L’ULTIMO RESPIRO DEL PINO DI VILLA BIANCA
(Rdl) ______ L’associazione Aria Civica poco fa ha postato su Facebook la seguente nota con relativa documentazione fotografica ______
Vi saluto, vi lascio anche io, anzi, a dire la verità, stanno costringendo anche me a lasciarvi; gli uomini si stanno “occupando” di me tagliandomi pezzo pezzo, un ramo, una branca..
Sino a pochi mesi fa eravamo in tanti in viale Marche, fratelli e cugini, altri pini, lecci, ma oggi troppi di noi non ci sono più e voi, in cambio, avete tanta anidride carbonica ed inquinanti in più e tanta ombra in meno. Ho detto ombra in meno, sì, di quella ve ne renderete conto immediatamente, se non lo avete già fatto!
Se fosse stato per noi avremmo continuato a lavorare per voi per tanti anni ancora; non eravamo malati, non eravamo vecchi e neanche brutti, i botanici avrebbero detto “portatori di benefici ecosistemici” senza i quali (non vi offendete ma ve lo hanno insegnato sin dalla scuola materna), voi uomini non potete vivere.
La nostra unica colpa è stata di trovarci lungo il percorso di un progetto scellerato ma portatore di tantissimi soldi che gli amministratori hanno avuto il coraggio di chiamare “riqualificazione ecologica” o ” rigenerazione urbana” (non ricordo neanche più). Rigenerazione? Ecologica? Mettere pensiline e paline degli autobus e il solito cemento al nostro posto voi lo chiamate così? Noi no!
Abbiamo visto gli sguardi allibiti dei turisti e di tanti cittadini mentre uno ad uno ci tagliavano a pezzi, abbiamo sentito (non sappiamo leggere le “carte” ma sentiamo) le parole che le associazioni hanno portato a nostra difesa (che poi, ad essere realisti, soprattutto a difesa della cittadinanza) sui giornali e negli uffici comunali, ufficio del sindaco Salvemini compreso. Purtroppo per voi gli amministratori sono stati sordi. E non pensiate che ci possa consolare sentire che noi, abbattuti nell’adempimento del nostro lavoro, saremo sostituiti da più alberi ancora. Ma le avete viste le piante pagate dall’amministrazione comunale tanto sbandierate? Degli “zippi” direste voi, peraltro quasi sempre abbandonati ad una morte precoce per mancanza di cure (come pretendere che un cucciolo d’uomo sappia nutrirsi da solo)
E quanti decenni, comunque, ci vorranno perché i sopravvissuti possano darvi anche una minima parte di quanto vi stavamo regalando noi?
E nel frattempo quale sarà la qualità dell’aria che sarete costretti a respirare? Quale ombra vi proteggerà in questa e nelle prossime estati?
Addio cari, posso solo farvi i miei auguri di una “serena resistenza” . Io non ci sono già più, andato.
Lecce , 2 luglio 2024
Il Pino di Villa Bianca
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