IL DDL Sicurezza CONTESTATO DAI SINDACATI CON PRESIDIO DAVANTI LA PREFETTURA A LECCE GIOVEDI’ 26
Riceviamo dalla Uil e volentieri pubblichiamo il seguente comunicato ______
“NO AL DDL SICUREZZA, NO ALLA REPRESSIONE”
ANCHE A LECCE PRESIDIO DI CGIL E UIL IN PREFETTURA
Sit-in dei sindacati giovedì 26 settembre, dalle ore 16, in viale XXV Luglio
Manifestazioni in programma in tutta Italia
Giovedì 26 settembre, dalle ore 16 alle ore 18, Cgil e Uil di Lecce organizzano un presidio davanti alla Prefettura in viale XXV Luglio a Lecce per contrastare il DDL Sicurezza, una norma pericolosa che minaccia i principi fondamentali della nostra democrazia. L’iniziativa fa seguito alla manifestazione nazionale con presidio davanti al Senato in programma nel pomeriggio di mercoledì 25 settembre.
Al sit-in in programma a Lecce, aperto a tutti, hanno già aderito le associazioni Arci e Sindacato studentesco.
“Riteniamo doveroso contrastare una norma che ha il chiaro intento di azzerare la libertà e il diritto di manifestare il proprio dissenso”, sottolineano Tommaso Moscara, segretario generale della Cgil di Lecce (nella nostra foto di archivio, ndr) e Mauro Fioretti, coordinatore territoriale della Uil di Lecce.
“Parliamo di un ddl che introduce nuovi reati penali, prevedendo il carcere per chi occupa strade e spazi pubblici o privati, limitando così le iniziative e le mobilitazioni sindacali. Silenziare il dissenso mette a rischio la nostra capacità di difendere i posti di lavoro e di contrastare le crisi aziendali e occupazionali! Non solo.
Questo ddl prevede anche misure gravissime come l’incarcerazione di donne in gravidanza o con figli entro un anno di età e introduce il reato di resistenza passiva, rendendo impossibile ogni forma di dissenso pacifico, spesso necessaria di fronte alle condizioni disumane di molte carceri. Ripropone interventi securitari e criminalizzanti nei confronti dei migranti, mentre il Governo sceglie di abolire crimini contro la pubblica amministrazione, spesso indicatori di infiltrazioni mafiose.
Queste – concludono Moscara e Fioretti – sono solo alcune delle ragioni per le quali portiamo avanti la mobilitazione contro un ddl pericoloso per la democrazia del Paese”.
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I comunisti dell’Arci, quelli che fanno i soldi sui migranti, i comunisti della CGIL, con la Uil portata al guinzaglio, i Centri asociali, e tutte le quelle sigle utilizzate di volta in volta dalla sinistra, scende in piazza per difendere i delinquenti e i prepotenti per non parlare di quei criminali che occupano le case per poi cederle a 5-10 mila euro.