DILLO A TELERAMA

| 17 Settembre 2024 | 2 Comments

(g.p.) _______ Il 16 giugno scorso, in piena campagna elettorale per le amministrative, Adriana Poli Bortone organizzò un incontro pubblico con quattro giornalisti, a suo dire i più importanti, comunque da lei stessa individuati e scelti, emarginando tutti gli altri, e già questa sedicente conferenza stampa fu una sortita infelice, in quanto un politico non può permettersi di esprimere pubblicamente valutazioni del genere e di intraprendere pubblicamente iniziative del genere.

Ma il peggio doveva ancora venire.

L’intera serata fu ripresa dall’emittente televisiva leccese Telerama, come è noto di proprietà di Paolo Pagliaro, editore impegnato attivamente in politica, consigliere regionale con la lista La Puglia Domani e sostenitore del centro – destra locale con la lista del suo Movimento Regione Salento.

Due giorni dopo l’intera serata fu trasmessa in differita, integralmente, roba che neanche nell’Urss ai tempi di Breznev. Per di più spacciando l’operazione come messaggio autogestito a pagamento.

Il Corecom, l’Autorità statale sulle comunicazioni, ha avuto da eccepire al riguardo.

Ha detto a Telerama che ha violato la regolamentazione vigente in materia, contestandole di aver violato così la cosiddetta ‘par condicio’.

Sta scritto in una delibera redatta, al termine dell’istruttoria burocratica, in data odierna, in cui, oltre alla finanche puntigliosa ricostruzione di quanto avvenuto, c’è pure la condanna, per quanto diciamo così simbolica, una specie di confessione pubblica: leggere in diretta un comunicato in cui si dà conto dell‘infrazione commessa e della sanzione ricevuta, entro tre giorni e per quindici giorni di fila, “con un risalto non inferiore, per fascia oraria, collocazione e caratteristiche editoriali, allo speciale e ai messaggi autogestiti a pagamento oggetto del procedimento”.

Al di là di questa vicenda, rimane comunque l’anomalia di un editore – politico che è titolare di concessioni pubbliche televisive e percettore di finanziamenti pubblici all’editoria.

Category: Costume e società

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Comments (2)

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  1. Carlo Salvemini - tramite Facebook ha detto:

    Da anni sostengo l’uso spudoratamente politico dell’informazione di TELERAMA. Divenuto quotidiano strumento di propaganda del suo editore, a uso e vantaggio del suo schieramento. Una violazione sistematica delle regole della corretta informazione che viene tollerata per indifferenza, distrazione, assuefazione, inconsapevolezza, convenienza.
    Quanto accaduto durante l’ultima campagna elettorale è stata l’espressione massima di questa arroganza. Culminata nell’eclatante episodio censurato
    Tipica di chi si sente potente e padrone.
    Oggi l’Autorità Garante per le comunicazioni ci ricorda che l’informazione televisiva è un servizio pubblico, non di parte.
    Anche a Lecce, nel Salento.
    Meglio tardi che mai.

  2. Benny ha detto:

    Scusate ma su Telenorba da sempre schierata con Emiliano, su La7 che sembra l’organo di partito del PD, sulla Nove chiaramente schierata a sinistra, su RAI 3 che intervista terroristi comunisti trattandoli come eroi e con la canzone dell’internaxionale comunista usata come sigla, nessuno a niente da dire?

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