare sulla sua lapide una dozzina di rose fresche.
La fama Marilyn Monroe continua a brillare ancora oggi, ma non più come mero sex symbol, è stata riscoperta, anche come donna, come artista, come attrice.
È il simbolo di un trionfo cinematografico, ma disgraziatamente, anche di un fallimento umano.
Marilyn Monroe era una donna troppo spesso umiliata, un oggetto, come diceva lei, ancora prima che ‘un essere umano’.
Disse: “Hollywood è quel posto dove ti pagano mille dollari per un bacio e 50 centesimi per la tua anima. Io lo so perché ho rifiutato spesso la prima offerta e accettato i 50 centesimi”.
Nel corso degli anni si sono delineate varie teorie su quanto accaduto la notte del 4/5 agosto 1962, ma nessuna è riuscita a chiarire tutti i misteri e le incongruenze sulla morte di una delle donne di maggior successo e più amate della storia del cinema. Fu messa a tacere dalla Casa Bianca o fu un un suicidio accidentale?!
Ma ricordiamo Marylin bella, allegra e divertente, come nei suo film-commedia di successo.
Dicono che, per invidia, non ricevette nemmeno una nomination agli Oscar, ma tanti critici hanno dichiarato che l’ avrebbe meritata, soprattutto per ‘Niagara’ e per ‘Gli Spostati’.
Nel 1999 Marilyn Monroe è stata inserita, dall’ American Film Institute, al sesto posto nella lista delle più grandi Star femminili di tutti i tempi e tra le cento donne più attraenti del mondo. ______
( 9 – continua )
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LA RICERCA nel nostro articolo del 20 ottobre scorso
Category: Cultura
Bellissima biografia.
Davvero ben descritta questa biografia.
Bella storia. Mi è piaciuta! Spero in qualcosa di più attuale. Marlon Brando