LECCE UNICA CITTA’ CON DUE ARCIVESCOVI. IL PAPA HA NOMINATO UN ‘ARCIVESCOVO COADIUTORE’ A MICHELE SECCIA, CHE LO AVEVA CHIESTO. LA RICOSTRUZIONE DEGLI AVVENIMENTI NELLE PAROLE DEI PROTAGONISTI

| 28 Agosto 2024 | 0 Comments

(Rdl) ______ Con una mail inviata agli organi di informazione alle 7, questa mattina “l’arcivescovo Michele Seccia ha convocato alle 12 di oggi 28 agosto il clero e tutta la comunità diocesana per alcune importanti comunicazioni riguardanti la vita della Chiesa locale”. 

A seguire era dettagliato e specificato:

“Anche voi siete invitati. Non sarà una conferenza stampa, pertanto, oggi non sono previste le interviste”. 

Quindi, per quanto ci riguarda, la redazione di leccecronaca.it ha deciso di non andarci.

Abbiamo appreso di cosa si trattasse in prima battuta da una comunicazione ufficiale della Sala Stampa del Vaticano:

Il Santo Padre ha nominato Arcivescovo Coadiutore di Lecce (Italia) S.E. Mons. Angelo Raffaele Panzetta, trasferendolo dall’Arcidiocesi di Crotone-Santa Severina.

Poi è stato spiegato nei dettagli intorno alle 13.40 da una mail che riporta le parole dell’arcivescovo Michele Seccia in persona, e che riproduciam qui di seguito: ______

Alcune settimane fa, dopo lunga riflessione accompagnata dalla preghiera quotidiana, sono stato ricevuto personalmente in udienza privata dal Santo Padre e, in quella occasione, gli ho esposto le difficoltà emerse nel governo della diocesi con l’avanzare della mia età e con la “bella fatica” della Visita Pastorale.
Mi sono affidato al suo illuminato discernimento e ho chiesto alla sua benevolenza di
potermi affiancare un Vescovo Coadiutore che mi accompagni fino a quando il Signore
vorrà conservarmi come pastore di questa amata Comunità diocesana.
Ringrazio il Santo Padre, al quale ancora oggi confermo totale obbedienza e fedeltà,
per aver accolto la mia richiesta di aiuto pastorale

Vi leggo la comunicazione che mi è giunta dalla Nunziatura Apostolica.


Eccellenza Reverendissima,
Mi reco a premura di comunicarLe che il Santo Padre ha nominato Arcivescovo
Coadiutore di Lecce Sua Eccellenza Mons. Angelo Raffaele PANZETTA, finora
Arcivescovo di Crotone – Santa Severina.
La notizia del provvedimento pontificio sarà resa pubblica alle ore 12.00 di mercoledì
28 agosto 2024, e fino a quel momento deve rimanere, com’è noto, “sub secreto pontificio”.
Mentre Le auguro, per il bene della Chiesa di Dio che è in Lecce, una proficua
collaborazione con il nuovo Arcivescovo Coadiutore, profitto volentieri della circostanza
per confermarmi, con sensi di distinto ossequio,

dell’Eccellenza Vostra Reverendissima
devotissimo
Petar Rajič
Nunzio Apostolico

(continua Seccia)

Come sapete, per Diritto Canonico, l’arcivescovo Coadiutore, a differenza dei vescovi
ausiliari ha il diritto di successione. Insomma, sapete già sin d’ora chi mi succederà al
termine del mio servizio tra voi.
In questo tempo avrà, dunque, modo di condividere con me un’inedita esperienza di
fraternità episcopale ma a lui sarà anche utile stare con noi per conoscere la nostra bella
diocesi. Sarà sicuramente una collaborazione intensa e feconda che porterà frutti di grazia
per la nostra Chiesa. ______

L’arcivescovo Michele Seccia, nato a Barletta, ha 73 anni. L’arcivescovo Angelo Raffaele Panzetta (nella foto), nato a Pulsano, in provincia di Taranto, ma terra salentina, ha 58 anni appena compiuti.

Contestualmente è stata rivelata la risposta di monsignor Angelo Raffaele Panzetta, contenuta in una lunga mail, che qui di seguito riportiamo nei tratti salienti:

Carissimo fratello,
ho accolto con grande stupore la volontà del Santo Padre che, dopo pochi anni dall’inizio del
mio ministero episcopale a Crotone, mi ha affidato il compito di Arcivescovo Coadiutore della
santa Chiesa di Lecce.
Quando nel novembre del 2019 ho saputo che sarei diventato vescovo di Crotone- Santa
Severina, mi sono interrogato a lungo su questa scelta di Dio che mi affidava un compito così
importante e, nella preghiera, ho capito che lo sguardo del Signore si era posato su di me non
per presunti meriti ma solo per misericordia. Ora che la mia vita viene ancora una volta
sconvolta salvificamente da un nuovo incarico e da una nuova responsabilità ecclesiale, ho
ripensato ancora una volta alla misericordia come grembo di Dio all’interno del quale è generata tale nuova chiamata che coinvolge la mia vita, quella della chiesa di Crotone- Santa Severina e quella di Lecce.
Sin da ora ti manifesto tutta la mia disponibilità a collaborare per servire con gioia la gente che
il Signore ci ha affidato. Sono sicuro che, lavorando accanto a te, potrò imparare tantissimo…

Sono pronto, nei mesi che verranno, a lavorare con amore, con totalità e con lealtà accanto a
te…

Verrò a Lecce con la consapevolezza umile di chi sente di poter apprendere da un fratello maggiore…


Venerato confratello, ti chiedo di portare il mio saluto a tutta la nostra comunità ecclesiale. Da
quando mi è stata comunicata la volontà del Santo Padre di trasferirmi a Lecce ho cominciato
a pregare per la nostra gente e soprattutto per i malati, per chi vive in situazione di disagio e
per le nuove generazioni che hanno bisogno di una grande custodia divina per poter fiorire
nell’amore vero. ______

 


Category: Costume e società, Cronaca

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