LA POLEMICA / ”Un vero ritorno al passato. Una interferenza politica su un atto di gestione che ricorda tempi che pensavamo archiviati”
Riceviamo e volentieri pubblichiamo. Il Coordinamento di Lecce Città Pubblica – Civica Progressista ci manda il seguente comunicato (nella nostra foto, il consigliere comunale Silvia Miglietta) _______
La decisione della sindaca Poli Bortone di rinviare la sottoscrizione con SGM dei nuovi contratti per il trasporto e la sosta tariffata rischia di produrre un danno grave alla città.
Perché mette in discussione il percorso avviato nella scorsa consiliatura e messo nero su bianco con la delibera di consiglio comunale dello scorso marzo che ha approvato il nuovo Piano Economico Finanziario dell’SGM – previo assenso dell’autorità di regolazione dei trasporti – attraverso il quale, dopo aver reso pubblica la società oggi al 100% del Comune, si potranno utilizzare i 900.000 km aggiuntivi di servizi minimi ottenuti dalla regione Puglia.
Una novità importantissima per garantire finalmente alla cittadinanza nuovi investimenti e servizi e rendere competitiva la mobilità pubblica: aumento delle frequenze delle corse dei bus e riduzione dei tempi di attesa; estensione dell’orario di esercizio dalle 6 fino alle 22 (24 d’estate); controllo in tempo reale delle corse da parte dell’utenza; 60 assunzioni di nuovo personale; riattivazione dei minibus elettrici nella città storica.
Un programma capace di garantire un servizio pubblico adeguato ai bisogni di un comune capoluogo e alle necessità di un’utenza che chiede alternative all’uso dell’auto privata, che per essere realizzato prevede l’adeguamento delle tariffe della sosta al fine di poter finanziare i nuovi investimenti previsti.
Il programmato aumento nel 2024 della sosta tariffata da 0,60 € a un euro in alcune zone della città e l’eliminazione della gratuità pomeridiana non è una misura finalizzata a garantire dividendi da distribuire al socio privato, come avvenuto dal 2000 al 2017, ma lo strumento imprescindibile per garantire un trasporto pubblico per tutti senza danni al bilancio pubblico.
Mettere in discussione il nuovo Piano Economico Finanziario espone la città al rischio di non ottenere i 900.000 km da parte della Regione, che potrebbe riassegnarli ad un Comune o a una Provincia che riesca a completare prima l’affidamento del nuovo servizio. Ed esprime l’idea di non voler investire sul trasporto pubblico – che è un diritto di cittadinanza rivolto principalmente ai soggetti più fragili ed un servizio capace di garantire migliore qualità della vita – e in una società oggi al 100% di proprietà comunale.
Sarà il Consiglio comunale a doversi esprimere su quello che oggi si annuncia come un vero ritorno al passato.
Colpisce che un passaggio così delicato – che di fatto ha rinviato sine die la prevista sottoscrizione di un contratto davanti al notaio – sia stato deciso dal dirigente sulla base di una lettera della sindaca appena insediata. Una interferenza politica su un atto di gestione che ricorda tempi che pensavamo archiviati. Evidentemente, le cattive e pericolose abitudini tardano a correggersi.
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Lecce, 4 luglio 2024 – “Non si torni indietro dall’affidamento in house dei servizi di mobilità urbana e sosta tariffata”. Filt Cgil, Fit Cisl e Fisa Cisal, allarmati da uno dei primi provvedimenti della neoeletta sindaca di Lecce, Adriana Poli Bortone, hanno scritto alla prima cittadina lo scorso 3 luglio una lettera. Ed hanno ottenuto immediato riscontro, con l’incontro fissato per il 4 luglio, stamane, a Palazzo Carafa.
La risposta è stata tranquillizzante: il percorso di internalizzazione del servizio, da affidare alla società divenuta al 100 per cento di proprietà del Comune nel 2022, non è in discussione.
Campanello d’allarme. Ha destato preoccupazione nei sindacati uno dei primi atti compiuti dalla sindaca: una nota inviata al dirigente del settore “Polizia Locale e Protezione Civile, Mobilità-Viabilità” con cui si chiedeva la sospensione della determina che spianava la strada all’affidamento in house dei sue servizi.
Per questo motivo il 3 luglio Filt Cgil, Fit-Cisl e Faisa Cisal hanno scritto al Municipio: “La scelta di rendere completamente pubblica la società ci vedeva e ci vede favorevoli poiché consente di mantenere unificati i servizi e proietta Sgm verso un futuro più stabile e solido rispetto ad una gestione prettamente privata”, hanno scritto i segretari Fabrizio Giordano (Filt Cgil), Pierdonato Ligori (Fit Cisl), e Antonio Rizzini (Fisa Cisal).
Uno “scatto in avanti” a poche ore dall’insediamento, tra l’altro senza alcuna comunicazione ai sindacati che pure avevano contribuito al percorso, che ha lasciato perplessi e preoccupati. Da qui la richiesta di un incontro urgente.
L’incontro. Poli Bortone ha immediatamente convocato per stamattina alle 9 i sindacati. I tre sindacalisti hanno manifestato la necessità di non interrompere il percorso intrapreso dall’amministrazione Salvemini rispetto all’affidamento in house. “Abbiamo ribadito la necessità di aprire fin da subito la discussione complessiva su tutto il personale: ci sono livelli retributivi e condizioni di lavoro che vanno migliorate”, dicono. “La sindaca ci ha tranquillizzati rispetto al proseguimento del percorso ed ha chiarito l’intenzione di verificare l’effettiva congruità tra il graduale aumento delle tariffe di sosta ed il programmato efficientamento del trasporto pubblico locale”. Dal tavolo è uscita anche la volontà di istituire fin dalla prossima settimana un tavolo tecnico, costituito dai dirigenti di Sgm, da progettisti esterni e interni e dalle organizzazioni sindacali, allo scopo di verificare l’effettiva rispondenza alle esigenze di lavoratori e cittadini leccesi del nuovo programma di esercizio. I sindacati hanno anche incassato un ulteriore risultato: l’apertura, in futuro, alla partecipazione dei dipendenti di Sgm all’interno del consiglio d’amministrazione. “Abbiamo dato ampia disponibilità a collaborare con l’amministrazione comunale, a patto che siano condivise le nostre priorità: miglioramento delle condizioni di lavoro in Sgm e miglioramento della mobilità sostenibile dei cittadini”.