NOTE D’ARTE / PREMIATA STAMPERIA PASQUALE URSO. LA MOSTRA ANTOLOGICA A LECCE FINO AL 30 LUGLIO

| 3 Luglio 2024 | 0 Comments

di Raffaele Polo ______ 

Parliamoci chiaro, una volta tanto: vi sono dei luoghi che, legati alla nostra età e al percorso terreno che abbiamo vissuto, finiscono per essere dei veri e propri simboli per chi è abituato a vederli in un certo modo, conservando in essi tutti i ricordi, i pensieri, le storie della propria vita.

Poi, un cambio d’uso, un restauro, un abbattimento, paiono come un colpo terribile che ci addolora e ferisce personalmente perchè non vediamo più quel luogo, come era per noi. Ma lo vediamo cambiato, non ci piace la trasformazione o la distruzione, non ci accorgiamo che commettiamo la stessa incongruià che gli esseri umani hanno sempre vissuto: il cambiamento non ci trova pronti, insomma. Eppure, dovremmo pensare che è solo un ciclo, brevissimo davanti all’eternità e alla Storia con la S maiuscola, e subito se ne aprirà un altro, che rimarrà a conservare e simboleggiare i ricordi di altri esseri umani, non certamente diversi da noi.

Insomma, se per oltre cinquant’anni siamo stati abituati a superare la chiesa del Rosario, imboccando la stradina a destra e soffermandoci a salutare Pasquale Urso (nella foto) che, nel suo Torchio d’Arte La Stella, è sempre intento alla meravigliosa arte della stampa calcografica, adesso dobbiamo farci una ragione che il  laboratorio artistico non c’è più. Certo, Pasquale continua ancora, in altra sede (in via Marciano, per la cronaca) la sua meticolosa opera, ma è quel locale in via Santa Maria del Paradiso che non ospita più quadri, stampe, disegni e soprattutto il leggendario Torchio da cui sono state ‘tirate’ tante, tantissime stampe da innumerevoli autori, tutti affascinati e vicini al mondo della grafica calcografica.

 Era, in buona sostanza, l’unica stamperia rimasta nel capoluogo, crediamo addirittura nell’intero Salento. E connotava il luogo, quella sorta di ‘apertura’ verso le Giravolte, quartiere iperpopolare, vecchio ‘Pittacio’ della Lecce medioevale.

Come una sorta di connotazione naturale, la ‘bottega’ di Pasquale Urso pareva desse il benvenuto a chi entrava da Porta Rudiae, pronto a condividere i tesori di bellezza e cultura, separata, quasi con raccolta modestia, dall’esplosione di pub, ristoranti, pizzerie, alimentari e negozi squisitamente dedicati ad un turismo approssimativo. E, al suo interno, conservava un’idea raccolta, familiare,  quasi intima che conquistava visitatori e operatori.

Adesso, non c’è più quel ‘posto’, presto ci sarà qualcos’altro o, speriamo di no, l’incuria e l’abbandono la faranno da padroni.

Ma bando alle malinconie: per noi, fortunati testimoni ed estimatori delle produzioni di Pasquale, rimarrà sempre il ‘Torchio d’arte La Stella, a due passi dalla chiesa del Rosario, in via Santa Maria del Paradiso, a Lecce’,

Una mostra antologica, dal 3 al 30 luglio, ricorderà tutto quello che è stato prodotto nella stamperia, fra queste mura: un’occasione per ripercorrere, con leggerezza e stupore, mezzo secolo di Arte.

Category: Cultura, Eventi

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