ACCESSO ALLA STAZIONE FERROVIARIA DI LECCE, ALTRE DUE REAZIONI
Riceviamo e volentieri pubblichiamo. ______
SGM, l’Amministratore Unico Francesco Cantobelli chiarisce la questione della soppressione
delle fermate dei bus sul viale della stazione
“Sebbene sia vera la circostanza – precisa l’Amministratore Unico SGM Francesco Cantobelli – che l’Ufficio Movimento della Società abbia adottato una disposizione interna, rivolta agli operatori di esercizio, di modifica dei percorsi delle linee del trasporto pubblico che interessano l’area attorno alla stazione ferroviaria, è opportuno chiarire come tale ordine di servizio si sia reso necessario in conseguenza della determina n. 1250 del 27/06/2024 del Dirigente dell’Ufficio occupazioni suolo pubblico del Comune di Lecce.
Con tale provvedimento, infatti, per consentire lo spostamento del cantiere dei lavori di rifacimento del piazzale della Stazione, si è posto il divieto di transito e di fermata in viale Oronzo Quarta, anche ai mezzi di SGM.
Con lo stesso atto, inoltre, il Dirigente comunale ha disposto che SGM concordasse con il settore Mobilità un percorso alternativo per gli autobus diretti in P.le Oronzo Massari e lo spostamento delle fermate interessate dal divieto.
Dando esecuzione al provvedimento, pertanto, SGM ha definito con il settore Mobilità del Comune di Lecce le variazioni di percorso e il posizionamento delle nuove fermate per le linee del TPL interessate”.
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ADOC, Avvocato Alessandro Presicce
In merito alla replica dell’ assessore Capoccia sul nuovo assetto della viabilità su viale Oronzo Quarta, precisiamo che, a prescindere da chi abbia preso la decisione di sopprimere la corsia preferenziale – se la SGM (che non ci risulta avere questo potere), la vecchia o la nuova Amministrazione – questa decisione non ci convince ugualmente. Non ne facciamo una questione politica, come piace evidentemente fare all’Assessore nella sua replica, ma rileviamo solo gli elementi di criticità dal punto di vista degli utenti, nostro esclusivo interesse.
Nel merito, precisiamo che la corsia serviva anche per taxi e mezzi di soccorso, che oggi dovranno imbottigliarsi con le auto private, peraltro rallentate dal parcheggio bilaterale.
Secondariamente, rileviamo che l’accesso agli autobus urbani poteva essere garantito sfruttando le vie Ussano e Don Bosco, dove già oggi esiste una fermata per gli autobus FSE.
Infine precisiamo che associazioni di categoria (esercenti e consumatori/utenti) non sono state affatto coinvolte, ma, se la decisione è stata concordata come dice l’assessore, è stata concordata solo con singoli.
La nostra preoccupazione è anche che, come per costante tradizione italiana per cui le scelte provvisorie diventano le più stabili, la corsia preferenziale autobus-taxi-soccorso di via O. Quarta sparisca per sempre. ______
LARICERCA eloststo aritocolodi ieri
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